DISORDINE MONDIALE (RACCOLTA DI POESIE)
DISORDINE MONDIALE (RACCOLTA DI POESIE)
(Raccolta di poesie di Renzo Mazzetti)
DISORDINE
La
democrazia e la libertà non vivono
senza
la partecipazione attiva del popolo
alla
vita socio-culturale-politica della collettività.
Quando
i politici di professione
pensano
che non si possa più odiare l’ignoranza,
il
servilismo, l’ingiustizia,
che
i problemi di oggi non siano né di destra né di sinistra,
la
società regredisce,
il
popolo non è libero e vive nella metafora della vita.
Quando
il potente di turno
opera
per l’interesse suo personale e la casta,
plagia
con gli strumenti dell’informazione,
il
cittadino-schiavo diventa un imitatore
e
si riconosce ammirando addirittura il potente.
Ci
può salvare il moto di orgoglio della cultura
nel
ruolo della informazione, della sua rigorosa,
onesta,
autonomia perché si espanda lo spirito critico.
Desidero
ricordare la splendida canzone di P. Pietrangeli…
“ Voi
gente per bene che pace cercate,
la
pace per fare quello che volete… “.
Coloro
che si definiscono “ di sinistra “
percepiranno
un piccolo brivido lungo la schiena?
Spero
tanto di sì,
perché
la speranza di cambiare questa sporca società,
non
sarà del tutto perduta.
-Renzo
Mazzetti- (Lunedì 10 Agosto 2009)
VIRUS SCHIAVISMO
(Ricordo da un racconto di Rita)
Nei momenti di grande paura
collettiva,
l'ansia fa chiudere in se stessi
nella sofferenza,
la depressione provoca suicidi,
oppure si esterna
non accettando la verità della
realtà delle sconfitte elettorali
che rinfocolarono quelle
sanguinose seppur lontane
ma ancora ferite aperte non
curate.
L'America imposta dai nordisti
con la vittoria della guerra di
secessione, durata 4 anni,
non è, dopo 156 anni,
ancora accettata da numerosi
cittadini del Sud e, in varie forme,
anche dalla metà della
popolazione di tutta la nazione.
Fecero rabbrividire tutto il
mondo civile
le impunite pistolettate alla
schiena dell'automobilista di colore inerme
e le altre ricorrenti numerose
quanto terribilmente immotivate uccisioni
da parte di poliziotti contro “i
non bianchi”.
Perciò non destò alcuna
sorpresa, quando, nel Gennaio del 2021,
avvenne l'assalto al Campidoglio
dei “bianchi non democratici” fan di Ciuffo Grande.
Al contrario, se l'atto fosse
stato commesso dai “non bianchi”,
certamente l'occupazione degli
Edifici della democrazia
non sarebbe in ogni caso
avvenuta,
perché i dimostranti sarebbero
sicuramente stati con rabbia bastonati, in massa arrestati,
addirittura falciati dalle armi
da fuoco appena fatto un passo oltre gli sbarramenti.
-Renzo Mazzetti- (Giovedì 7
Gennaio 2021 h.12,46)
(Ricordo da un racconto di Bicefalo)
Un segretario di partito passò alla storia per la seguente frase:
Dobbiamo passare dall' ”io” al “noi”.
In altri tempi, un capo fu ricordato per il “voi” e i suoi sgherri,
prima di bastonare la gente, si eccitavano gridando: “A noi!”.
Io noi voi sono i pronomi usati, in modo molle e neutro o folle e sanguinario,
per addormentare il popolo.
La ninnananna, nella versione molle e neutra,
otteneva lo stesso risultato della badante
che studiava sussurrando rosae rosam rosa e addormentava la creatura.
Ribattezzato il partito con il nome di “Baracca”
in onore dell'amico americano, inventarono anche il nuovo inno:
Fin che la baracca va, tu lasciala andare.
