SATURNO
LUNEDÌ, 24 OTTOBRE 2011
SATURNO
Il pianeta: eccolo nitidissimo, bianchissimo, esatti i contorni della sfera e dell’anello; una leggera rigatura di paralleli zebra la sfera; una circonferenza più scura separa il bordo dell’anello… Che in cielo stia ruotando un oggetto così diverso da tutti gli altri, una forma che raggiunge il massimo di stranezza col massimo di semplicità e di regolarità e d’armonia, è un fatto che rallegra la vita e il pensiero… Se avessero potuto vederlo come ora lo vedo io, gli antichi avrebbero creduto d’aver spinto il loro sguardo nel cielo delle idee di Platone, o nello spazio immateriale dei postulati d’Euclide; invece quest’immagine, per chissà quale disguido, arriva a me che temo sia troppo bella per essere vera, troppo accetta al mio universo immaginario per appartenere al mondo reale… Ora Saturno, oggetto sempre nuovo, si presenta allo sguardo rinnovando la meraviglia della prima scoperta, e risveglia il rammarico che Galileo col suo sfocato cannocchiale non sia arrivato a farsene che un’idea confusa, di corpo triplice o di sfera con due anse, e quando già era vicino a capire com’era fatto la vista gli venne meno e tutto sprofondò nel buio.
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