MALEODORANZE
MERCOLEDÌ, 25 MAGGIO 2011
MALEODORANZE
A San Romano, nel giugno-luglio 1982, veniva rilevato che le emissioni moleste sono dovute a fenomeni connessi ai processi depurativi a livello di vasca di omogeneizzazione, di locale nastro-pressa e di fango depositato nell’area circostante. Nel settembre 1982 le esalazioni [definite dalla popolazione nube tossica] crearono disturbi alla popolazione e provocarono le sentite proteste delle Circoscrizioni e del Comune di Montopoli in Val d’Arno. Il Sindaco di San Miniato il 4 ottobre 1982 con un’ordinanza ordinò la chiusura dell’impianto di depurazione che fu riaperto l’11 ottobre 1982 dopo la realizzazione dei lavori prescritti dal Comitato Regionale contro l’inquinamento atmosferico. Il Servizio Multizonale Prevenzione dell’USL 12 di Pisa in collaborazione con il Servizio 1 dell’USL 17 [attuale ARPAT di San Romano], dall’8 giugno al 10 luglio 1989 effettuò una campagna di indagini per determinare le concentrazioni di alcuni inquinanti nell’aria delle zone circostanti i due depuratori di reflui conciari, il depuratore Cuoiodepur e il depuratore Aquarno. Tutto ciò in relazione alle ricorrenti manifestazioni di protesta per l’odore molesto. Due postazioni di rilevazione furono ubicate vicino alla Cuoiodepur e due vicino all’Aquarno.
Queste le conclusioni dell’indagine: << I risultati della campagna di indagine sulla qualità dell’aria, relativamente ad alcuni parametri, effettuata in alcune postazioni localizzate in prossimità degli impianti di depurazione Cuoiodepur e Aquarno, hanno messo in evidenza la presenza di concentrazioni significative di ammoniaca, idrogeno solforato e composti organici azotati normalmente assenti nell’aria non contaminata da eventi naturali o attività umane. La presenza di questi composti è stata rilevata non in modo occasionale o saltuario, ma in maniera continuativa nell’arco delle ventiquattro ore per tutto il periodo in cui si è protratta l’indagine. Considerato che i valori riscontrati, sia medi che di punta, per i vari inquinanti, risultano normalmente superiori alle soglie olfattive, è evidente che i residenti sono sottoposti in maniera continuativa al fenomeno delle maleodoranze, e che pertanto sono giustificate le loro lamentele. I risultati ottenuti evidenziano che le concentrazioni medie di ventiquattro ore risultano sempre inferiori al limite fissato dalla normativa attualmente in vigore relativa alla qualità dell’aria, D:P:R: 203/88 e DPCM 30/83. Questa indagine, a nostro avviso, non dovrebbe essere finalizzata solo alla individuazione di stati patologici, ma tenendo presente l’effettivo stato di disagio della popolazione, dovrebbe essere mirata anche a una verifica del concetto di salute così come espresso dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, che la definisce come ”un completo stato di benessere fisico e psichico”. (meditazione su un frammento di: Produrre senza inquinare di Adrio Puccini, Sindaco del Comune di Santa Croce sull’Arno dal settembre del 1961 al giugno del 1985).
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