LETTERE DAL CARCERE

GIOVEDÌ, 29 APRILE 2010

LETTERE DAL CARCERE

Carissima Iulca, Tania mi scrive di averti mandato a mio nome un volume sulla filosofia di Hegel criticato da un moderno filosofo italiano e vorrebbe sapere se il libro ti è giunto. Avevo incaricato Tania di spedirti questo volume (che avevo in doppio esemplare) qualche anno fa, e precisamente quando nella stampa si svolse una polemica filosofica sul valore e sul significato della dialettica. Mi sembrava allora che avrebbe potuto interessarti l’impostazione che del problema aveva fatto il filosofo italiano, specialmente lo svolgimento che egli ha dato alla quistione dei distinti in relazione agli opposti. Non so se ciò ti interessa ancora e neanche se hai ricevuto il libro che, pare, Tania deve averti mandato recentemente. Ti abbraccio teneramente. Antonio. 10 aprile 1933.

(Gramsci Lettere dal carcere, l’unità 1988)

SI ERA IN DUE
Si era in due a morire
alla fine di una sera
io e l’alpino del Friuli.
Ognuno di noi lo sapeva
che era l’ultima sera.
Vedevo sul comodino
la ciotola di latte
riempirsi di tenebra
e questo ancora vedere
e distinguere il bianco
dal nero mi dava piacere.
L’occhio e la ciotola
erano gli anelli
di una stessa catena.
Il giorno che seguì
sopravvissi all’alpino.
Altro non ricordo.
-Raffaele Carrieri-

Vedi: I DUE PASSEROTTI


Commenti

Post popolari in questo blog

PALESTINESI GENOCIDIATI (RACCOLTA DI POESIE)

ATOMICHE CAFFE' SOSPESO (RACCOLTA DI POESIE)

IL BICEFALO E LE DIMENTICANZE TRA LE RIGHE