RINTRONATI ASSOLUTI

 

venerdì, 8 febbraio 2013

RINTRONATI ASSOLUTI

 

Il borghese aveva appena finito di dichiarare, con la presunzione illuministica derivata dall’ebrezza della prosperità, che il denaro è vuota illusione. Solo la merce è denaro. E ora sul mercato mondiale rintrona il grido: ” Solo il denaro è merce! ”. Come il cervo mugghia in cerca d’acqua corrente, così la sua anima invoca il denaro, l’unica ricchezza. Nella crisi, l’opposizione fra la merce e la sua figura di valore, il denaro, viene fatta salire fino alla contraddizione assoluta. Perciò qui è indifferente anche la forma fenomenica del denaro. La carestia di denaro rimane la stessa, sia che i pagamenti debbano esser fatti in oro o moneta di credito, per esempio banconote. La crisi monetaria, come è definita nel testo quale fase particolare di ogni crisi generale di produzione e di commercio, deve essere distinta da quel genere speciale di crisi che viene chiamata anch’essa crisi monetaria, che può però presentarsi per conto proprio, in modo di operare solo di rimbalzo sull’industria e sul commercio. Queste sono crisi il cui centro di movimento è il capitale-denaro; quindi la loro sfera immediata è costituita dalla banca, dalla Borsa, dalla finanza. Una volta, nell’anno 1839, un vecchio e avaro banchiere, nel suo ufficio privato, alzò il coperchio della scrivania alla quale sedeva e sciorinò davanti a un suo amico rotoli di banconote; con intenso compiacimento dichiarò che erano seicentomila sterline e che erano state tenute da parte per rendere scarso il denaro e che sarebbero state portate tutte nel traffico dopo le tre dello stesso giorno. (Meditazione su merce e denaro, Libro uno, Il capitale di Karl Marx).

 

…………………………………………………………………………………………………………………………….

 

…………………………………………………………………………………………………………..

 

E   U   R   O   P   A

 

Europa di tutti gli eccidi

 

madre di tutte le rivoluzioni e le restaurazioni

 

Europa dei papi e di Marx

 

di Savonarola di Galilei e di Giordano Bruno

 

Europa della tratta dei negri e dei diritti dell’uomo

 

Europa che hai consumato ogni ignominia e ogni crudeltà

 

Europa di sole di mare e di sangue

 

di zagare e di torture

 

Europa illibata e puttana

 

di Socrate e delle multinazionali

 

ancora tutta da vivere

 

ma già marcia di morte

 

Europa di tutte le ingiustizie

 

eppure culla del diritto

 

usato dai più forti per opprimere i deboli

 

Europa di tutte le speranze e di tutte le disperazioni

 

Europa teatro

 

Europa tomba

 

Europa canto

 

Europa segno

 

Europa carica di perversioni ribellioni e decadenze

 

vedova piangente di tutti i medioevi

 

che attendi sempre una primavera

 

che porti le rondini attorno ai tuoi campanili

 

Europa

 

millesima parte dell’universo

 

in cui i padri e i figli si perdono

 

Europa dei rimorsi

 

degli amori incompresi e infelici

 

Europa-mondo

 

dove verrò seppellito

 

un nome tra un miliardo

 

da dimenticare.

 

-Renzo Ricchi-

 

…………………………………………………………………………………………

 

……………………………………………………………………………………………………………..

 

 

 

[ Cerca :

 

MANO MORTA (30 novembre 2012) ] ……………….

Commenti

Post popolari in questo blog

"Il Bicefalo e le Dimenticanze tra le Righe"

APPROFONDISCI: RACCOLTA POESIE

ANTIFASCISMO