IL SALVATORE
DOMENICA, 17 APRILE 2011
IL SALVATORE
Ecco venire dalla barriera un piccolo uomo. Ad ogni passo
diventa più alto. La luna gl’incastona la testa in una ghirlanda. Lo scongiuro
che subito si salga in canotto. E’ il salvatore! Ha il viso di Gesù sereno e
clemente, cinto di luna. Si accosta. Glabro è il suo giovane volto. Non è
affatto Gesù. E’ più tenero, infantile. Si fa più vicino, eccolo, è un
komsomol. Non ha berretto né pelliccia. Ma fasce e giubbotto. Le mani giunte,
come per pregare. Ora gesticola, quasi parlasse in un comizio. D’ovatta è la
neve, e il ragazzo incede sull’ovatta. Ovatta dorata, che c’è di più triviale?
Ma che tristezza star lì a ferirsi con la tristezza! Disciogliti infine in una
romanza ultrazigana! (meditazione su Il salvatore di Vladimir Majakovskij).
………………………………………………………………………………….
[ Cerca : UN PERICOLOSO SOVVERSIVO ]
Commenti
Posta un commento