ARRINGO CIVILE
mercoledì, 19 novembre 2014
ARRINGO CIVILE
I gruppi di privilegio discendono, le folle ascendono. Due
volontà si oppongono fino al cozzo fatale che porterà all’esaurimento del
privilegio. Il potere declina per corruzione progressiva, per incapacità sempre
maggiore. La rivoluzione di uno Stato è fatta di corrosione di valori superflui
alla dignità di una vita veramente civile. Risorge la passione di tutti i
tempi, lampeggiante in tutti i popoli, si diffonde il concetto di eguaglianza e
di fratellanza. I protagonisti ritemprano pensiero ed azione, tracciano il
sentiero verso la resurrezione. La fenomenalità sociale è soggiogata da
determinati fattori come fosse fatale la civilizzazione degli uomini, la loro
elevazione, la loro liberazione da epoche tramontate. Nella vita ricorre
superba questa fatica titanica che gli uomini compiono con metodo di lenta
razionalizzazione. Li sprona il dolore. Li rende sudanti e faticanti.
L’impervio cammino riprende a tappe con rinnovato entusiasmo anche se,
talvolta, i pellegrini cadono estenuati. Nelle regioni del mondo ove mancò tale
tormento, le civiltà si cristallizzarono. Un mondo nuovo deve il rinascimento
delle lotte del dopo prima guerra mondiale alla guerra civile russa da cui
apprese che dall’agitato dinamismo della vita di gruppo nasce il superamento.
Chi osserva l’apparente ordine del mondo in ogni sua manifestazione scorge
un’ordine progressivo che il disordine raggiunge e consolida. La Rivoluzione
bolscevica ha liberato servi della gleba, oppressi dell’officina, deboli
dall’ignavia, umili dall’ignoranza. Il Paese ricchissimo fu redento dalla
povertà. Il Paese di schiavi fu liberato dalla tirannide. Il Paese arretrato fu
di un balzo proiettato verso primati dell’arringo civile. Segna un limite di
un’epoca della storia. Il comunismo dittatoriale delle Repubbliche Socialiste
Sovietiche scende sul campo capitalistico del libero mercato e della
concorrenza economica, compete nella corsa agli armamenti, nello spazio,
nell’occupazione militare, nella guerra imperialista. Manca la pratica della
pace, dell’uguaglianza e della fratellanza, l’evoluzione in libera democrazia
partecipata. Neppure una cuoca al governo? Perciò si avvia verso il fallimento
generalizzato. Ineluttabile il crollo del muro di Berlino. Ai confini solo
rosse bandiere, sventolavano ancora? (Ricordo da un racconto di Irina).
P R O T A
G O N I S T IPerché
morire senza la vita?Nel
tutto che ti s'avanzanel
presente sei già futuroproiettato
dalla profonditàdei
sentimenti fraterni perenninon
trovi l'albagica versionema
la concretezza delle verità.La
battaglia umana diventa realtàperché
della dignità porta l'improntadi
una vita discussa e lottata.E
per le ''lacrime amare inghiottitedagli
occhi lontano guardanti'':Stringi
la mano e sferra il pugno!E
il cuore già batte più fortee
le gambe già corrono lontano.Ma
è quiche
l'avvenimento di vita assumedove
l'occhio dall'alto più non vedenegli
orizzonti dell'intimo indomitosofferente
e uguale nelle aspirazionifigura
di sommi capi protagonisti.-Renzo
Mazzetti-(VERSO LEVANTE, Poesie del mio autunno caldo. ISMECA
Bologna, anno 2009)
Vedi: IL BANCO FUNEBRE (11 novembre 2014).
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