INVENTARIO
lunedì, 7 maggio 2012
INVENTARIO
Per la propria concezione del mondo si appartiene sempre a
un determinato aggruppamento, e precisamente a quello di tutti gli elementi
sociali che condividono uno stesso modo di pensare e di operare. Si è
conformisti di un qualche conformismo, si è sempre uomini-massa o
uomini-collettivi. La questione è questa: di che tipo storico è il conformismo,
l’uomo-massa di cui si fa parte? Quando la concezione del mondo non è critica e
coerente ma occasionale e disgregata, si appartiene simultaneamente a una
molteplicità di uomini-massa, la propria personalità è composita in modo
bizzarro: si trovano in essa elementi dell’uomo delle caverne e principi della
scienza più moderna e progredita, pregiudizi di tutte le fasi storiche passate
grettamente localistiche e intuizioni di una filosofia avvenire quale sarà
propria del genere umano unificato mondialmente. Criticare la propria
concezione del mondo significa dunque renderla unitaria e coerente e innalzarla
fino al punto cui è giunto il pensiero mondiale più progredito. Significa
quindi anche criticare tutta la filosofia finora esistita, in quanto essa ha lasciato
stratificazioni consolidate nella filosofia popolare. L’inizio
dell’elaborazione critica è la coscienza di quello che si è realmente, cioè un
”conosci te stesso” come prodotto del processo storico finora svoltosi che ha
lasciato in te stesso un’infinità di tracce accolte senza beneficio
d’inventario. Occorre fare inizialmente un tale inventario.
INDOVINA L’INDOVINELLO: CHI SONO GLI AUTORI
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A T I V
Quando farai l’inventario
dei giorni ormai passati
ti accorgerai che erano tutti uguali
e che non valeva la pena di viverli.
Correrai per le strade la notte
gridando alla gente che splende il sole
mentre le tue braccia vangheranno
l’enorme distesa dell’oceano
che diverrà un’enorme piantagione
di misteri
di verità
di fedi.
Sbuffando e strisciando
porterai un treno
e sulla tua schiena
innumerevoli persone
cammineranno cercandoti.
I tuoi occhi guarderanno il cielo
e tu vedrai un mondo nuovo
mai visto prima
e dirai che è la terra.
E’ cercando questa terra
che ramingo passeggerai nello spazio
e abbracciando una stella
infinite volte le dirai
che è bella quanto una donna.
-Renzo Mazzetti-
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