MALTAGLIATI ABDON
giovedì, 28 marzo 2013
MALTAGLIATI ABDON
Abdon, operaio di Empoli, ha quarantadue anni. Ha trascorso
in carcere, per la causa proletaria, quasi un terzo della sua esistenza. Venuto
al movimento rivoluzionario giovanissimo, si distingueva subito per la sua
intelligente attività e si guadagnava la stima dei compagni che gli affidavano
posti di grande responsabilità. Volta a volta segretario della Sezione
giovanile socialista fiorentina, della Camera del Lavoro di Pescia, relatore
del settimanale Vita Nuova, egli si adoperava ad alimentare nel partito i
principi rivoluzionari. Al Congresso di Livorno, dove rappresentava varie
Sezioni dell’Emilia, si schierò dalla parte del Partito Comunista e fu
organizzatore e il primo segretario della Sezione Comunista di Empoli, nonché
membro del Comitato Sindacale Comunista che doveva preparare le forze
rivoluzionarie per il Congresso confederale del febbraio 1921. Mentre si
svolgeva il Congresso confederale, i fascisti sferravano in vari parti
d’Italia, un’offensiva in grande stile contro le organizzazioni operaie. A
Firenze, l’amico e compagno suo, Spartaco Lavagnini, cadeva assassinato. Abdon
vuole essere al fianco degli operai che eroicamente si difendono contro gli
aggressori fascisti. Arrestato, incriminato per un delitto non commesso, è
condannato a ventotto anni e quattro mesi di reclusione. (Meditazione dalla
gloriosa Stampa Clandestina Comunista, anno 1936).
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