LA SERENA AGITAZIONE
sabato, 21 febbraio 2015
LA SERENA AGITAZIONE
Nel periodo politico della rottamazione si affermò la
vittoria della ideologia della ricchezza che mise fuori gioco tutte le altre;
la legge del sistema mercato portò la barbarie nell’economia; la serena
convivenza subì un drammatico tracollo e la disperazione dilagava; gli animali
si estinguevano; i corsi d’acqua traboccavano; la terra tremava causando
macerie luttuose; il clima impazziva; le guerre avvampavano ovunque. Dalla suicida
disperazione si salvarono soltanto quelle persone anziane che in gioventù
combatterono la lotta di classe e praticarono la solidarietà. I vecchi si
organizzarono collettivamente, gestirono diversamente e abbatterono i costi per
l’alimentazione, per le tasse, per gli affitti e per le case di proprietà, per
le tariffe di luce, gas, acqua e rifiuti, le spese per i mezzi di trasporto
individuali. Si riunirono fra loro portando anche i propri animali nelle
piccole comunità sociali della vegliarda autodifesa. Scelsero le abitazioni più
grandi e confortevoli, vendettero quelle che rimanevano libere e tutto ciò che
era diventato un doppione inutile, misero in una cassa comune tutte le loro
entrate e tutti i loro risparmi, per ogni settore della comunità elessero i
propri rappresentanti. Scoppiò una grande rivitalizzazione: Musica, canti e
balli, letture e scritture, filosofiche e artistiche discussioni ed
espressioni, elaborazioni politiche, navigazioni in internet, teatro, cinema,
televisioni, persino un settimanale di carta stampata. Qualcuno cominciò a
maturare l’idea e la speranza, prima di morire, di vedere la rinascita del
Partito dei Lavoratori. La vegliarda autodifesa aveva già ottenuto una grande
vittoria: la serena agitazione. (Ricordo da un racconto di Rita).
Vedi: LUIGI RONCAGLIA PRESIDENTE (27 gennaio 2015).
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