IL LORDO E IL NETTO

giovedì, 23 aprile 2015

IL LORDO E IL NETTO

C’era una volta il signor Lordo, bello e pulito appariva giovane ed educato, sorridente e gentile come lo sono, generalmente, i benestanti relativi; il suo contrario, il povero Netto, sofferente per il prelievo nazionale e regionale, aveva un aspetto dimagrito e rabbioso. I due prelievi erano sconosciuti alla quasi totalità della popolazione perché, il mensile veniva direttamente accreditato sui conti personali che riportavano soltanto il totale netto, senza il dettaglio delle tasse nazionali e regionali non davano a conoscere il quantitativo reale dei “prelievi alla fonte”. Fece scalpore una lettera ironica di “ringraziamento” per l’addizionale regionale di oltre trenta soldi, trattenuti mensilmente assommati alla tassa nazionale netta di duecentosessantacinque, inviata da un “povero diavolo” ridotto a campare appena con milleduecento soldi. (Ricordo da un racconto di Ariella).

PER UNA NUOVA  STATUA DI SAVONAROLA 
( parte )
Austero assorge; ha nella destra mano
Il Cristo e, come forma spirituale,
Ancor nell’affollata cattedrale
Folgora l’immortal domenicano.
…………………………………….
Pure in disparte un gruppo d’Arrabbiati
Ghigna, aspettando qualche visione
Ch’ei narri di flagelli e flagellati.
Ciechi! A le porte di Firenze è Piero
Medici; e dietro a ‘l rogo del Piagnone
S’affaccia la cocolla di Lutero.
-Giuseppe Manni-


 

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