VALORE E STIMA

 

sabato, 16 luglio 2016

VALORE E STIMA

La politica moderna, afferma un ocone pennivendolo, non deve interessarsi di cose spicciole, non può dare eccessiva importanza alle gesta scorrette di privilegiati aspiranti criminali e amici degli amici dei familiari del ministro Rottam dei Rottami, peraltro non iscritto nel registro degli indagati. Ma, politica e conoscenza, competenza e partecipazione sono o non sono l’agire di tutto? Allora? I dettagli più minuti determinano da sempre la grandezza di un’opera, figuriamoci l’attività di gestione dell’interno di una nazione. All’inizio dell’entrata in vigore dell’Euro, negli acquisti e nelle vendite, i commercianti non consideravano il Centesimo e dicevano: “Lasci stare lo spicciolo”, poi, dopo aver fatto i primi conti con i bilanci sulle vendite e i ricavi, invece: “Guardi, manca un Centesimo, non ne ha? Bene, mi dia pure di più, le faccio il resto”. Infatti il primo Centesimo, incorniciato da Paperon dei Paperoni, è il sicuro fondamento della possente fortuna ammassata spicciolo su spicciolo. Sempre misero però è il valore del capitale senza il lavoro, sempre misera è la penna dell’ocone senza morale, e la stima degli ochini? (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).

 

[ CORTIGIANI ] (parte)

 

Cortigiani, vil razza dannata,

 

per qual prezzo vendeste il mio bene?

 

A voi nulla per l’oro sconviene!…

 

ma mia figlia è impagabil tesor.

 

La rendete… o se pur disarmata,

 

questa man per voi fora cruenta;

 

nulla in terra più l’uomo paventa,

 

se dei figli difende l’onor.

 

-Verdi su libretto di Piave-

 

(Rigoletto, melodramma)

 

Vedi: IL DRAGO (14 giugno 2016)

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