GIOVANI E VECCHI
mercoledì, 6 agosto 2014
GIOVANI E VECCHI
La personale conoscenza con il contatto diretto era il
nocciolo della politica partecipata. Nel paese ci si conosceva tutti perciò non
bisognava interrogare le agenzie specializzate per indovinare le tendenze
dell’elettorato. Nella propaganda reale, dai militanti svolta in ogni famiglia,
prima di suonare il campanello, sapevi con chi avresti parlato. Trovavi la
casalinga che ti assicurava con il suo: “Siamo tutti comunisti”; trovavi il
giovane che ti diceva sottovoce che sua madre si faceva suggestionare dal frate
e avrebbe votato democristiano; trovavi il vecchio che ti diceva che il figlio
si era fatto influenzare dagli amici e non sarebbe andato a votare perché erano
tutti uguali. I militanti propagandisti invitavano tutti ad impegnarsi fino
all’ultimo istante per far partecipare alle votazioni e per “votare bene”.
(Ricordo da un racconto di Tirella).
R I F
O R M I S M OAscoltavo Renzi e vedevo Bettino Craxi in camicia bianca.(L'esperienza politicae l'età di 65 anninon permettono nuoveprese per il nasocon il “riformismo”).-Renzo Mazzetti-(martedì 10 dicembre 2013 ore
9)
Vedi:
UNA BISCHERATA FIORENTINA (31 luglio 2014)
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