DISORDINE MONDIALE (RACCOLTA DI POESIE)

DISORDINE MONDIALE (RACCOLTA DI POESIE)

(Raccolta di poesie di Renzo Mazzetti)

DISORDINE
La democrazia e la libertà non vivono
senza la partecipazione attiva del popolo
alla vita socio-culturale-politica della collettività.
Quando i politici di professione
pensano che non si possa più odiare l’ignoranza,
il servilismo, l’ingiustizia,
che i problemi di oggi non siano né di destra né di sinistra,
la società regredisce,
il popolo non è libero e vive nella metafora della vita.
Quando il potente di turno
opera per l’interesse suo personale e la casta,
plagia con gli strumenti dell’informazione,
il cittadino-schiavo diventa un imitatore
e si riconosce ammirando addirittura il potente.
Ci può salvare il moto di orgoglio della cultura
nel ruolo della informazione, della sua rigorosa,
onesta, autonomia perché si espanda lo spirito critico.
Desidero ricordare la splendida canzone di P. Pietrangeli…
Voi gente per bene che pace cercate,
la pace per fare quello che volete… “.
Coloro che si definiscono “ di sinistra “
percepiranno un piccolo brivido lungo la schiena?
Spero tanto di sì,
perché la speranza di cambiare questa sporca società,
non sarà del tutto perduta.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 10 Agosto 2009)

VIRUS SCHIAVISMO
(Ricordo da un racconto di Rita)
Nei momenti di grande paura collettiva,
l'ansia fa chiudere in se stessi nella sofferenza,
la depressione provoca suicidi, oppure si esterna
non accettando la verità della realtà delle sconfitte elettorali
che rinfocolarono quelle sanguinose seppur lontane
ma ancora ferite aperte non curate.
L'America imposta dai nordisti
con la vittoria della guerra di secessione, durata 4 anni,
non è, dopo 156 anni,
ancora accettata da numerosi cittadini del Sud e, in varie forme,
anche dalla metà della popolazione di tutta la nazione.
Fecero rabbrividire tutto il mondo civile
le impunite pistolettate alla schiena dell'automobilista di colore inerme
e le altre ricorrenti numerose quanto terribilmente immotivate uccisioni
da parte di poliziotti contro “i non bianchi”.
Perciò non destò alcuna sorpresa, quando, nel Gennaio del 2021,
avvenne l'assalto al Campidoglio dei “bianchi non democratici” fan di Ciuffo Grande.
Al contrario, se l'atto fosse stato commesso dai “non bianchi”,
certamente l'occupazione degli Edifici della democrazia
non sarebbe in ogni caso avvenuta,
perché i dimostranti sarebbero sicuramente stati con rabbia bastonati, in massa arrestati,
addirittura falciati dalle armi da fuoco appena fatto un passo oltre gli sbarramenti.
-Renzo Mazzetti- (Giovedì 7 Gennaio 2021 h.12,46)


VIRUS RAZZISMO MORTE
Ai tempi del mortale virus mondiale 2020,
senza lo Stato, senza la sanità pubblica
e senza la sicurezza pubblica detta forze dell'ordine,
senza i lavoratori pubblici del braccio e della mente,
l'Italia democratica, (antifascista e libera che discute
e decide pubblicamente in tutte le sedi
anche sulle modalità e sulle priorità,
sui motivi della prevenzione,
sulla lotta al virus e sulla tutela della salute dei cittadini),
sarebbe l'incendio terribile e devastante americano,
dove la Libertà è pietrificata,
dove uno, bianco fuori nero dentro, in piazza spara
(ma non viene ucciso dalla polizia),
libero e tranquillo spara e uccide cittadini,
spara contro l'umana moltitudine
arrabbiata contro la polizia che ha sparato,
senza alcuna ragione, agli innocenti dalla pelle nera.
Sogno americano o razzismo e morte?
Ciuffo Grande cerca la rivincita con la seconda guerra civile,
il secondo genocidio e la deportazione nelle riserve dei nativi non bianchi.
Ciuffo Grande pragmatico,
senza tante fantasie né elezioni,
vuole instaurare la dittatura del capitale
con l'America soltanto di bianchi e divisa in due:
classe bianca povera che serve la classe bianca ricca.
-Renzo Mazzetti- (29 Agosto 2020)


