AIDA RIVOLUZIONARIA
lunedì, 23 dicembre 2013
AIDA RIVOLUZIONARIA
Erede dell’antica gloria romana; fuoco e arrosto del santo
rogo medioevale; cacciatore dello straniero e unificatore della Patria; pittore
delle Alpi con il suo sangue sacrificale per il re; inventore e distruttore del
Fascio; creatore della Repubblica e della Costituzione; agitatore e lottatore
per il potere dei lavoratori il grande popolo italiano va in Europa con le
prime elezioni. Renzino (responsabile della stampa e propaganda) prepara il
giornale parlato che è tutta una novità: per colonna sonora alle parole
d’ordine e l’invito a votare comunista non mette, come altre volte,
l’Internazionale, Bandiera rossa e Bella ciao, ma la musica della Marcia
trionfale dell’Aida di Verdi; i fiati possenti, gettati a tutto volume dalle
trombe poste sulla sua automobile, fanno fermare i passanti e affacciare alle
finestre per ascoltare meravigliati perfino aldilà dell’Arno nei paesi vicini.
(Ricordo da un racconto di Bicefalo).
A I D A
(marcia trionfale, coro, parte)
Gloria all’Egitto e ad Iside
che il sacro suol protegge;
al re che il delta regge
inni festosi alziam!
Vieni, o guerriero vindice,
vieni a gioir con noi;
sul passo degli eroi
i lauri e i fior versiam!
S’intrecci il loto al lauro
sul crin dei vincitori;
nembo gentil di fiori
stenda sull’armi un vel.
Danziam, fanciulle egizie,
le mistiche carole
come d’intorno al sole
danzano gli astri in ciel!
Della vittoria agli arbitri
supremi il guardo ergete;
grazie agli dèi rendete
nel fortunato dì.
Così per noi di gloria
sia l’avvenir segnato,
né mai ci colga il fato
che i barbari colpì.
-Ghislanzoni
Antonio-
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