GRETINI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI
GRETINI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI
Sono convintamente un "gretino", nel senso di essere un convinto sostenitore e ammiratore di Greta Thunberg, l'attivista svedese per il clima nata nel 2003, che ha dato vita al movimento Fridays for Future per la lotta ai cambiamenti climatici. La sua figura è diventata il simbolo dell'impegno giovanile per l'ambiente, e le sue accuse documentate e le sue azioni coraggiose contro i governi, per l'inazione di fronte all'emergenza del riscaldamento globale, hanno avuto un'eco mondiale.
Ora Greta Thunberg ha assunto posizioni molto critiche verso Israele, per lo sterminio dei palestinesi a Gaza. Ha partecipato a manifestazioni pro-Palestina, è stata arrestata in più occasioni e ha preso parte a flottiglie umanitarie per rompere il blocco navale imposto da Israele su Gaza.
In più interventi pubblici ha accusato Israele di violare i diritti umani, parlando di fame usata come arma e di crimini di guerra. Nonostante i rischi, ha deciso di partecipare alla nuova iniziativa di flottiglia civile denominata Global Sumud Flotilla, che vede decine di navi provenienti da diversi paesi del Mediterraneo navigare verso Gaza per portare cibo ai palestinesi, rompendo il blocco imposto da Israele. A lei dovrebbe andare meritatamente il Nobel per la pace, se l'Occidente, di cui tanto si parla, avesse mantenuto un cuore libero e un pensiero critico che guarda al futuro e non fosse invece schiacciato da interessi meschini e anche sporchi. Ecco una sintesi del pensiero di Greta esposto qualche giorno fa su il manifesto. "Quello che stiamo facendo con questa iniziativa della flottiglia umanitaria è usare i nostri corpi, i nostri nomi, i nostri privilegi per fare qualcosa di concreto e porre fine alla nostra complicità in questo genocidio. E se possiamo fare qualsiasi cosa per spingere la gente a parlare di più di Gaza, per mandare il messaggio che il mondo non ha dimenticato la Palestina o Gaza, allora dobbiamo farlo. Qualunque siano i rischi che affrontiamo, non sono nulla rispetto a quelli che i palestinesi vivono quotidianamente. Il rischio che corrono per il semplice fatto di esistere, o usare la propria voce per diffondere le loro storie. Quello che stiamo facendo noi è il minimo indispensabile. Nell’organizzare questa missione stiamo ascoltando e rispondendo agli appelli dei palestinesi, che chiedono ai popoli del mondo libero di agire, di interrompere la loro complicità e di farsi avanti quando i nostri governi non lo fanno. Ma bisogna anche ricordare che non si tratta soltanto di consegnare cibo, latte in polvere o altri aiuti. Serve un approccio sistemico. Serve la fine dell'occupazione, la fine dello stato di apartheid. Serve che tutti in Palestina possano vivere, che tutti possano vivere liberi e con giustizia dal fiume al mare. E serve decolonizzare il mondo. Molti mi chiedono perché mi importi della Palestina se sono un'attivista per il clima. Io davvero non capisco come non si possa vedere il legame. Agiamo sempre in coerenza con gli stessi valori: giustizia, libertà, sostenibilità, benessere umano e planetario. È lo stesso sistema che provoca genocidi, che distrugge gli ecosistemi, la biosfera, l'atmosfera, destabilizzandola. E se restiamo uniti, siamo molto più forti e molto più capaci di abbattere quei sistemi. Per me è la stessa lotta. Non possiamo avere giustizia climatica senza una Palestina libera, perché non possiamo avere giustizia climatica senza giustizia sociale. Ho terrore del silenzio del mondo. Ho terrore del fatto che sembriamo aver perso il senso della nostra umanità. Che le persone possano andare avanti con la propria vita quotidiana facendo finta che non stia succedendo nulla, mentre assistiamo in diretta a un genocidio trasmesso in streaming. È questo che mi terrorizza".
Greta Thunberg rappresenta oggi una delle voci più limpide e coraggiose del nostro tempo per la sua lotta per il clima, per la pace e per la difesa dei diritti umani. Con la sua determinazione, a volte solitaria ma sempre contagiosa, Greta dimostra che anche una ragazza può sfidare governi e multinazionali, ponendoli di fronte alle loro responsabilità. La sua forza non nasce dall'odio, ma dalla convinzione che il mondo possa cambiare: che un pianeta più giusto, pacifico e sostenibile non sia un'utopia, ma una possibilità concreta da conquistare con la mobilitazione, la coscienza collettiva e la solidarietà. In un'epoca segnata da guerre, disuguaglianze e crisi ecologica, il suo impegno è un invito a non cedere alla rassegnazione, ma a credere nella capacità delle persone di fermare, insieme, la distruzione e costruire un futuro diverso. In questo senso Greta è il simbolo di una speranza collettiva, la dimostrazione che la volontà di lottare può aprire la strada a un mondo migliore. Greta suscita reazioni furiose da parte dei poteri economici e politici e viene irrisa e attaccata, anche personalmente, da tanti politici e gazzettieri della destra e da tutti i conformisti e i benpensanti di ogni parte. Per noi invece Greta è un esempio alto di lotta politica. Essa rappresenta tutti coloro che, giovani o meno giovani, non vogliono piegarsi alle ingiustizie di questo mondo.
Perciò non esitiamo a definirci orgogliosamente "gretini". Un termine nato come un insulto può diventare con un po' di ironia una rivendicazione positiva di identità, perché essere "gretini" significa semplicemente scegliere di stare dalla parte giusta della storia.
INDOVINA L'INDOVINELLO:
CHI E' L'AUTORE ???????????
??????????????????????????????????????????????????????????????????????
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
Commenti
Posta un commento