ERA EDILE (DALLA DITTA ALLA BARACCA)
(Ricordo da un racconto di Bicefalo)
Un segretario di partito passò alla storia per la seguente frase:
Dobbiamo passare dall' ”io” al “noi”.
In altri tempi, un capo fu ricordato per il “voi” e i suoi sgherri,
prima di bastonare la gente, si eccitavano gridando: “A noi!”.
Io noi voi sono i pronomi usati, in modo molle e neutro o folle e sanguinario,
per addormentare il popolo.
La ninnananna, nella versione molle e neutra,
otteneva lo stesso risultato della badante
che studiava sussurrando rosae rosam rosa e addormentava la creatura.
Ribattezzato il partito con il nome di “Baracca”
in onore dell'amico americano, inventarono anche il nuovo inno:
Fin che la baracca va, tu lasciala andare.
Ancor prima, sempre nell'era meglioconosciuta come “Edile” per i numerosi muri eretti,
un altro segretario chiamò il partito “Ditta” in onore al capitalismo dominante.
Il Rottamatore fuori vagava, e chissà che cosa tramava.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 20 Marzo 2019 h.06,30)

IL POETA LA DOCENTE E IRINA
(Ricordo da un racconto di Vasco)
La professoressa, anche lei indovina, diceva:
Non c’è bisogno dei massimi sistemi
per analizzare la crisi della sinistra.
Sappiamo benissimo quanto sono importanti le leadership.
La classe dirigente di oggi è povera,
povera dal punto di vista culturale e ideale, parlamentarizzata.
L’opposizione non incalza.
Andrebbe fatta una bella analisi sociale
della trasformazione delle classi dirigenti
tenendo conto anche della loro funzione sociale.
E tenendo conto di come sia cambiato il linguaggio politico
con la presenza massiccia della televisione. Eppoi, più avanti,
proseguiva: Le idee politiche hanno bisogno di tempo per sedimentare.
Se si cambia troppo facilmente si perde l’identità.
Poi, nel Marzo del 2023, nel ricordo da un racconto di Irina:
Arrivò Occhetto con dubbiosi e miglioristi, bersaglio centrato, autogol.
Un punto a favore per la reazione.
Arrivò Veltroni ego calante, bersaglio centrato, autogol.
Un punto per il maggioritario legge elettorale truffa all'americana.
Arrivò Bersani con privatizzazioni e smantellamento dello Stato,
bersaglio centrato, autogol. Un punto per il liberismo.
Arrivò Renzi rottamatore, bersaglio centrato, autogol. Un punto per la destra.
Arrivò Letta che negava l'evidenza del veleno fascista, bersaglio centrato, autogol.
Sinistra scomparsa.
Arrivò Schlein che abbracciava Bonaccini, bersaglio centrato, autogol.
Sopra il Nazareno apparvero le effigi di Pannella e Mussolini”.
-Renzo Mazzetti- (Domenica 14 Aprile 2024 h.12,46)

LA FESTA AI LAVORATORI
La ragione agli scissionisti dei nostri passati?
La nostra Europa, quale? Perché? Perché cosa?
Per quale passato? Per quale presente? Per quale domani?
E tu, che arrivasti fuori dal nostro tempo massimo,
perché da semirivoluzionario dei metalmeccanici
da segretario generale diventerai un unitario qualsiasi,
qualunquista, piccolo borghese, conservatore, reazionario?
Ritornano le polemiche sui concertoni, c'è ben poco da concertare
nel triste così neutro o neutralizzato, giorno sicuramente sordo
alla sofferente memoria del piaggista e dell'operaio delle presse torinesi,
veniva strapiombato sotto-risepolto nell'oscuro demo-scelba-trambron?
Oppure, per quella unitaria realizzazione della storica età
eroica giovanile quell'idea dell'unità metalmeccanica
costruita nell'autunno caldo, che tanto dette perché di classe,
ancora da rirealizzare? Insomma, il Maggio del 2019 fu,
la Festa del Lavoro o la Festa dei Lavoratori?
Festa della Repubblica fondata sul Lavoro
o Festa della Repubblica dei Lavoratori?
Per i caduti è sicuramente la festa ai lavoratori.
Nel Maggio che verrà, ancora la stessa domanda:
Vale di più il lavoro o il lavoratore?
-Renzo Mazzetti- (1 Maggio 2019)

