IL GRUFARE ALTRUI

 

venerdì, 9 gennaio 2015

IL GRUFARE ALTRUI

Siamo un grande paese ai primi posti per la peculiare personalità della comunità nazionale. Le creazioni italiane sono pregiate, di lusso, le attività artigianali diffuse e molteplici, le grandi imprese primeggiano dagli acciai alle macchine civili, agricole, utensili. Paesaggi, antichità, scienze, arti suscitano ammirato stupore con malcelata invidia. L’italica indole cordiale e accogliente diffonde e attrae simpatia. Gli stranieri meravigliati arrivano a frotte, portano significative risorse. Le famiglie risparmiano più di quelle di tutto il mondo. Gli italiani all’estero, quasi tutti rimpatriati. L’energica bersagliera volontà dei nostri governanti diffonde ottimismo e un nuovo ritmo al lieto vivere. La felicità, armoniosa con la natura e gli animali, diffonde profumi inebrianti creando atmosfere quasi miracolose. Noi non siamo gli americani che spendono e tutto comprano senza avere i dollari, le banche italiane svolgono sani ruoli, custodiscono e prestano i soldi, non speculano inventando profitti con tossici titoli e carta straccia di Borsa drogata. E i nostri giocatori nelle Borse? Noi non ne abbiamo comprati neppure la quantità di un coriandolo, assicurano le varie autorità competenti. Invece, l’America ringrazia per l’ottima qualità del sistema depurativo universale italiano, un particolare caloroso grazie rivolge ai carnevali che hanno saputo sapientemente utilizzare tutta quella bancaria carta straccia falsa moneta nord americana. Il grufolare dello straniero amico unito al gufare invocato dai nostri governanti? Le solite giaculatorie, moderne rapine tra Stati regolati dalla cavernicola legge del più forte. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

MARXIANI     CELESTI
 Noi rossi ribelli seguaci di Spartaco
 sulle terre e nelle piazze bastonati assassinati.
 Noi patrioti risorgimentali partigiani uniti resistenti
 aldilà e al di qua della vita perpetui combattenti liberatori.
 Noi dell’autunno caldo fieri romantici sognatori diversi
 femministe artisti scienziati tutti uguali lavoratori.
 Noi moderni lottatori metalmeccanici artisti scienziati
 lavoratori contadini studenti impiegati pensionati.
 Noi rossi rivoluzionari all’attacco del mostruoso capitale
 ognuno libera widia fondamento della libertà di tutti.
 Voi leggeri loquaci sorridenti ricchi appariscenti
 benestanti nullafacenti falsi attori governanti malefacenti.
 Voi arroganti illusi del ritmo veloce cultori
 statisti politicastri energici ignoranti smemorati.
 Voi presuntuosi giovani bell’e vecchi dittatori
 brutti ammaliatori sprezzanti bruti malavitosi.
 A voi incoscienti servi consapevoli della moneta
 falsi cristiani credenti adoratori del vitello d’oro.
 A voi il terrore dei potenti rincorsi dalla furia umana
 distrutti dalla dignitosa personalità ritrovata.
 -Renzo  Mazzetti-
(giovedì 1 gennaio 2015)

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