Ancor prima, sempre nell'era meglioconosciuta come “Edile” per i numerosi muri eretti,
un altro segretario chiamò il partito “Ditta” in onore al capitalismo dominante.
Il Rottamatore fuori vagava, e chissà che cosa tramava.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 20 Marzo 2019 h.06,30)
IL
POETA LA DOCENTE E IRINA
(Ricordo
da un racconto di Vasco)
La
professoressa, anche lei indovina, diceva:
Non
c’è bisogno dei massimi sistemi
per
analizzare la crisi della sinistra.
Sappiamo
benissimo quanto sono importanti le leadership.
La
classe dirigente di oggi è povera,
povera
dal punto di vista culturale e ideale, parlamentarizzata.
L’opposizione
non incalza.
Andrebbe
fatta una bella analisi sociale
della
trasformazione delle classi dirigenti
tenendo
conto anche della loro funzione sociale.
E
tenendo conto di come sia cambiato il linguaggio politico
con
la presenza massiccia della televisione. Eppoi, più avanti,
proseguiva:
Le idee politiche hanno bisogno di tempo per sedimentare.
Se
si cambia troppo facilmente si perde l’identità.
Poi,
nel Marzo del 2023, nel ricordo da un racconto di Irina:
“Arrivò
Occhetto con dubbiosi e miglioristi, bersaglio centrato, autogol.
Un
punto a favore per la reazione.
Arrivò
Veltroni ego calante, bersaglio centrato, autogol.
Un
punto per il maggioritario legge elettorale truffa all'americana.
Arrivò
Bersani con privatizzazioni e smantellamento dello Stato,
bersaglio
centrato, autogol. Un punto per il liberismo.
Arrivò
Renzi rottamatore, bersaglio centrato, autogol. Un punto per la
destra.
Arrivò
Letta che negava l'evidenza del veleno fascista, bersaglio centrato,
autogol.
Sinistra
scomparsa.
Arrivò
Schlein che abbracciava Bonaccini, bersaglio centrato, autogol.
Sopra
il Nazareno apparvero le effigi di Pannella e Mussolini”.
-Renzo
Mazzetti- (Domenica 14 Aprile
2024 h.12,46)
LA
FESTA AI LAVORATORI
La ragione agli scissionisti dei
nostri passati?
La nostra Europa, quale? Perché?
Perché cosa?
Per quale passato? Per quale
presente? Per quale domani?
E tu, che arrivasti fuori dal
nostro tempo massimo,
perché da semirivoluzionario dei
metalmeccanici
da segretario generale diventerai
un unitario qualsiasi,
qualunquista, piccolo borghese,
conservatore, reazionario?
Ritornano le polemiche sui
concertoni, c'è ben poco da concertare
nel triste così neutro o
neutralizzato, giorno sicuramente sordo
alla sofferente memoria del
piaggista e dell'operaio delle presse torinesi,
veniva strapiombato
sotto-risepolto nell'oscuro demo-scelba-trambron?
Oppure, per quella unitaria
realizzazione della storica età
eroica giovanile quell'idea
dell'unità metalmeccanica
costruita nell'autunno caldo, che
tanto dette perché di classe,
ancora da rirealizzare? Insomma,
il Maggio del 2019 fu,
la Festa del Lavoro o la Festa
dei Lavoratori?
Festa della Repubblica fondata
sul Lavoro
o Festa della Repubblica dei
Lavoratori?
Per i caduti è sicuramente la
festa ai lavoratori.
Nel Maggio che verrà, ancora la
stessa domanda:
Vale di più il lavoro o il
lavoratore?
-Renzo Mazzetti- (1 Maggio 2019)
AIA
E NO
(Ricordo da un racconto di
Bicefalo)
Allegoria, presa in giro,
della serietà mortale della vita
non vita ma disperazione
per la superstizione alleviata,
metaforicamente, e, allora?
Allora è la conoscenza che
salva.
