DISCORSO BIZZARRO
mercoledì, 20 marzo 2013
DISCORSO BIZZARRO
Nelle lettere provinciali di Pascal Blaise trovai sollievo alla sete di conoscenza nella lotta contro la mia profonda ignoranza. Nella giovane memoria quegli scritti sono rimasti (spero conformi o simili all’originale) però, mi par di ricordare, così, come se fosse una poesia, la loro essenza che colpì la mia fantasia. Nelle questioni di morale, i nuovi casisti sono preferibili agli antichi padri, sebbene fossero più vicini agli apostoli. I beneficiari sono forse obbligati a restituire il loro reddito di cui dispongono male? Gli antichi dicevano di sì, ma i nuovi dicono di no: non abbandoniamo dunque questa opinione che scioglie dall’obbligo di restituire. Ciò che le persone serbano per migliorare la loro condizione non è chiamato superfluo. Questa è la ragione per la quale difficilmente si troverà che vi sia mai qualcosa di superfluo fra tutta la gente comune. Non vi sarebbero molti preti quando non solo anche le donne e come gli uomini fossero tutti ugualmente mutati in preti per celebrare la messa. Ascoltato questo bizzarro discorso, con gli occhi socchiusi e la bocca stranamente semiaperta, rimasi pensieroso. (Ricordo da un racconto di Tirella).
[ Cerca: IL MIO CAMPIONE (16 marzo 2013) ] .
Commenti
Posta un commento