INFILTRATI
lunedì, 25 marzo 2013
INFILTRATI
E’ da molto tempo che sul conto del Beppe gravano dei sospetti. Questi sospetti si sono maggiormente accentuati quando, tra l’altro, tentò di intrufolare nel nostro movimento suo fratello Emiliano, raccomandandolo vivamente perché fosse mandato nell’Unione Sovietica. Fallito il tentativo di recarvisi munito di una nostra raccomandazione l’Emiliano, fratello di Beppe, raggiunse irregolarmente l’Unione Sovietica, dove svolse l’azione controrivoluzionaria. Arrestato e condannato alla deportazione per tale sua azione, il Beppe intervenne in difesa del fratello tentando di scagionarlo, e il giornale del popolo italiano, a sua volta, in un suo trafiletto pubblicato nel numero del maggio ultimo scorso, assunse la difesa dell’Emiliano e di altri controrivoluzionari arrestati e condannati nelle stesse circostanze. Nell’anno 1936 eravamo al confino e leggevamo sempre la stampa clandestina. (Ricordo da un racconto di Tirella).
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