NARDELLA NARDELLINO

 

domenica, 3 agosto 2014

NARDELLA NARDELLINO

Un pomeriggio, passeggiando lungo l’Arno, mi è caduto lo sguardo su una minuscola e sbiadita scritta: “nardella nardellino fammi un bel p – - – - – o”. La scritta si riferisce a quell’atto di amore che viene fatto con passione all’uccello senza piume. Una buona amministrazione, tiene puliti i muri e l’ambiente (chi la dura la vince); semina la coscienza civica; con l’esempio promuove la pubblica creanza; quella privata, nella popolare fantasia, resta libera semplificando l’ipocrisia? (Ricordo da un racconto di Rita).

 LA   PULCE
( “FAUST” – parte – )
 C’era una volta un re
 che aveva una gran pulce,
 e che l’amava molto,
 come se fosse un figlio.
 Egli chiamò il suo sarto,
 il sarto venne a corte:
 Misuragli il vestito,
 misuragli i calzoni!
 Di seta e di velluto
 eccolo già servito,
 una croce sul petto
 e nastri sul vestito.
 Di stella decorato,
 fu subito ministro;
 a corte grandi onori
 ebbe tutto il casato.
 E per signori e dame
 a corte fu uno strazio,
 regina e cameriera
 furono morsicate;
 schiacciarle era vietato,
 anche cacciarle via.
 Ma noi, se mai ci pungono,
 le spiaccichiamo, e sia!
 -Johann   Wolfgang   von   Goethe-

Vedi: OCHINO ALLA PARI (14 giugno 2014).


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