AIA E NO
(Ricordo da un racconto di Bicefalo)
Allegoria, presa in giro,
della serietà mortale della vita
non vita ma disperazione
per la superstizione alleviata,
metaforicamente, e, allora?
Allora è la conoscenza che salva.
Conoscenza scientifica, filosofica,
storica e geografica,
proprietà linguistica dei luoghi nei quali operi,
conoscenza delle religioni perché non credi,
se poi, ti consolasse di credere, fai pure,
purché non sia superstizione,
ovvero allegoria dell'interesse supremo.
Tutto viene ridotto nell'allegoria nel gioco a prò del capitale
e lo sberleffo del politico di turno ti esalta sulla satira scena.
Grandi intellettuali e sommi artisti
già oramai conformati all'allegoria qual si voglia menar per l'aia?
-Renzo Mazzetti- (Giovedì 9 Maggio 2019 h.08,29)

TENEBRA LUCE
(Ricordo da un racconto di Bicefalo)
Nel vuoto abissale il massimo disordine è invaso dagli elementi
e nella confusione la ragione con imperio interviene fuori da ogni corpo.
Tante teste volteggiano nel cosmo
mentre particelle di cervelli si mescolano con il nulla nella tenebra luce.
L'esplosione tecnocratica genera fantapolitica.
Sghignazza il potere allo spettacolo rappresentato dalla disperazione.


INCUBO
Il caos materiale
spiritualmente
impera.
Principio fine
ragione
lotta.
Nel nulla
vento impetuoso
parvente vita.
Tenebra luce
popolo
riscatta.
Umanità
ritorna
viva.
Cleo miagola
risveglia
incubo scaccia.
-Renzo Mazzetti-
(Martedì 8 Gennaio 2013 h.07,06)


GENOCIDIO SCIENTIFICO DEI PALESTINESI
(Ricordo da un racconto di "Abbaio")
Nella ricorrenza della tragica fine del popolo palestinese,
avvenuta nell'arco degli anni a cavallo dei secoli XX e XXI,
"Il verso del cane"
riportava una interessante retrospettiva di un film girato sui luoghi.
Nella introduzione si metteva in evidenza
la criminale ipocrisia delle democrazie deviate che,
nel tentativo di giustificare il loro sostegno a Israele,
negavano il genocidio che era in pieno svolgimento.
Perciò "Il verso del cane", citando diversi dizionari,
dava l'esatta definizione di "Genocidio",
e sbugiardava tutti coloro che facevano la strumentale "esegesi"
nel tentativo di negare il genocidio in atto.
A onor del vero,
seguiva la definizione di "Genocidio" nel suo corretto significato.
Genocidio: Distruzione di interi gruppi umani;
strage, sterminio, eccidio, olocausto;
metodica distruzione di un gruppo etnico o religioso
compiuta attraverso lo sterminio degli individui
e l'annullamento dei valori e dei documenti culturali.
Israele era colpevole di genocidio del popolo palestinese
per l'utilizzo di ogni tipo di arma di distruzione
e mezzi tecnici delle varie scienze per uccidere civili di ogni età
compresi neonati e le creature ancora in pancia alle madri,
operatori sanitari e giornalisti, annullare valori culturali,
radere al suolo civili abitazioni, polverizzare scuole,
luoghi di culto, ospedali,
sabotare organismi internazionali di aiuto umanitario.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 4 Giugno 2025 h.13,40)

GAZA E SREBRENICA
(Ricordo da un racconto di Irina)
Con l'operazione "Forza alleata"
l'Italia partecipava attivamente
ai bombardamenti sulla ex Jugoslavia.
In quel conflitto
avvenne il genocidio di Srebrenica con 8.372 civili
massacrati dalle truppe del generale bosniaco Ratko Mladic.
i responsabili dei massacri
furono giudicati colpevoli dal Tribunale internazionale dell’Aja.
Dal 7 ottobre 2023 al 19 gennaio 2025
a Gaza
le truppe di Netanyahu massacrarono 46.913 civili
e ne ferirono 110.750;
il Tribunale internazionale dell’Aja
emise un mandato di arresto internazionale per Netanyahu.
Ma, perché l'Italia con la "Forza alleata"
non partecipava attivamente a bombardare Tel Aviv
come partecipò con il bombardamento di Sarajevo?
I civili che sopravvivevano delle due popolazioni
non erano ugualmente da salvare? Perché?
Perché, dall'Italia e "Forza alleata",
a Netanyahu fu concessa la licenza di continuare a uccidere civili
e di continuare il genocidio in corso
senza alcun intervento concreto, adeguato, umanitario e serio
per salvare quel che restava della popolazione palestinese?
-Renzo Mazzetti- (Giovedì 29 Maggio 2025 h.16,07)


