CAPACI E MERITEVOLI
lunedì, 24 novembre 2014
CAPACI E MERITEVOLI
La scuola è aperta a tutti. L’Istruzione inferiore, impartita almeno per otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. Albertino smette di leggere, mette da parte la Costituzione, prende il pacco di compiti, ne sceglie uno a caso, legge di chi è, poi chiama alla presidenza Maurizio che inizia a leggere: “La democrazia e l’istruzione”. “Una società veramente democratica ripudia l’autorità esterna. Una democrazia è qualcosa di più di una forma di governo; è, prima di tutto, una forma di vita collettiva fraterna, è esperienza continuamente reciprocamente comunicata. Una democrazia collettiva, associata, partecipata, con un governo che dipende dal suffragio popolare. Una democrazia vera non prospera se i cittadini, che eleggono e seguono i loro governanti, non sono istruiti. Indispensabile è l’abbattimento dei privilegi, delle barriere di classe, di razza e di religione, di territorio, scoprendo interessi comuni e condivisi con la liberazione di capacità personali, assicurando che le opportunità intellettuali siano accessibili a tutti creando condizioni eque e facili. Dobbiamo sconfiggere l’attuale governo che, per capirsi, definisco della “dittatura della democrazia”, situazione da superare con la “democrazia partecipata e di massa”. La Costituzione repubblicana assicura l’istruzione obbligatoria e gratuita, e per i capaci e meritevoli di qualsiasi condizione sociale fino ai più alti studi. Dobbiamo lottare per eliminare, per fare un esempio lampante, i numeri chiusi per l’accesso alle Facoltà. Conquistare una istruzione che vagli le persone per scoprire a che cosa sono adatte, con un corretto e aperto metodo che aiuti e suggerisca ad ognuno il lavoro per il quale la natura lo ha reso più adatto nella vita. Il posto di ogni persona nella società non deve essere determinato dalla nascita o dalla ricchezza né da alcuna condizione convenzionale, ma dalla sua natura quale si rivela nel processo educativo. Dobbiamo raggiungere l’obiettivo di una istruzione libera veramente. Democrazia e istruzione sono le fondamenta della società”. Un applauso è il voto che riceve Maurizio. Poi Albertino: ci ritroviamo mercoledì prossimo. Buonanotte compagni. Buonanotte Albertino. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
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