L’IMPOSSIBILE

 

LUNEDÌ, 18 APRILE 2011

L’IMPOSSIBILE

 

Quali tempeste vorresti imprigionare? E quali uccelli invisibili insegui nel cielo? Vieni e sii come noi. Discendi, sfamati con il nostro pane e dissetati con il nostro vino. Così pensarono nella solitudine dell’anima. Ma se la loro solitudine fosse stata più profonda avrebbero capito che cercavo il segreto della vostra gioia e del vostro dolore, e inseguivo soltanto il vostro immenso librato nel cielo. Ma il cacciatore è stato anche la preda poiché molte frecce mi si staccarono dall’arco, cercando il mio petto. Il volatile è stato anche il rettile poiché quando le mie ali si tesero nel sole, la loro ombra imitò la tartaruga sulla terra.

 

INDOVINA  L’ INDOVINELLO:

 

CHI  E’ L’AUTORE ?

 

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LA STRADA FIORITA

 

Scriver qualcosa, udire qualcosa:

 

parole amabili e semplici,

 

senza pretese.

 

Mamma chiama

 

un bambino

 

degente come me.

 

Ora un’infermiera

 

si sta occupando di lui

 

e lui fa i suoi discorsini

 

che l’infermiera capisce:

 

non è poco avere qualcuno

 

che riesce a capirti

 

qualunque cosa tu dica.

 

Parlare, ascoltare:

 

è almeno questa l’unità

 

richiesta per gli uomini.

 

Chissà che non sia

 

proprio questa

 

la strada fiorita della pace?

 

-Vezio Maurri-

 

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