ALTO PENSIERO
Che Repubblica è quella che perpetua
rituali onorificenze privilegi regali?
-Renzo Mazzetti- (5 Ottobre 2018)


COLTURA O CULTURA
(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)
L'esercito d'Israele
fa dell'umanità concime di macerie per la coltura dell'inciviltà,
legge Ascanio sulla Gazzetta del Barbiere.
Coltura o cultura?
questo è il problema, interviene Antonio, e prosegue:
la guerra che si accanisce contro i civili
è barbarie è genocidio in corso.
Foresto,
mentre taglia i capelli a Nedo, borbotta:
La cultura è l'extra prima di russare.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 28 Maggio 2025 h.06,13)

STIPENDIO E MANGANELLO
(Ricordo da un racconto di Vasco)
Il salario
era la retribuzione che si posizionava
appena sopra alla condizione di servitù schiavizzata.
C'erano anche gli stipendi.
Quelli particolari
erano riservati ai così appellati servitori dello stato.
Quale stato, però,
non era, allo stato allora presente, dato di sapere.
Tutti i tipi di retribuzione erano guadagnati,
anche se, in linea di massima,
non sufficienti per le mansioni svolte e le opere realizzate.
Un tipo di stipendio
era inversamente proporzionale all'utilità di civiltà prodotta.
Quello stipendio, particolarmente infimo,
era percepito per tirare bastonate.
Qualcuno si esaltava per il cattivo servilismo di stato generalizzato.
Ma era, più che altro, un modo di dire per auspicare altro:
il ritorno delle camicie nere con manganello imperante,
e incoraggiavano, rincaravano,
elogiavano il codardo coraggio del più forte.
Ci voleva un piccolo cuore insensibile e niente cervello
per colpire con il manganello gli umani consapevoli,
ammazzare animali, fieri umani,
tutti ridotti a insetti da dare in pasto ai potenti distruttori.
Insomma:
prima si davano in pasto ai leoni cristiani e compagni schiavi ribelli,
ma, nella modernità del 2023,
tutti diventammo peggiori degli antichi cannibali.
Eppure, inconcepibile, il masochismo dell'ultimo novecento
aveva esaltato il bastone becero
servitore della dittatura nazionale aggressiva guerrafondaia
e tradito la lotta di classe.
-Renzo Mazzetti- (Venerdì 20 Gennaio 2023 h.16.00)

SACRA DOMENICA
(Ricordo da un racconto di Tirella)
C'è la Parte prima della Costituzione della Repubblica
in cui il lavoratore ha diritto al riposo settimanale
e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
L'avvento della dittatura finanziaria
e della metafora della democrazia
impongono sopra l'umano la privatizzazione
di ogni forma di socializzazione
e la liberalizzazione del selvaggio sistema mercato.
Persino il riposo settimanale,
che non è più per tutti quello domenicale,
è stato reso addirittura nocivo alla tranquillità dell'animo
e alla civile convivenza.
A che cosa serve il riposo in un qualsiasi giorno della settimana?
Soltanto a farti sentire più solo e più inutile che mai
nell'isolamento del frammentato contesto sociale.
Nella pace del giorno di festa per tutti,
già al mattino presto sulla strada della chiesa,
respiravi con il suono delle campane quell'aria speciale,
innalzavi lo spirito alla mensa del Signore e dopo,
al numeroso desco familiare, i sapori cucinati”.
-Renzo Mazzetti- (4 Giugno 2016)


LA LOTTA INFINITA
Un principe diceva:
La morte è una livella.
Il popolino si consolava
E sperava di stare bene.
Sperava di gioire dell'uguaglianza
Una volta giunto nell'altro mondo.
Il mortale virus mondiale 2020
Democratico giustiziere?
Paradiso terrestre
Paradiso celeste.
Di qua e nell'aldilà
Ci sono le classi.
La morte non è
Uguale per tutti.
Paradiso terrestre
Paradiso celeste.
-Renzo Mazzetti- (22 Ottobre 2020)

ALL'ORTO
All'orto! All'orto!
La terra non si ribella?
Tutto accetta, supina soccombe?
Sdegnata si ritrae vergognosa?
Senza un pizzico di fantasia?
Senza alcuna umana utilità?
Veramente è persa la speranza?
Non più riposa saggio nel sogno?
Funziona bene il tubo digerente?
Rutta liberamente sazio il consumatore?
Sgomita sculettando il mercato spensierato.
Verdure genuine, verdure genuine!
-Renzo Mazzetti- (Settembre 2010)


