ARRIVANO I LIVORNESI
mercoledì, 11 dicembre 2013
ARRIVANO I LIVORNESI
Lungo l’Arno fiorentino c’è grande fermento. Attira un capannello di gioventù. Una ragazzina con un megafono invita i passanti a fermarsi per ascoltare. Quando ritiene sufficiente il numero comincia a leggere l’avviso alla cittadinanza: ”Visto che gli organi d’informazione non lo fanno, vi avvertiamo che dal giorno 9 dicembre 2013 ad oltranza i veri italiani, i disoccupati, i precari, i pensionati, i lavoratori di ogni settore, gli studenti, le madri, i padri, si fermano per cacciare i criminali che stanno al potere, per riprendersi la sovranità popolare sancita dalla costituzione italiana, contro la globalizzazione che ha sterminato il loro lavoro e i sacrifici di una vita, contro l’Euro e questo modello di Europa, per riappropriarsi della democrazia, per difendere la loro dignità e il futuro dei propri figli. Non è una manifestazione come le altre. Ci stanno portando alla fame, stanno distruggendo l’identità di un paese, stanno annientando l’avvenire di intere generazioni. Per questo ribellarsi contro tali ingiustizie è un dovere di ognuno di noi. Quando un governo non fa ciò che dice il popolo va cacciato via anche con mazze e pietre diceva Sandro Pertini. (La ragazzina si ferma, prende una lunga boccata d’aria e riprende a leggere) Quindi vi raccomandiamo di fare per tempo rifornimento di generi alimentari e d’ogni altra cosa vi necessiti poiché è previsto anche il blocco totale degli autotrasportatori che combatteranno al nostro fianco fino a quando non li avremo mandati a casa tutti (e non arrabbiatevi con chi combatte anche per voi casomai unitevi a loro. Dimostriamo anche noi livornesi la solidarietà a questo movimento presentandoci martedì mattina davanti al comune. L’unione fa la forza”. (Ricordo da un racconto di Tirella).
[ Cerca: FRATELLO PORCELLO (9 dicembre 2013) ].
Commenti
Posta un commento