MATTARELLA CESTARI SANTORO TATULLI

MATTARELLA CESTARI SANTORO TATULLI

(Ricordo da un racconto di "Miao!")

Nella rubrica dedicata agli indimenticabili, Miao!, riassumeva parte del corsivo di Mario Melloni (tratto dall'Unità del 10 Gennaio 1980) intitolato: "Come non si è ancora capito?" e ricordava che il 6 Gennaio in un agguato mafioso veniva ucciso Piersanti Mattarella presidente della regione Sicilia, l'8 dello stesso mese le Brigate Rosse assassinavano tre agenti di polizia: Antonio Cestari, Rocco Santoro, Michele Tatulli. Evidenziava che "Il Tempo" aveva scritto che, a Milano, il primo mazzo di margherite gialle l'aveva deposto un operaio in tuta, che si era inginocchiato in preghiera accanto ai cadaveri dei tre assassinati. Poi proseguiva scrivendo: Ecco gli operai, i lavoratori sempre primi quando giungono i momenti supremi nei quali è in gioco la salvezza della democrazia, e con la salvezza della democrazia quella del nostro paese. Abbiamo visto alla televisione la grande folla che si è recata a rendere l'ultimo saluto a Piersanti Mattarella. Dopo i parenti dell'assassinato e le autorità, immediatamente seguenti la bara, chi apriva il lunghissimo corteo dei partecipanti alle esequie? Operai, operaie, uomini e giovani lavoratori con le loro insegne. Così avvenne nelle manifestazioni svoltesi il giorno stesso dell'eccidio dei tre agenti. I lavoratori sono sempre stati i primi nell'Antifascismo, nella Resistenza, nella ricostruzione, e sono ancora i primi oggi, soffocati come ci ritroviamo in una crisi che a molti appare invincibile. Riportava la dichiarazione del compagno Berlinguer pubblicata il giorno prima: "E' da questo drammatico e minaccioso corso delle cose che emerge sempre più la necessità di creare una effettiva solidarietà delle forze popolari e democratiche che trovi espressione in un serio programma di salvezza, di rinascita e di pace, e in un governo di unità". Mario Melloni terminava così: "Ma come è possibile che qualcuno ancora si senta di respingere questa prospettiva?

-Renzo Mazzetti- (Martedì 29 Ottobre 2024 h.07,29)

VEDI: SPELONCA DI LADRI

PROPORZIONALE SALVA SOCIETA'
Negli anni duemila la politica ripugna
Falsifica la democrazia e la libertà
L'onorevole parlamentare deforma
Casta ricca tecnocratica impera.
Lo scriteriato maggioritario squilibra
Rovina rapporti economia finanza
Distrugge serena convivenza
Le urne diserta.
Il puro proporzionale salva società
Giustizia Libertà Democrazia
Dignità Fiducia Partecipazione
Il saggio leale confronto: governabilità.
-Renzo Mazzetti- (Venerdì 6 Dicembre 2013)

VEDI: SEVERO ESPOSTO (RACCOLTA DI FOTO POESIE)


categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.



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