LA SOGLIA
martedì, 21 aprile 2015
LA SOGLIA
La democrazia, valore universale nella partecipazione uguale
di chicchessia, fu falsificata dalla invenzione della “soglia d’accesso”
(minimo valore che un partito o movimento doveva raggiungere per determinare la
propria esistenza) perciò la porta d’ingresso nei Palazzi del Potere non era a
tutti ugualmente consentita. Vi furono degli elettori che contavano ed altri
no. La validità della partecipazione alle votazioni non era per tutti uguale ma
dipendeva da quale partito o movimento veniva singolarmente nell’urna
elettorale scelto. Per un pugno di voti un partito o movimento aveva i propri
rappresentanti nel Parlamento, un altro, per un pugno di voti, invece no. La
democrazia divenne una metafora e una novella televisiva. Le statistiche
rilevarono che quasi la metà degli aventi diritto non partecipavano alle
elezioni e l’abbandono era in continuo aumento. La “soglia di accesso” si
rivelò il capestro della dignità nazionale e il Governo della Repubblica un
malvagio reame. (Ricordo da un racconto di Vasco).
LIBERI ED UGUALI
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale
e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua,
di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
di ordine economico e sociale,
che,
limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana
e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini
che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere,
secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un’attività o una funzione che concorra
al progresso materiale e spirituale del società.
-De Nicola-Terracini-De Gasperi-Grassi-
Vedi: VITE PARALLELE (3 aprile 2015).
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