VIRUS IMPIETOSO
(Ricordo da un racconto di Therios)
L'uomo,
contaminato dal sistema mercato e concorrenza,
soffocò i battiti del cuore, perse sapienza e fratellanza,
nella cattiveria sprofondò nel mal vivere.
Perciò venne meno l'interesse generale.
Ma che cosa era l'interesse generale?
Nessuno a quei tempi lo sapeva.
Però era certo che a quel modo
non era più possibile salvare il vivere felici e la vita universale.
Allora?
Autogoverno del popolo o dittatura del sistema mercato e concorrenza?
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 2 Dicembre 2020 h.07,40)

VIRUS PRIVATIZZAZIONI
(Ricordo da un racconto di Bicefalo).
Privatizzare: rendere privato, destatalizzare.
Liberalizzare: sottrarre alla gestione dello Stato.
Liberismo: corrente di pensiero economico
che propugna la piena libertà di azione degli individui
nei rapporti economici e la non interferenza dello Stato.
Liberale:
liberalista; progressista.
Liberalismo:
politica che difende la libertà d'azione dell'individuo nella società
e quindi la limitazione dei poteri dello Stato
in nome dei diritti individuali.
Liberale e liberista hanno denominatori comuni,
in cui destatalizzare è il più forte.
Il grido di battaglia di studenti e operai:
Lotta dura senza paura!“
fu sostituito da:
Meno Stato più Mercato!”.
Liberisti e liberali
democratici a modo e comodi loro”
ritenevano che il sistema mercato
con la libera concorrenza
e con la progressiva limitazione dell'intervento statale,
fosse il tornaconto più efficace per l'interesse personale.
Però, durante l'imperversare del mortale virus mondiale 2020,
tutti invocavano lo Stato per la cura della propria salute,
per i veloci e adeguati agli stimati profitti i proporzionati rimborsi,
per i contributi a fondo perduto di ristori economici”.
-Renzo Mazzetti- (26 Novembre 2020)

PICCINERIE
(Ricordo da un racconto di Tirella)
La Terra, nella ritornata ignoranza, è piana e non rotonda.
Tutto, nell'universo, le ruota attorno.
Infatti su di essa, il figlio si fece uomo, morì sulla croce, salì al Cielo.
Altro non è che presunzione del sapere, della ricerca della scoperta.
Per questo fu cacciata dal Paradiso Terrestre la meschina curiosità.
La cieca obbedienza avrebbe preservato il grande privilegio di vivere angelicamente
senza faticare per l'uomo, senza i dolori nel partorire per la donna.
Finalmente, nell'Era tecnocratica, la salvezza esige la mortificazione silenziosa.
I Tecnici del Palazzo rimettono tutto a posto.
L'incoscienza, nell'insipidezza dei sentimenti, ristabilisce l'ottusità.
Non sono più ascoltate le discordie e le ambizioni,
le invidie per le altrui grandi ricchezze,
le esplosioni dei cacciabombardieri nelle missioni di pace,
le ingiustizie per le disuguaglianze.
Nessuno si lascia vincere dall'umanità del cervello che pensa fortemente
e dal cuore che batte velocemente.
Sono tutte piccinerie, peccati mortali.
Quando le sensibilità suscitavano emozioni all'altezza delle situazioni,
il poeta Giosuè Carducci aveva rivolto, all'esordiente Giovanni Marradi,
un incitamento: ''Amare e odiare fortemente''.
-Renzo Mazzetti- (Venerdì 13 Luglio 2012)