Conoscenza scientifica,
filosofica,
storica e geografica,
proprietà linguistica dei luoghi
nei quali operi,
conoscenza delle religioni perché
non credi,
se poi, ti consolasse di credere,
fai pure,
purché non sia superstizione,
ovvero allegoria dell'interesse
supremo.
Tutto viene ridotto
nell'allegoria nel gioco a prò del capitale
e lo sberleffo del politico di
turno ti esalta sulla satira scena.
Grandi intellettuali e sommi
artisti
già oramai conformati
all'allegoria qual si voglia menar per l'aia?
-Renzo
Mazzetti- (Giovedì 9 Maggio 2019 h.08,29)
TENEBRA
LUCE
(Ricordo
da un racconto di Bicefalo)
Nel
vuoto abissale il massimo disordine è invaso dagli elementi
e
nella confusione la ragione con imperio interviene fuori da ogni
corpo.
Tante
teste volteggiano nel cosmo
mentre
particelle di cervelli si mescolano con il nulla nella tenebra luce.
L'esplosione
tecnocratica genera fantapolitica.
Sghignazza
il potere allo spettacolo rappresentato dalla disperazione.
(Ricordo da un racconto di "Abbaio")
Nella ricorrenza della tragica fine del popolo palestinese,
avvenuta nell'arco degli anni a cavallo dei secoli XX e XXI,
"Il verso del cane"
riportava una interessante retrospettiva di un film girato sui luoghi.
Nella introduzione si metteva in evidenza
la criminale ipocrisia delle democrazie deviate che,
nel tentativo di giustificare il loro sostegno a Israele,
negavano il genocidio che era in pieno svolgimento.
Perciò "Il verso del cane", citando diversi dizionari,
dava l'esatta definizione di "Genocidio",
e sbugiardava tutti coloro che facevano la strumentale "esegesi"
nel tentativo di negare il genocidio in atto.
A onor del vero,
seguiva la definizione di "Genocidio" nel suo corretto significato.
Genocidio: Distruzione di interi gruppi umani;
strage, sterminio, eccidio, olocausto;
metodica distruzione di un gruppo etnico o religioso
compiuta attraverso lo sterminio degli individui
e l'annullamento dei valori e dei documenti culturali.
Israele era colpevole di genocidio del popolo palestinese
per l'utilizzo di ogni tipo di arma di distruzione
e mezzi tecnici delle varie scienze per uccidere civili di ogni età
compresi neonati e le creature ancora in pancia alle madri,
operatori sanitari e giornalisti, annullare valori culturali,
radere al suolo civili abitazioni, polverizzare scuole,
luoghi di culto, ospedali,
sabotare organismi internazionali di aiuto umanitario.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 4 Giugno 2025 h.13,40)
GAZA
E SREBRENICA
(Ricordo
da un racconto di Irina)
Con
l'operazione "Forza alleata"
l'Italia
partecipava
attivamente
ai
bombardamenti
sulla
ex Jugoslavia.
In
quel conflitto
avvenne
il genocidio di Srebrenica con
8.372
civili
massacrati
dalle
truppe del generale bosniaco Ratko Mladic.
i
responsabili
dei
massacri
furono
giudicati colpevoli
dal
Tribunale internazionale dell’Aja.
Dal
7 ottobre 2023 al 19 gennaio 2025
a
Gaza
le
truppe di Netanyahu
massacrarono
46.913
civili
e
ne ferirono
110.750;
il
Tribunale
internazionale dell’Aja
emise
un mandato di arresto internazionale per Netanyahu.
Ma,
perché
l'Italia
con
la "Forza alleata"
non
partecipava attivamente
a
bombardare
Tel
Aviv
come
partecipò
con il bombardamento
di
Sarajevo?
I
civili
che sopravvivevano
delle
due popolazioni
non
erano
ugualmente da salvare?
Perché?
