UN FALSO GIORNALISTA

 

martedì, 25 novembre 2014

UN FALSO GIORNALISTA

Il ventiquattro di novembre tra le due e le tre di un anno che ieri fu, un servo della politicastra strumentalizzazione, nel servizio dalla Francia dice che il mondo è cambiato: ieri Mosca finanziava il segretario comunista francese, oggi la Russia finanzia la segretaria del partito della destra. Vergogna! Esclama Albertino alla Casa del Popolo. Paragoni del cavolo! Cosa centra la Mosca di ieri con la Russia di oggi? Ai tempi delle Repubbliche Socialiste Sovietiche -a detta del giornalista- venivano finanziati i comunisti francesi; oggi una banca russa, vicina al capo di un sistema politico-economico completamente diverso (di cui non saprei l’appartenenza) finanzia la capa della destra francese. Il giornale della tre diventa un esempio del famoso “cavolo a merenda” nel tritume del dopo pranzo di una novella venduta per notizia, raccontata per il letargo del cervello degli immaturi superficiali -borbotta Albertino mentre paga il caffè- poi a voce alta incazzata: Buttatelo fuori! (Ricordo da un racconto di Tirella).

 IL  PENSIERO  DOMINANTE
( p a r t e )
 Le umane lingue il sentir proprio sprona,
Par novo ad ascoltar ciò ch’ei ragiona.
Come solinga e fatta
La mente mia d’allora
Che tu quivi prendesti a far dimora!
Ratto d’intorno al par del lampo
Gli altri pensieri miei
Tutti si dileguar. Siccome torre
In solitario campo,
tu stai solo, gigante, in mezzo a lei.
Che divenute son, fuor di te solo,
Tutte le opere terrene,
Tutta intera la vita al guardo mio!
-Giacomo   Leopardi-

Vedi: VIVA LANDINI (15 novembre 2014).


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