COMPROFALO
mercoledì, 5 marzo 2014
COMPROFALO
C’era una volta una nuova classe dirigente seguace del sistema mercato. Venne formata dai modelli matematici di semplice linguaggio e per lo sviluppo del “Comprofalo” (1). Marcò il suo passaggio fra il periodo dell’era tecnocratica e quello umanoide. Il principio di convivenza era quello naturale, fondato sulla forza fisica, cioè del pesce più grosso che mangia il più piccolo. Tutto era molto semplificato con l’uguale misura universale. Si era perciò formata una grande scala sociale: chi stava sul gradino più alto sfruttava chi era su quello più basso. Lo stesso principio valeva anche nel rapporto tra le nazioni, difatti, quando uno Stato decideva di invadere un altro più piccolo, nessuno accorreva in suo aiuto, perché l’evento era ritenuto normale. (Ricordo da un racconto di Ariella). [ (1) Comprofalo: Computer + Protesi + Cefalo ].
MARGHERITACome stagioni che spoglianola bella margheritala misera mano carpiscei petali colorati.Della tua terra materna rigogliosaad altri dona i frutti del sudoredel bollente sole splendentedell’infinito cielo piangentenell’estivo profondo pauroso temporale.Il vento porta con il profumo del mareil grido dei gabbiani affamatiil silenzioso dramma dei pesci sbranatinel sommesso ondeggia la distesadi calici offerti delicati e colmi.I ricordi scolpiti nel semplice gambosvaniscono lentamentee al peso dei pianti della rugiadapieghi i tuoi dolci steli vellutatidove il sudore umano ristagna.Somigli a quella fanciullache conobbe solo gli straccie non il vestitino candido coloratocon il quale ti illudi morendoquando io, vile, ti colgo.-Renzo Mazzetti-
Vedi: LE BRACCIA E I FIGLI (13 febbraio 2014).
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