NOBILE POLITICO
venerdì, 28 agosto 2015
-rabattino-
NOBILE POLITICO
Nobile non si era mai interessato di politica ma sui problemi sociali, economici e morali, aveva idee chiare che si erano andate sviluppando negli anni trascorsi in Russia e in America. In Russia era rimasto affascinato dall’atmosfera vibrante di passione, dal grande rimescolio di uomini e d’idee, dagli spiriti tesi verso la costruzione di una nuova società umana basata sugli ideali della rivoluzione d’ottobre; vedeva anche i gravi difetti di un sistema economico tutto concentrato nelle mani dello Stato e ogni iniziativa privata completamente soppressa anche dove non era necessario con la conseguenza di privare la popolazione di una quantità di beni di consumo che altrove abbondavano e la mancanza di libertà di parola e di stampa, con il divieto di comunicare con il resto del mondo, a lungo andare, non poteva non avere effetti rovinosi. Ma, in compenso, quale grande risultato aver aperto davanti ai giovani tutte le strade, in qualunque condizione o ambiente sociale fossero nati, formando così un enorme vivaio di forze nuove, di fresche energie, al quale il paese poteva attingere largamente per progredire in tutti i campi della scienza, dell’arte, della tecnica, dello sport. E quale grande vantaggio per la salute morale dei giovani che in quella società non vi fosse posto per chi volesse arricchirsi speculando in pubblicazioni oscene, spettacoli teatrali scurrili, film corruttori, come avveniva nel resto del mondo. Mancando la possibilità di sfruttare certi vizi, questi stessi vizi sembravano scomparsi: nelle grandi città non esistevano, come in quelle occidentali, quartieri malfamati dove si concentravano i bassifondi sociali, la prostituzione e la delinquenza. Esisteva il paradosso tra la Russia che, professando fede di materialismo, esaltava e imponeva dei valori spirituali, e la società americana che, pur religiosa, nella pratica valutava un individuo sulla base non del suo grado di cultura, ma della quantità di denaro che possedeva, e non importava in che modo lo avesse guadagnato. In America erano libere perfino le forze del vizio. L’America, sviluppatasi nella libera concorrenza, aveva raggiunto un livello medio di benessere economico di gran lunga superiore a quello di qualsiasi altro paese del mondo. Con l’esperienza acquisita durante il soggiorno nei due paesi posti agli antipodi del mondo economico e politico di allora, su certe questioni era molto più a destra dei liberali, in altre molto più a sinistra dei comunisti. Con tali tendenze era cosa assurda pensare che Nobile si adattasse alla disciplina di un partito e a nessun costo avrebbe rinunciato a pensare e parlare liberamente. Togliatti espresse l’orgoglio di poter avere nelle liste il nome di un uomo che aveva illustrato il Paese con il suo ingegno e coraggio. Nobile, eletto come indipendente nelle liste comuniste, lavorò assiduamente per redigere la Costituzione repubblicana. (Meditazione su Umberto Nobile politico).
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