LA PORTA MILITARE NON E' SANTA
(Ricordo da un racconto di Irina)
Ritornati alla comunità primitiva
tenuta insieme da legami di parentela,
il credo religioso verso il dominante
era fondamentale per sostenere,
anche con rapporti irreali e inumani con il Cielo,
lo sfruttamento e l'eccidio dei più deboli.
Nel XXI° Secolo
l'umanità fu ricacciata nella mentalità da caverna-caserma
in cui l'arma prendeva il sopravvento
e assassinava comprensione e dialogo.
Il moderno ritornato selvaggio distruggeva il mondo e se stesso.
La porta santa, per affermare con più forza l'esigenza della pace,
doveva negare l'assoluzione per le divise militari.
In Vaticano le divise militari, pur senza armi schierate,
ricordarono le famigerate benedizioni che,
dalle Crociate ai giorni nostri,
sostenevano guerre e le missioni di pace che bombardarono popoli
che non la pensavano come i nostri governanti volevano.
La coesistenza pacifica non si conquista con i soldati né con le armi.
La mentalità del soldato, se pur momentaneamente disarmato,
è sempre la mentalità del soldato addestrato per uccidere.
Superare eserciti e armi e, nel contempo,
sviluppare la civile paziente comprensione delle ragioni dei popoli
è fattore indispensabile per la costruzione di un mondo di pace e fratellanza.
La porta militare non è santa.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 10 Febbraio 2025 h.16,00)

-nella fotografia: una creazione di Primo di Stibbio-

GRANDE OTTORINO
(Ricordo da un racconto di Tirella)
Ottorino il pane se lo suda fin da bambino.
Il suo corpo secco e curvo,
allenato dal duro lavoro è diventato d'acciaio.
Non esiste manovale
che lo eguagli nel trasporto della calcina e dei mattoni.
Mentre lavora canta:
''Quando muore un prete gli suonano le campane,
quando muore un papa gli cantano il miserere,
quando muoio io non voglio le campane,
non voglio il miserere, ma la bandiera rossa della rivoluzione''.
Ottorino una sera rimane seduto davanti al piatto della minestra
con i gomiti puntati nella tavola della cucina
e la testa appoggiata sulle mani chiuse.
Aveva da tempo predisposto e lasciato detto:
la bara foderata di raso rosso, il vestito di colore rosso,
la camicia di colore rosso, la cravatta di colore rosso,
le scarpe di colore rosso, la bandiera di colore rosso,
la tessera del Partito tra le mani nei guanti di colore rosso,
la banda, in uniforme di colore rosso,
suona ininterrottamente ''BANDIERA ROSSA''.
Il tramonto di colore rosso, rosso vivo,
illumina tutto il cimitero.
-Renzo Mazzetti- (Venerdì 17 Agosto 2012 h.06,33)

STRACOTTO E PURGA
(Ricordo da un racconto di Irina)
La non conoscenza, accompagnata dalla inesperienza,
faceva intrappolare la persona ingenua
senza fede politica né autonomo personale pensiero.
Il piacere del vivere quotidiano
era consentito soltanto a chi superava, a prescindere come,
il possedimento di un alto numero di soldi.
Per gli altri sfortunati, deboli oppure semplicemente onesti,
esisteva la condanna da vivi di non vivere di qua
e, da morti, vivere nell’oltretomba nel girone infernale dei disperati.
Comunque, sia da qua che nell’aldilà, da vivi o da morti,
nel sistema economico vigente bisognava soffrire le pene dell’inferno.
Era la società competitiva in cui anche il giovane atleta,
seppur clinicamente bene controllato,
si accasciava fulminato sul campo di gioco,
figurarsi la sorte di morte improvvisa e prematura
delle persone non atletiche e di una certa età.
Ma tutto ciò andava bene per i dominanti e loro mentali e fisici schiavi,
purché a guadagnare fossero, sempre e comunque,
le borse con il gioco delle private compagnie assicurative.
Insomma, dominava la nefasta legge detta “soldo per soldo”
in cui l’umano non esisteva.
L’oppressione e lo sfruttamento erano conosciuti benissimo,
ma lo stracotto drogato attraeva l’incosciente goloso
e causava guasti paurosi rimediabili con un’intensa artistica cura.
-Renzo Mazzetti- (Domenica 22 Dicembre 2024 h.17,22)


FESTA MACABRA A GAZA
Giovani anni
Benessere
Spensieratezza
Divertimento
Ignoranza.
A due passi
Gaza
Campo di sterminio.
Tortura
Morte
Disperazione
Distruzione
Odio
Cieca ribellione.
Il divertimento
Diventa piombo
Terrore
Morte.
La sabbia accoglie
Il giovane sangue
Giovane sangue innocente.
La morte giovane
Ingiusta
Impensabile
Tremendamente violenta
Per mano dei terroristi
Per colpa dei grandi.
Ancora una volta
I giovani innocenti
Pagano per le colpe dei grandi.
Da una parte e dall'altra
Lo stesso filo spinato
Crimine contro crimine
Crimine contro la giustizia
Crimine contro la libertà
Crimini contro l'umanità.
-Renzo Mazzetti-
(Martedì 10 Ottobre 2023 h.07,45)


