UN BAFFO
martedì, 22 aprile 2014
UN BAFFO
Fammi barba e shampoo, Foresto. I capelli li aggiusti con un po’ di pulizia alla nuca e agli orecchi. Tirami a lucido, stasera vado a ballare. Vado in tasca ai reazionari e ai loro lacchè, ai volta e rivolta gabbana vanitosi. Sono un vecchio, non un rimbecillito. Non mi faccio menar per il naso. Io non ho nessun senso di colpa. Non ho colpe. Non sono un insensibile perché, la mia misera pensione me la sono guadagnata tutta con i quarant’anni di duri lavori. Ammesso e non concesso che tutta non me la sia “pagata”, quando lavoravo ho sempre pagato tanti di quei contributi e ben salati, serviti per i compagni già pensionati. Allora? Allora la solidarietà di classe esisteva e faceva un grande bene a tutti i lavoratori e ai disoccupati. Oggi, con questi benestanti giovani governanti, chi vince è il bugiardo egoismo. Ma a me, non la danno a bere. Hanno voglia di darsi tanto da fare e di chiacchierare in tutte le televisioni. Vogliono un venerabile suicidio di massa? Mascalzoni! Noi pensionati non ci ammazzeremo, mai! Noi, da giovani, abbiamo lottato nell’Autunno caldo! Il bastone e la carota, ci fanno un baffo. (Ricordo da un racconto di Tirella).
Vedi:
IL LAVAGGIO DELLE MANI (28 marzo 2014) ;
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