SOS

martedì, 12 aprile 2016

SOS

Napolitano con Monti commissaria il paese in nome delle banche e dei mercati. La democrazia inizia la sperimentazione di moderne forme delle antiche dittature. Si apre una nuova era della politica italiana. In poco tempo tutto ciò che politicamente è stato conosciuto sarà superato. Partiti, sindacati, diritti, prassi: tutto sarà diverso. Era ora di lasciare ogni pigrizia e di affrontare le nuove sfide con coraggio. Stava al popolo decidere se accodarsi al coro o cedere alla paura oppure tenere aperta la speranza con la lotta politica, sociale e culturale. Doveva cambiare ed in fretta. Poi, appena quattro anni dopo, invece, gli strumenti economici consolidarono la loro autonomia, diventarono soggetti governanti a prescindere. L’allarme umanitario stava per esaurire il suo segnale e nessun essere (ancora umano) accorreva, ma non si diffuse il panico: nei cervelli condannati alle angosce intime segrete e ai singoli fantasmi, le droghe volteggiavano diffuse insieme alle false e leggere notizie collettive. (Ricordo da un racconto di Therios).

L’EROINA
La si può immaginare
come sogno fantastico invocare
quando ogni volontà d’avvenire
non è scoperta
né voluta
né combattuta
né perseguita
in quell’èpica scommessa
che è la vita,
dove la cultura, l’intelletto,
l’amore, il dolore, la lotta,
la speranza, la fratellanza
diventano duri cimenti
di menti e corpi
nello sforzo d’essere umani.
L’eroina non è fata né mago
ma semplice orrido suicidio
e non vale la pena
darsi sogno in quell’angoscia
perché nell’artificiale l’umano scompare
e il loro sporco mondo s’ingrassa
ingollando sporca carta moneta.
Aspettiamo l’altra morte naturale
a compimento di vita veramente vissuta
quale esperienza umana
nell’ultima emozione terrena.
-Renzo Mazzetti-
(“Verso levante, poesie del mio autunno caldo” Bologna, 2009)

 Vedi: CENTO PASSI (23 marzo 2016)


Commenti

Post popolari in questo blog

PALESTINESI GENOCIDIATI (RACCOLTA DI POESIE)

ATOMICHE CAFFE' SOSPESO (RACCOLTA DI POESIE)

IL BICEFALO E LE DIMENTICANZE TRA LE RIGHE