BOMBA ATOMICA

 

giovedì, 6 agosto 2009

BOMBA ATOMICA

 
Le celebrazioni con gli emozionati raccoglimenti sono avvenimenti che non vanno dispersi con il passare degli anni. La memoria deve essere sempre ben presente e non solamente per un giorno! Per onorare con sincero rispetto i lutti e le distruzioni occorrono comportamenti quotidiani adeguati.
Smettiamola di agire con le armi!
Le controversie si superano con l’intelligenza dell’ascolto e del dialogo.
La fermezza per attuare i principi di democrazia non dipende dalla forza, ma dalla onestà della coerenza, dalla partecipazione, dalla costruzione dell’autogoverno del popolo.
Questo vale per i rapporti fra le nazioni e maggiormente per quelli socio-culturali nelle comunità.
Il disarmo e l’avvio della convivenza pacifica è attuabile nella riconversione industriale per non produrre più nessun tipo di arma oltre che, ovviamente, nella eliminazione di quelle esistenti.
Immense risorse finanziarie si metterebbero a disposizione dell’umanità; quanto lavoro e quanta occupazione occorrerebbero per la semplice manutenzione ambientale dell’esistente?
Perciò siamo più umani e ascoltiamo lo spirito della fratellanza.

BOMBA ATOMICA

Verranno cupi giorni
macchine arrugginite
campi bruciati
e solo il fumo
del denso fungo
alto nel cielo
regnerà sovrano.
Il pensiero
più non sarà
e l’uomo
cosa mai diverrà?
Sarà
vestito di tute e caschi
e nelle mani
non stringerà clave
ma ordigni paurosi
strazianti.
La poltiglia dei corpi umani
degli animali e delle cose
raggiungerà la cima dei monti
e l’orologio dei secoli
tornerà velocemente indietro:
saranno secoli perduti.
La Terra diverrà cosa occulta.

-Renzo Mazzetti- (1988)

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