CAVALIERI FANTASMI
venerdì, 29 marzo 2013
CAVALIERI FANTASMI
L’uomo, ancora pauroso e superstizioso, fa passare tutta la
sua storia di incantesimi, di fantasmi e di cavalieri per storia vera. In
questa storia le condizioni di vita, le forme di scambio necessarie, i rapporti
personali e sociali assumono, quando sono espressi in pensieri, la forma di
condizioni ideali e di rapporti necessari nella espressione della coscienza
come determinazioni che scaturiscono dal concetto dell’uomo. Ciò che gli uomini
erano, ciò che la loro condizione era, appariva nella coscienza come la
rappresentazione dell’uomo, dei suoi modi di esistere o delle sue
determinazioni concettuali più precise. Dopo che gli ideologi ebbero
presupposto che le idee e i pensieri abbiano dominato la storia sinora
trascorsa, che la loro storia sia tutta la storia, dopo che essi ebbero
immaginato che le condizioni reali si siano regolate secondo l’uomo e le sue
condizioni ideali, cioè secondo le sue determinazioni concettuali, dopo che
insomma ebbero fatto della storia della coscienza che gli uomini hanno di se
stessi il fondamento della storia reale degli uomini, niente era più facile che
definire storia dell’uomo la storia della coscienza, delle idee, della santità,
delle rappresentazioni fissate, e sostituire quella alla storia reale.
E T
E R N I M
O R T I
Gli economisti assomigliano ai teologi,
i quali stabiliscono
due sorta di religioni:
ogni religione che non sia la loro
è un’invenzione degli uomini,
mentre la loro
è un’emanazione di Dio.
-Karl Marx-
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