CAVALLO

 

MARTEDÌ, 21 FEBBRAIO 2012

 CAVALLO

 Per caso, un cavallo che, spezzate le briglie, vagava qua e là, atterrito dalle grida scompigliò alcuni di quelli che erano accorsi per fermarlo. Da ciò nacque un tale tumulto fra i soldati, che credevano ad un assalto dei Germani, che tutti si precipitarono verso le porte, soprattutto verso la decumana, che era dalla parte opposta al nemico, e più sicura per coloro che fuggivano. Cecina comprese che vano era quel terrore, ma non potendo né con l’autorità né con le preghiere e neppure con la violenza opporsi o trattenere i soldati, gettandosi disteso attraverso la soglia della porta, alla fine impedì il passaggio con questo atto che muoveva a pietà, perché i soldati avrebbero dovuto passare proprio sul corpo del legato; i tribuni e i centurioni, frattanto, li convincevano che vano era il loro spavento. – - – ” Incuriosito da un film, questa ricerca: LXVI. Annali di Tacito, nato nel 55-57 dopo Cristo (d. C.) ” – - – .

 

M U O I O

 

Come un cavallo

 

lanciato sul rettilineo

 

di questo mio mondo

 

cavalca sulle mie spalle

 

l’amazzone vita

 

che ha fretta di arrivare

 

per concludere il lavoro

 

ricevendo un premio:

 

l’ambita morte!

 

Vedo il paesaggio

 

che fugge ai miei occhi

 

e in un attimo di trasforma

 

da felice a triste a tetro:

 

Muoio.

 

-Renzo  Mazzetti-

 

(DAL MIO CRANIO DAL MIO CUORE ”10”’ PELLEGRINI EDITORE, COSENZA , febbraio 1969)

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