LA REPUBBLICA DEGLI EGUALI
mercoledì, 22 maggio 2013
LA REPUBBLICA DEGLI EGUALI
La più stretta eguaglianza dovette essere consacrata dai
primi patti; che cosa avrebbe potuto spingere gli uomini, fino allora nemici di
ogni distinzione, ad acconsentire alle rinunce e alle inferiorità? L’oblio di
questa eguaglianza ha introdotto tra gli uomini: le false idee di felicità; lo
smarrimento delle passioni; il deperimento della specie; le violenze, i
torbidi, le guerre; la tirannide degli uni e l’oppressione degli altri; le
istituzioni civili, politiche e religiose che, consacrando l’ingiustizia,
finiscono per dissolvere le società dopo averle straziate a lungo. Lo
spettacolo dei privilegi, del fasto e dei piaceri di cui non gode, fu e sarà
sempre per la massa una fonte inesauribile di tormenti e d’inquietudine. Solo a
un piccolo numero di uomini saggi è concesso di perseverarsi dalla corruzione;
e la moderazione è un bene che il volgo non sa più apprezzare appena se ne è
allontanato. Più privilegi si ottengono, più se ne desiderano, più si eccita la
gelosia e la cupidigia; di qui tante imprese stravaganti; di qui l’insaziabile
e delittuosa sete dell’oro e del potere; di qui gli odii, le violenze e le
uccisioni; di qui le guerre sanguinose, causate dallo spirito di conquista e
dalla gelosia di commercio che non danno mai un istante di requie all’infelice
umanità.
LA REPUBBLICA DEGLI
EGUALI
Il momento delle grandi rivoluzioni è giunto.
Il male è colmo; copre la faccia della terra.
Da troppi secoli vi regna il caos sotto il nome di politica.
Che tutto rientri nell’ordine e riprenda il suo posto.
Al richiamo dell’eguaglianza,
si organizzino gli elementi della giustizia e della
felicità.
E’ venuto il momento di fondare la ”Repubblica degli
Eguali”,
il grande asilo aperto a tutti gli uomini.
Sono giunti i giorni della restituzione generale.
Famiglie gementi,
venite a sedervi alla tavola comune eretta dalla natura per
tutti i suoi figli.
-Filippo Buonarroti-
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