LINGUA E PACE (STALIN E MARX)

LINGUA E PACE (STALIN E MARX)

(Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom)

A distanza di tempo la persona onesta si rende conto che il tempo è onesto e aiuta a scoprire la verità. Stalin dava importanza alla lingua e al dialetto. Una delle cause della guerra in Ucraina era dovuta al divieto di parlare il russo. La nostra società ritornava indietro nel tempo, foraggiava le guerre invece di rimuovere le cause. Si regrediva sulla libertà individuale e di gruppo limitando l'azione della giustizia contro gli interessi generali della collettività. Marx scriveva che l'operaio diventa tanto più povero quanto maggiore è la ricchezza che produce. L'estraniazione della persona dalle persone che si attua attraverso il lavoro alienato. Il regime che stabilisce il dominio della materia sulla persona porta alla cosificazione dei rapporti sociali, al dominio del denaro e allo sfruttamento della persona. Tutto questo si riflette sia nei rapporti sociali che in quelli politici e interessa la persona totalmente, nella sua spiritualità come nel suo essere materiale. Marx contrappone alla nostra società la società socialista, nella quale la persona, abolito l'egoismo, recupera la propria essenza alienata nello Stato e realizza concretamente dei rapporti, che erano stati già stabiliti, ma in modo del tutto astratto e illusorio, nella democrazia formale posta a fondamento dello Stato della società capitalista. La nostra società non consentiva il benessere ai lavoratori e reprimeva la libera espressione. Tre esempi: caro vita in salita e salari sempre più bassi; insofferenza e repressione per le critiche e condanne a Israele per il genocidio dei palestinesi; insofferenza e repressione per le critiche all'Ucraina per la persecuzione contro gli ucraini di lingua russa.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 26 Agosto 2025 h.17,23)



PERTURBATIO
Come sarebbe bello non studiare tante lingue straniere
ma adottare la profondità stimolante all’origine del parlare;
mentre i dialetti continuare ad essere espressione locale peculiare,
spontanea e genuina. Perché non studiare una sola lingua mondiale? 
La lingua Latina unificherebbe ai livelli più alti la qualità del comunicare e,
per approfondire, come specializzazione, il Greco? Potremmo affinare
maggiormente così l’intelletto e l’umana sensibilità studiando i classici,
riprendere il cammino del pensiero, ritrovare i tanti profondi interrogativi;
le scienze, la ricerca potrebbero essere avvantaggiate? 
Non più agire con i comportamenti dell’apparenza ma dell’essere, e, 
in particolare, sostanza cerebrale, cuore. Non si raggiungono gloria e potenza
innalzando la Torre! Perché, anziché tendere all’alto, non provare a scavare? 
Scavare dentro di noi, trovare e coltivare la coscienza,
riprendendo la costruzione dell’umanità. 
-Renzo Mazzetti- (Martedì 18 Agosto 2009)

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.



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