Perché,
dall'Italia
e "Forza alleata",
a
Netanyahu
fu
concessa la licenza di continuare
a uccidere
civili
e
di
continuare il
genocidio in corso
senza
alcun
intervento
concreto,
adeguato, umanitario
e serio
per
salvare quel che restava della popolazione palestinese?
-Renzo
Mazzetti- (Giovedì 29 Maggio 2025 h.16,07)
(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)
L'esercito d'Israele
fa dell'umanità concime di macerie per la coltura dell'inciviltà,
legge Ascanio sulla Gazzetta del Barbiere.
Coltura o cultura?
questo è il problema, interviene Antonio, e prosegue:
la guerra che si accanisce contro i civili
è barbarie è genocidio in corso.
Foresto,
mentre taglia i capelli a Nedo, borbotta:
La cultura è l'extra prima di russare.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 28 Maggio 2025 h.06,13)
STIPENDIO
E MANGANELLO
(Ricordo da un racconto di Vasco)
Il salario
era la retribuzione che si
posizionava
appena sopra alla condizione di
servitù schiavizzata.
C'erano anche gli stipendi.
Quelli particolari
erano riservati ai così
appellati servitori dello stato.
Quale stato, però,
non era, allo stato allora
presente, dato di sapere.
Tutti i tipi di retribuzione
erano guadagnati,
anche se, in linea di massima,
non sufficienti per le mansioni
svolte e le opere realizzate.
Un tipo di stipendio
era inversamente proporzionale
all'utilità di civiltà prodotta.
Quello stipendio, particolarmente
infimo,
era percepito per tirare
bastonate.
Qualcuno si esaltava per il
cattivo servilismo di stato generalizzato.
Ma era, più che altro, un modo
di dire per auspicare altro:
il ritorno delle camicie nere con
manganello imperante,
e incoraggiavano, rincaravano,
elogiavano il codardo coraggio
del più forte.
Ci voleva un piccolo cuore
insensibile e niente cervello
per colpire con il manganello gli
umani consapevoli,
ammazzare animali, fieri umani,
tutti ridotti a insetti da dare
in pasto ai potenti distruttori.
Insomma:
prima si davano in pasto ai leoni
cristiani e compagni schiavi ribelli,
ma, nella modernità del 2023,
tutti diventammo peggiori degli
antichi cannibali.
Eppure, inconcepibile, il
masochismo dell'ultimo novecento
aveva esaltato il bastone becero
servitore della dittatura
nazionale aggressiva guerrafondaia
e tradito la lotta di classe.
-Renzo Mazzetti- (Venerdì 20
Gennaio 2023 h.16.00)
SACRA
DOMENICA
(Ricordo
da un racconto di Tirella)
“C'è
la Parte prima della Costituzione della Repubblica
in
cui il lavoratore ha diritto al riposo settimanale
e
a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
L'avvento
della dittatura finanziaria
e
della metafora della democrazia
impongono
sopra l'umano la privatizzazione
di
ogni forma di socializzazione
e
la liberalizzazione del selvaggio sistema mercato.
Persino
il riposo settimanale,
che
non è più per tutti quello domenicale,
è
stato reso addirittura nocivo alla tranquillità dell'animo
e
alla civile convivenza.
A
che cosa serve il riposo in un qualsiasi giorno della settimana?
Soltanto
a farti sentire più solo e più inutile che mai
nell'isolamento
del frammentato contesto sociale.
Nella
pace del giorno di festa per tutti,
già
al mattino presto sulla strada della chiesa,
respiravi
con il suono delle campane quell'aria speciale,
innalzavi
lo spirito alla mensa del Signore e dopo,
al
numeroso desco familiare, i sapori cucinati”.
-Renzo
Mazzetti- (4 Giugno 2016)
(Ricordo da un racconto di Therios)
L'uomo,
contaminato dal sistema mercato e concorrenza,
soffocò i battiti del cuore, perse sapienza e fratellanza,
nella cattiveria sprofondò nel mal vivere.