RIVOLTA
POLITICA
(Ricordo da un racconto di Pallino)
La dittatura finanziaria dei giochi delle Borse
e la concorrenza del sistema mercato
avevano messo il virus della competizione anche nelle destre.
"Io sono più fascista di te",
così gridavano gli attivisti delle destre sotto il Palazzo del governo.
Il malavitoso indicava l'altro malavitoso e, così facendo,
i camerati malavitosi seminavano odio.
Tutti accusavano Landini per la sacrosanta rivolta sociale dei lavoratori,
ma tutti loro erano peggiori più del peggio
perché tramavano per la rivolta politica contro la democrazia.
Nel passato c'erano stati gli opposti estremismi contro la democrazia,
così, anche nel 2024, gli affossatori della Costituzione della Repubblica,
tramavano la rivolta politica, la vendetta con rivincita per un fascismo diverso.
Ma il fascismo diverso dal nazismo veniva contrabbandato anche quello passato,
però, in vera realtà, il fascismo è sempre stato ed è la stessa porcheria del nazismo,
di quel fascismo e nazismo,
che fecero la guerra a tutto il mondo causando milioni di morti
e immani distruzioni di cose e beni.
-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 4 Dicembre 2024 h.14,24)

COPRIFUOCO MORALE
(Ricordo da un racconto di Ariella)
L'inviato della Federazione,
dopo aver guardato l'orologio e alzandosi in piedi, disse:
Dopo la mezzanotte circolano soltanto i ladri e gli assassini;
raccolte le carte sparse sulla scrivania,
frettolosamente raggiunse l'uscita seguito dai presenti.
Il segretario, spente le luci e l'insegna, chiuse la porta
e s'incamminò verso la vicina abitazione. I partecipanti alla riunione
dovevano alzarsi molto presto per recarsi in fabbrica, ufficio, scuola.
Non erano vagabondi svogliati perditempo,
ma militanti del Partito dei lavoratori del braccio e della mente.
Dopo un paio di secoli dalla disfatta della Bolognina,
i Beni culturali incaricarono l'Agenzia archeologica di censire le Sezioni comuniste,
recuperare e fare l'inventario dei reperti sepolti sotto le spesse coltri di polvere.
Furono riportate alla luce grandi quantità di materiale
consistente in verbali delle riunioni, statuto del Partito, almanacchi e annuari,
volantini, manifesti, libri, copie di giornali locali e nazionali, l'Unità, Rinascita,
Noi donne, Calendario del popolo, falce e martello con la stella dell'unità nazionale,
bandiere rosse e tricolori, volti sconosciuti nei quadri appesi alle pareti
seppure di fondamentali madri e padri
della Costituzione della libera Repubblica democratica italiana.
-Renzo Mazzetti- (Venerdì 19 Novembre 2021 h.11,51)


PUBBLICA SICUREZZA
Le forze dell'ordine
hanno arrestato
una pericolosissima frana.
-Renzo Mazzetti- (Martedì 18 Marzo 2025)

BALBETTANTE GOVERNANTE
(Ricordo da un racconto di Irina)
Dobbiamo era la litania del dobbiamo.
Un grande politico governante,
un grande sottosegretario all'economia,
in diretta televisiva recitava il nuovo credo del dobbiamo.
Dobbiamo, dobbiamo, dobbiamo.
Dobbiamo chissà quante volte pronunciato.
Dobbiamo bla-bla-bla.
Evviva Greta che scoprì il bla-bla-bla dei potenti,
dei potenti che distruggevano il mondo.
Il bla-bla-bla del grande politico governante,
un grande sottosegretario all'economia, con il suo dobbiamo,
iniziava la litania implorando il risparmio energetico.
Un povero diavolo,
non appartenente alla classe del privilegio
del grande politico governante,
un grande sottosegretario all'economia,
rifletteva fra sé e sé, che il risparmio energetico,
nei secoli dei secoli, lo facevano soltanto i poveri cristi.
Il risparmio energetico, mai, non lo facevano mai i ricchi.
Il mondo affogava nel dobbiamo bla-bla-bla universale.
L'Italia affogava
sommersa da orde di parole del “dobbiamo”
del grande politico governante,
un grande sottosegretario all'economia.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 7 Settembre 2022 h.20,55)

-FINE-


categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.


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