IL BAMBAGIA

lunedì, 2 dicembre 2013

IL BAMBAGIA

E’ arrivata la bufera, è arrivato il temporale, chi sta bene, chi sta male, e chi sta così e così. Rascel è un piccolo grande, meraviglioso e unico per far cantare anche il Bambagia a quel modo mentre lavora nel montaggio della libreria per la festa della stampa comunista. Il Bambagia è di piccola statura ma è forte come un bue e capace di fare ogni cosa, anche ciò che per altri sarebbe impensabile: molte volte ha stupito tutti per la sua fantasiosa manualità; con il cervello e la parola è straordinario: nelle riunioni svolge interventi brevi ed estremamente esaustivi. Il Bambagia rappresenta un limpido esempio di lavoro manuale e intellettuale: è attorniato sempre dai giovani e si fa prendere addirittura in giro: intorno a lui c’è sempre un’aria di fraterna giocondità. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

PASSIONE
Siamo di nuovo nati
nel pomeriggio
ricorrenza di amori.
Sembrava un bacio
contatto lieve intimo
usuale espressione d’affetto.
Invece esplose passione
il sentire intenso
divenne supersonico percorso.
Strada sul cui cammino
quanto più complesso è umano
questo nostro indefinito destino.
Celestiale vortice vissuto
arcobaleno in cielo stellato
profondo universo penetrato.
Calore fondente carne
di cuori e anime congiunte
via lattea fluttuante.
Dopo si plana
ritrovando il letto
sulla concreta terra.
Caldo delle coltri
che raffreddi i corpi
doni profondo sonno.
Nel risveglio
tutto non ricordiamo
come fosse sogno.
-Renzo   Mazzetti-
( ”Verso Levante” Poesie del mio autunno caldo // ISMECA // Bologna, anno 2009 )

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