Perciò venne meno l'interesse generale.
Ma che cosa era l'interesse generale?
Nessuno a quei tempi lo sapeva.
Però era certo che a quel modo
non era più possibile salvare il vivere felici e la vita universale.
Allora?
Autogoverno del popolo o dittatura del sistema mercato e concorrenza?
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 2 Dicembre 2020 h.07,40)
(Ricordo da un racconto di Irina)
Ritornati alla comunità primitiva
tenuta insieme da legami di parentela,
il credo religioso verso il dominante
era fondamentale per sostenere,
anche con rapporti irreali e inumani con il Cielo,
lo sfruttamento e l'eccidio dei più deboli.
Nel XXI° Secolo
l'umanità fu ricacciata nella mentalità da caverna-caserma
in cui l'arma prendeva il sopravvento
e assassinava comprensione e dialogo.
Il moderno ritornato selvaggio distruggeva il mondo e se stesso.
La porta santa, per affermare con più forza l'esigenza della pace,
doveva negare l'assoluzione per le divise militari.
In Vaticano le divise militari, pur senza armi schierate,
ricordarono le famigerate benedizioni che,
dalle Crociate ai giorni nostri,
sostenevano guerre e le missioni di pace che bombardarono popoli
che non la pensavano come i nostri governanti volevano.
La coesistenza pacifica non si conquista con i soldati né con le armi.
La mentalità del soldato, se pur momentaneamente disarmato,
è sempre la mentalità del soldato addestrato per uccidere.
Superare eserciti e armi e, nel contempo,
sviluppare la civile paziente comprensione delle ragioni dei popoli
è fattore indispensabile per la costruzione di un mondo di pace e fratellanza.
La porta militare non è santa.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 10 Febbraio 2025 h.16,00)
-nella fotografia: una creazione di Primo di Stibbio-
GRANDE
OTTORINO
(Ricordo
da un racconto di Tirella)
Ottorino
il pane se lo suda fin da bambino.
Il
suo corpo secco e curvo,
allenato
dal duro lavoro è diventato d'acciaio.
Non
esiste manovale
che
lo eguagli nel trasporto della calcina e dei mattoni.
Mentre
lavora canta:
''Quando
muore un prete gli suonano le campane,
quando
muore un papa gli cantano il miserere,
quando
muoio io non voglio le campane,
non
voglio il miserere, ma la bandiera rossa della rivoluzione''.
Ottorino
una sera rimane seduto davanti al piatto della minestra
con
i gomiti puntati nella tavola della cucina
e
la testa appoggiata sulle mani chiuse.
Aveva
da tempo predisposto e lasciato detto:
la
bara foderata di raso rosso, il vestito di colore rosso,
la
camicia di colore rosso, la cravatta di colore rosso,
le
scarpe di colore rosso, la bandiera di colore rosso,
la
tessera del Partito tra le mani nei guanti di colore rosso,
la
banda, in uniforme di colore rosso,
suona
ininterrottamente ''BANDIERA ROSSA''.
Il
tramonto di colore rosso, rosso vivo,
illumina
tutto il cimitero.
-Renzo
Mazzetti- (Venerdì 17 Agosto 2012 h.06,33)
STRACOTTO
E PURGA
(Ricordo
da un racconto di Irina)
La
non conoscenza, accompagnata dalla inesperienza,
faceva
intrappolare la persona ingenua
senza
fede politica né autonomo personale pensiero.
Il
piacere del vivere quotidiano
era
consentito soltanto a chi superava, a prescindere come,
il
possedimento di un alto numero di soldi.
Per
gli altri sfortunati, deboli oppure semplicemente onesti,
esisteva
la condanna da vivi di non vivere di qua
e,
da morti, vivere nell’oltretomba nel girone infernale dei
disperati.
