CORRETTEZZA

 

giovedì, 23 maggio 2013

CORRETTEZZA

 

Prenoto regolarmente per essere ricevuto dal medico. Nel giorno stabilito puntuale sono in attesa nell’apposita sala dell’ambulatorio. Avanti a me attende una signora. Domando se le visite sono iniziate ed essa mi risponde che il medico è appena arrivato. La signora è la prima ad entrare e a me tocca il secondo posto. Nel frattempo arriva il giovane tirocinante che non tutti saluta ma fa una grande festa ad un signore ben vestito seduto in un angolo. Il signore è l’informatore sanitario al quale il giovane tirocinante si rivolge con un significativo: ”dopo tocca a te”. Appena la signora esce dall’ambulatorio l’informatore sanitario come un fulmine entra chiudendo subito la porta; dopo un po’ di tempo esce e il tirocinante chiama il mio nome. Entro e rivolgendomi al medico: ”Buongiorno, il signore di prima mi è passato avanti”; il medico (non conoscendo l’antefatto) mi guarda interrogativamente senza profferire parola, mentre guardando serio e intensamente negli occhi il tirocinante io proseguo: ”questo per correttezza”. La educazione e la correttezza sono fondamenti per qualunque mestiere oltre alla consapevolezza che senza i soldi miei e di tutti i clienti pazienti questi interessati amici degli amici guadagnerebbero ben poco. (Ricordo da un racconto di Tirella).

 

Q    U    A    N    D    O     .    .    .

 

Quando il leoncino fa colazione

 

la leonessa ridiventa giovane

 

Quando il fuoco reclama la sua parte

 

la terra avvampa

 

Quando la morte le parla dell’amore

 

ha un fremito la vita

 

Quando la vita gli parla della morte

 

ha un sorriso l’amore.

 

-Jacques   Prevert-

 

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