RIGHE
giovedì, 18 agosto 2011
RIGHE
Carissima mamma, ti scrivo due righe, in fretta. Sono un po’ stanco, perché sono stato all’udienza del Tribunale e poi a colloquio con l’avvocato. Ho ricevuto la tua assicurata, con 100 lire e due fotografie. Le due fotografie mi sono state consegnate oggi: la lettera non ancora. L’altro giorno ho ricevuto una lettera di Teresina inviata a Milano e da Milano ritrasmessa a Roma; conteneva anch’essa due fotografie. Ringrazio di cuore. Sono contento che la fotografia di Delio sia giunta senza essersi guastata e che tu sia stata contenta di riceverla. Non ho voglia di scrivere di più. Mi duole il capo e non voglio scriverti delle parole vane. D’altronde non potrei scriverti nulla intorno al processo, perché non è permesso. Sta di buon animo e abbi fiducia sempre in quanto io ti scrivo. Ti abbraccio teneramente. Antonio. (Lettere dal carcere, maggio 1928, Antonio Gramsci).
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