SOVRANA

 

lunedì, 14 novembre 2011

SOVRANA

 

La facoltà sovrana non produce mai turbamento a se stessa. E voglio dire, non si lascia travolgere a concupiscenza, e se altri riesce a infondervi terrore o dolore, faccia pure; quella, procedendo per via razionale, non si lascerà rivolgere a simili passioni. Questo nostro corpo ci pensi lui a non provar sofferenza, se ci riesce; e dica se qualche cosa lo fa soffrire. In quanto al principio vitale, principio che propriamente teme, che sente dolore, se la facoltà designata a pronunciar giudizio non lo viene formulando, non c’è pericolo che quello provi sofferenza; lui certo non ha attitudine a simile giudizio. La facoltà sovrana, invece, non manca di nulla, per quanto sta in lei, salvo che non venga meno a se stessa; parimenti è immune da turbamento e da qualsiasi inciampo, a meno che non produca a se stessa turbamento e inciampo.

 

I N D O V I N A     L’ I N D O V I N E L L O:

 

C H I    E’    L’ A U T O R E ????????????

 

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R O S A     B I A N C A     N E L     C R E P U S C O L O

 

Tristemente appoggi il tuo viso

 

sulle foglie, alla morte sottomessa,

 

respiri luce misteriosa

 

e lasci librare i pallidi sogni.

 

Affettuosamente come un canto

 

spira però nell’ultimo silenzioso chiarore

 

ancora tutta la sera per la stanza

 

il tuo amato profumo.

 

La tua piccola anima

 

con timore corteggia l’ignoto

 

e mi sorride e muore

 

sul mio cuore, o mia Sorella Rosa.

 

-Hesse  Hermann-

 

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