IL FREGOLISMO

giovedì, 30 aprile 2015

IL FREGOLISMO

In teatro il celebre Fregoli Leopoldo fece del trasformismo un’arte nuova con la sua abilità di cantare da basso, tenore e soprano, abilissimo di mutare abito, atteggiamento ed espressione. In televisione avemmo da Noschese a Crozza degli artisti che si trasformavano in aspetti caricaturali di personaggi dando rappresentazioni ironiche di successo. La tecnica delle trasformazioni rapidissime e perfette, fu adottata anche dai parlamentari italiani nel periodo di politica apparente denominato: “rottamazione”. Il trasformismo fu una prassi di governo favorita da Agostino Depretis che cercava il sostegno non in una maggioranza precostituita su un coerente, comune programma politico ma in raggruppamenti eterogenei formatisi intorno a determinati problemi, senza riguardo alla posizione politica e ideologica dei partiti. Anche Giovanni Giolitti fu considerato un utilizzatore del trasformismo. Già dalla introduzione del collegio uninominale del 1882 il trasformismo venne considerato come “il grande nuovo partito nazionale”. Invece, in realtà, il trasformismo politico è da sempre stato il segno di decadenza del regime parlamentare rappresentando la corruzione della vita politica con la fine dei grandi schieramenti di principi e dei grandi dibattiti ideali. Il trasformismo nello spettacolo è arte eccelsa, in politica è miseria e mancanza di spirito. Niente di nuovo sulla Terra, sotto il Sole e la Luna. L’abbandono della politica e l’ignoranza dei molti farà grande il retrogrado egocentrico governante di turno? (Ricordo da un racconto di Vasco).

DRITTO  E  ROVESCIO
All’amico di partito
veloce carpì il governo
sulla medaglia inciso
suo volto giovane e fiero
pregiato rottame coniato.
Il rinnovatore governante
unico nella storia esistente
ritmo frenetico e gioviale
alla società paludosa impose
bonifiche con occupazione.
Fu liberale destra sinistra
illiberale democratico riformista
controriformista reazionario farsa
apparenza eloquenza illusionista
affrontava bacchettando ogni problema.
Dame e cavalieri rivoltarono la veste
gli Onorevoli a Montecitorio il settore
tutti sgomitavano per vederlo e salutare
tante teste cambiarono modo di pensare
per il culo dove più comodo si siede.
-Renzo  Mazzetti-
(7 aprile 2015)

Vedi: LA  SOGLIA (21 aprile 2015).

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