VIA DEL GAMBERO
lunedì, 29 febbraio 2016
VIA DEL GAMBERO
Il denaro partorisce denaro. Il ministro Jean-Baptiste
Colbert, celebre amministratore e finanziere, dice: “Nella misura in cui
aumenteremo il denaro contante aumenteremo la potenza, l’ampliamento e la
prosperità dello Stato”. Il miglior mezzo per arricchirsi è quello di comprare
a buon prezzo per rivendere a caro prezzo. E’ la natura del valore delle merci
a determinare la forma del loro valore, perciò né il valore né la grandezza
delle merci dipendono dall’espressione che se ne fa con un rapporto di scambio.
Ma, scambiare, con un rigiro, denaro con denaro, è un’operazione sciocca quanto
inutile. Il sistema dei debiti pubblici, la cui origine è nei tempi del Medio
Evo, s’impadronisce di tutta Europa. Il debito pubblico è una delle leve più
potenti dell’accumulazione. Con un colpo di bacchetta magica, osserva Marx,
esso dota il denaro improduttivo della virtù riproduttiva e lo trasforma così
in capitale, senza che perciò esso abbia dovuto correre i rischi e gli
sconvolgimenti inseparabili dal suo impiego industriale ed anche dall’usura
privata. Poiché il debito pubblico è basato sulla rendita pubblica, che ne deve
pagare gli interessi, il sistema delle imposte è il corollario necessario dei
prestiti. I sudditi non hanno che doveri, i re non hanno che diritti. La corona
è un dono divino, il massimo per i mortali al quale segue, a scendere nel
sistema mercato, il frutto dei privilegi. Albertino abbassa il foglio degli
appunti e guarda l’orologio, prende il volume “via del gambero”, cerca
nell’indice il compito a casa da portare per il prossimo mercoledì e detta:
“Teocrazia e cesaropapismo”. Compagne e compagni, buonanotte. (Ricordo da un
racconto di nonna Teresina).
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