Comunque,
sia da qua che nell’aldilà, da vivi o da morti,
nel
sistema economico vigente bisognava soffrire le pene dell’inferno.
Era
la società competitiva in cui anche il giovane atleta,
seppur
clinicamente bene controllato,
si
accasciava fulminato sul campo di gioco,
figurarsi
la sorte di morte improvvisa e prematura
delle
persone non atletiche e di una certa età.
Ma
tutto ciò andava bene per i dominanti e loro mentali e fisici
schiavi,
purché
a guadagnare fossero, sempre e comunque,
le
borse con il gioco delle private compagnie assicurative.
Insomma,
dominava la nefasta legge detta “soldo per soldo”
in
cui l’umano non esisteva.
L’oppressione
e lo sfruttamento erano conosciuti benissimo,
ma
lo stracotto drogato attraeva l’incosciente goloso
e
causava guasti paurosi rimediabili con un’intensa artistica cura.
-Renzo
Mazzetti- (Domenica 22 Dicembre 2024 h.17,22)
(Ricordo da un racconto di Pallino)
La dittatura finanziaria dei giochi delle Borse
e la concorrenza del sistema mercato
avevano messo il virus della competizione anche nelle destre.
"Io sono più fascista di te",
così gridavano gli attivisti delle destre sotto il Palazzo del governo.
Il malavitoso indicava l'altro malavitoso e, così facendo,
i camerati malavitosi seminavano odio.
Tutti accusavano Landini per la sacrosanta rivolta sociale dei lavoratori,
ma tutti loro erano peggiori più del peggio
perché tramavano per la rivolta politica contro la democrazia.
Nel passato c'erano stati gli opposti estremismi contro la democrazia,
così, anche nel 2024, gli affossatori della Costituzione della Repubblica,
tramavano la rivolta politica, la vendetta con rivincita per un fascismo diverso.
Ma il fascismo diverso dal nazismo veniva contrabbandato anche quello passato,
però, in vera realtà, il fascismo è sempre stato ed è la stessa porcheria del nazismo,
di quel fascismo e nazismo,
che fecero la guerra a tutto il mondo causando milioni di morti
e immani distruzioni di cose e beni.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 4 Dicembre 2024 h.14,24)
COPRIFUOCO
MORALE
(Ricordo
da un racconto di Ariella)
L'inviato
della Federazione,
dopo
aver guardato l'orologio e alzandosi in piedi, disse:
Dopo
la mezzanotte circolano soltanto i ladri e gli assassini;
raccolte
le carte sparse sulla scrivania,
frettolosamente
raggiunse l'uscita seguito dai presenti.
Il
segretario, spente le luci e l'insegna, chiuse la porta
e
s'incamminò verso la vicina abitazione. I partecipanti alla riunione
dovevano
alzarsi molto presto per recarsi in fabbrica, ufficio, scuola.
Non
erano vagabondi svogliati perditempo,
ma
militanti del Partito dei lavoratori del braccio e della mente.
Dopo
un paio di secoli dalla disfatta della Bolognina,
i
Beni culturali incaricarono l'Agenzia archeologica di censire le
Sezioni comuniste,
recuperare
e fare l'inventario dei reperti sepolti sotto le spesse coltri di
polvere.
Furono
riportate alla luce grandi quantità di materiale
consistente
in verbali delle riunioni, statuto del Partito, almanacchi e annuari,
volantini,
manifesti, libri, copie di giornali locali e nazionali, l'Unità,
Rinascita,
Noi
donne, Calendario del popolo, falce e martello con la stella
dell'unità nazionale,
bandiere
rosse e tricolori, volti sconosciuti nei quadri appesi alle pareti
seppure
di fondamentali madri e padri
della
Costituzione della libera Repubblica democratica italiana.
-Renzo
Mazzetti- (Venerdì 19 Novembre 2021 h.11,51)
-FINE-
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.

Commenti
Posta un commento