EUROPA
venerdì, 11 maggio 2012
EUROPA
La Comunità economica europea doveva essere indipendente ed autonoma rispetto ai singoli governi e, nel contempo, salvaguardare i diversi interessi nazionali. Le decisioni, dall’anno 1957, possono essere assunte a maggioranza. Usualmente il consiglio decide all’unanimità. L’opposizione di un singolo stato può bloccare qualsiasi atto. Soltanto nell’anno 1979 abbiamo le prime elezioni a suffragio universale e diretto del parlamento europeo. Ma, alla legittimità popolare, non corrisponde un’attività politica democratica, un maggiore potere al parlamento. Indispensabile è l’annullamento dei vertici dei governi e dei capi di stato che esaltano esosi e dannosi personalismi. La partecipazione degli eletti alla elaborazione delle proposte di legge e alle conseguenti armoniose decisioni nel rispetto delle sovranità nazionali è la strada per superare la speculazione finanziaria del sistema mercato e i conflitti mondiali. (Ricordo da un racconto di Tirella).
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