OP LA’

martedì, 19 marzo 2013

OP LA’

La vita è una scalinata. Non quella famosa, non più mitica ma consumistica moderna, del festival della canzone italiana, che ogni barboso anno si svolge nel meraviglioso italico Sanremo, lanciata in metaforica grande visione televisiva. Il nocciolo della questione è che il popolo, la gente, (così definita erroneamente comune) di tutte quante le malefatte già condannate o in procinto, non ne riceve, a seguito dei danni subiti alla serena felicità, alcun salutare risarcimento spirituale né corporale e neppure un misero solido indennizzo venale, neppur parziale! Pertanto, con qualunque nullità, diventata onorevole per servizievole prestazione, il vecchio potere rapina a chi aveva affidato, riponendo ogni illusoria speranza di recuperare la piena dignità, la propria speranza di superare il sistema attuale abbattendo decisamente il confusionario stato di cose presente. Per i divenuti umanoidi, traditori dei pregiati antichi ideali dei liberi lavoratori artisti intellettuali scienziati rivoluzionari, la giusta collocazione è la loro messa al bando da parte del creato e degli esseri viventi. L’umano ha bisogno del diffuso pensiero, profondo e intenso, bastevole per saltare felicemente il baratro, stroncare lo strozzino, ossigenare il popolo. (Ricordo da un racconto di Tirella).

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E C C E Z I O N A L E
Tutti invocano
un Paese normale.
Io voglio
un Paese eccezionale.
Eccezionale come ogni persona
componente la nostra comunità.
Infanzia, donne, uomini,
semplici, umani.
Nostri paesaggi
eccezionali.
-Renzo  Mazzetti-

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