CONTADINO
giovedì, 18 ottobre 2012
CONTADINO
Carissimi genitori, mentre penso al dolore che proverete alla notizia della mia triste sorte, vi voglio scrivere per confortarvi e assicurarvi che ho accettato ogni cosa dalle mani del Signore. Spero che come il buon Dio mi ha dato la forza di sopportare tanta pena così darà a tutti voi il coraggio e la rassegnazione. Vi chiedo scusa se non sono sempre stato buono come avrei dovuto e spero mi perdonerete. Per me non piangete che sono sicuro che il buon Dio accetterà il mio sacrificio ed ora mi trovo contento di unirmi a Lui. Tutti vi ricordo in particolare modo la mamma e il babbo i nonni i fratelli e la sorella i parenti tutti, per me non vi angustiate non piangete mi fareste dispiacere perché sono rassegnato alla volontà del Signore. Per questo sacrificio darà a voi ogni benedizione e a me darà il Paradiso dove tutti ci ritroveremo. Vi bacio e vi abbraccio tutti. Vostro affezionatissimo Leandro Corona. (anni 20, contadino, fucilato dai fascisti nel marzo 1944 a Campo di Marte in Firenze).
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