SCOTTANTI NODI

giovedì, 12 giugno 2014

SCOTTANTI NODI

Il Governo temporaneo non disse nulla di definito riguardo ai provvedimenti contro la depressione economica. Le questioni vennero dilazionate nella creazione di molti comitati e commissioni in cui venivano accantonati tutti i nodi. Le richieste dei lavoratori ponevano il sistema in una situazione difficile e gli industriali non volevano rinunciare neppure a una briciola dei loro profitti e minacciavano un notevole aumento sui prezzi delle merci. Alcuni rappresentanti operai, – tiepidi, intimiditi, succubi della paura -, furono convinti e proposero di diminuire le loro richieste, senza indicare la misura. Rimaneva però da verificare se la volontà all’abbassamento delle richieste avrebbe ricevuto il consenso degli altri che erano quasi un milione, oppure che i rappresentanti degli operai, non risoluti e deboli, sarebbero stati sostituiti con l’accusa di traditori e non più all’altezza della fiducia loro riposta dai compagni. Invece, se andrà avanti l’indicazione dell’abbassamento delle richieste, si tratterà di stabilire un minimo. Nel contempo Lenin transitava per la Germania e sul treno componeva la musica impetuosa per l’assalto distruttivo degli scottanti nodi. (Ricordo da un racconto di Irina).

P    R    O    F    I    T    T    O
Masse di operai
addensate nelle fabbriche
ricevono una organizzazione militare.
Come soldati semplici dell’industria
vengono sottoposti alla sorveglianza
di una completa gerarchia di ufficiali e sottufficiali.
Non sono soltanto gli schiavi del capitale
sono tutti i giorni e a tutte le ore
gli schiavi della macchina, del sorvegliante
e soprattutto del singolo padrone.
Questo dispotismo è tanto più misero,
odioso, esasperante,
quanto più proclama apertamente il profitto
come suo scopo finale.
-Karl Marx – Friedrich Engels-

Vedi: I FIORI DI STALIN (21 maggio 2014).


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