SAGGE PAROLE
martedì, 25 settembre 2012
SAGGE PAROLE
Costruiscono l’unità europea del capitale contro i
lavoratori. Impongono vincoli economici e monetari. Allinearsi passivamente con
la moneta unica per il 1999 condiziona pesantemente la politica economica e a
farne le spese sono i salari, l’occupazione e la spesa sociale. E’ necessario
modificare profondamente il processo avviato a Maastricht rendendo protagonisti
dell’unione europea le popolazioni e i lavoratori, mettendo a fondamento non la
moneta ma la distribuzione del reddito e la piena occupazione. Sagge parole
disattese. L’oddio denaro e la disumanizzazione spadroneggiano. (Ricordo da un
racconto di Tirella).
DESIDERATA
Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda
quanta pace può esserci nel silenzio.
Finché è possibile senza doverti abbassare, sii in buoni
rapporti con tutte le persone.
Di’ la verità con calma e chiarezza;
e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche
loro hanno una storia da raccontare.
Evita le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo
spirito.
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere
in te orgoglio e acredine,
perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto
di te.
Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti.
Conserva l’interesse per il tuo lavoro, per quanto umile;
è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del
tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di
tranelli.
Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù;
molte persone lottano per grandi ideali, e dunque la vita è
piena di eroismo.
Sii te stesso.
Soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico
riguardo all’amore;
poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è
perenne come l’erba.
Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano
dall’età,
lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza.
Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro
l’improvvisa sfortuna.
Ma non tormentarti con l’immaginazione.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te
stesso.
Tu sei un figlio dell’universo, non meno degli alberi e
delle stelle; tu hai diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l’universo ti
si stia schiudendo come dovrebbe.
Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni,
conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa
confusione della vita.
Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni
infranti, è ancora un mondo stupendo.
Fai attenzione.
Cerca di essere felice.
-ANONIMO- (Baltimora anno 1692)
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