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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

ORIGINI DEL COMUNISMO ITALIANO

ORIGINI DEL COMUNISMO ITALIANO (Ricordo da un racconto di "Miao!") Zampetta ha svolto una ricerca (1921-1924) sulle origini del Comunismo italiano, e scrive: il Partito Comunista non è soltanto l'avanguardia della classe operaia. Se il Partito vuole dirigere veramente la lotta della classe operaia, esso deve esserne anche il distaccamento organizzato; deve dirigere il proletariato nella sua lotta fra difficoltà di ogni sorta, condurlo all'offensiva quando la situazione lo esige, sottrarlo, guidandolo nella ritirata, ai colpi del suo avversario quando rischia di essere schiacciato; stimolare nella massa dei senza partito di disciplina, di metodo, di organizzazione, di fermezza necessari alla lotta. Il Partito non verrà meno a questi suoi compiti soltanto se sarà esso stesso la personificazione della disciplina e dell'organizzazione, se sarà il distaccamento organizzato del proletariato. Il Partito Comunista è l'avanguardia organizzata, ma non la sola organizz...

PANEGIRICO VOMITEVOLE

PANEGIRICO VOMITEVOLE (Ricordo da un racconto di Rita) Ora, che la vittoria sia portata dal vincitore come prova della sua ragione, sta bene, e sta anche bene che lo storico metta in luce piena i motivi per cui la vittoria non poteva non esserci: questo e solo questo, però, può significare, applicata a un caso come il nostro la grottesca interpretazione del "successo che spiega tutto". Giuseppe Prezzolini, nel 1924, nelle ultime pagine del suo libro su Mussolini, scrive: "uomo politico mondiale"; lo confronta addirittura con Wilson e con Lenin. Com'è possibile questo orrore? Questi paragoni di un Mussolini che ha bisogno di due anni di dittatura per ammazzare Matteotti? è la grottesca contraffazione dell'uomo politico. Ma che importa, la lode glorificatrice è scritta. Il padrone è servito. Nel 2024 arrivò un altro "grande capo": aveva il viso duro, sguardo alto e fiero, bocca a culo di gallina, copertina e titoloni, paragoni con i "grandi...

EPITOME SANTA

EPITOME SANTA (Ricordo da un racconto di nonna Teresina) Marx scrive che la società capitalistica, lasciata a se stessa, tenderebbe ad un accentramento estremo della ricchezza: Albertino introduce così la lezione, poi, preso un libro, per un po' scartabella. Un momento di riflessione concentrata, e riprende a parlare: Francesco Olgiati, uno scrittore cattolico, ha scritto un libro intitolato Carlo Marx. Lo scritto contiene un sobrio schizzo della vita, del carattere, del pensiero di Marx, l'ossatura generale del suo sistema filosofico e sociale e il riassunto dell'attività teorico-pratica esplicata nei giornali, negli opuscoli, manifesti e congressi dal fondatore dell'Internazionale, attraverso il movimento rivoluzionario del Proletariato, legato indissolubilmente al formidabile nome di Marx. Per lezione da portare al rientro delle vacanze estive, per chi vuole svolgere la lezione a casa, vi propongo di scegliere un capitolo a vostro piacere del libro che vi ho sommar...

INGANNO E VENDETTA

INGANNO E VENDETTA   (Ricordo da in racconto di Tirella) Nella prima era dominata dalla reazione, l'iniziativa contraria alla politica popolare inculcava il carattere dell'opportunismo ipocrita. Molti agivano senza tener conto di principi o ideali, adattandosi alla situazione o alle esigenze del momento in modo da trarne il massimo utile personale con grave danno dell'interesse generale. La rabbiosa vendetta del potente di turno si celava dietro la dissimulazione ingannatrice dell'ipocrisia che fingeva buoni sentimenti o intenzioni lodevoli ingannando gli altri per ottenerne la simpatia o i favori. La dissimulazione non permetteva di far vedere il vero di quello che si pensava o sentiva per non scoprire le vere intenzioni del potente che cercava così di ottenere vantaggi; ancor più pericoloso era l'inganno continuo che non solo simulava o dissimulava, ma induceva intenzionalmente in errore con raggiri e imbrogli. La giustizia presa per il naso. I lavoratori soffr...

LACRIME COMPAGNE

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LACRIME COMPAGNE (Ricordo da un racconto di Ariella) La radio, del mondo libero, trasmetteva il canto di Pierangelo Bertoli: "Certi Momenti", canzone per la donna che suscitava lacrime compagne d'ogni sesso libero, naturale anticonformista. Nei consultori familiari non si insegnava l'educazione sessuale né maternità e paternità consapevole: la reazione al potere torturava le donne che volevano decidere di essere libere di decidere. Però, governanti e governativi sciorinavano le esaltanti percentuali delle statistiche riguardanti il benessere della popolazione. Ma! Già, e forse prima del 1954, sulla stampa comunista, si parlava di addomesticamento delle statistiche (esempio lampante la famosa truffa del "pollo a testa", per non parlare del furbetto Agrippa), i vispi cervelli pensanti mettevano in evidenza che: bisogna armarsi di diffidenza di fronte all'uso che le classi dominanti, i governi e i loro "uffici-studi" fanno delle statistiche. ...

TEMPI PEZZENTI

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TEMPI PEZZENTI (Ricordo da un racconto di Therios) Conoscere e sapere fa vedere la realtà in modo critico, ma, purtroppo, la storia si ripete e beffa anche l'istruito crumiro presuntuoso, che, dal più forte del momento, tutto accetta supinamente per egoistico illusorio tornaconto che si dimostra sempre nocivo. Napoleone vara il "libretto di lavoro", ma, sotto l'ipocrita parvenza di tutela operaia, ripristina l'inclemenza corporativa allo scopo di mettere gli operai sotto il controllo della polizia e per favorire i padroni nei casi in cui il lavoratore, per migliorare le sue condizioni, abbandonasse il luogo di lavoro. Il "libretto di lavoro" ai tempi della monarchia con il fascismo, era lo strumento che evidenziava l'oppressione della dittatura con il tentativo di convogliare tutti i cervelli all'ammasso. Il "libretto di lavoro", 12 Marzo 1938 Anno XVI, di Rossi Rita di Tebaldo e di Baggiani Amabilia nata a Montopoli provincia d...

LA MOLLA DELLA STORIA

LA MOLLA DELLA STORIA ( Indovina l'indovinello: chi è l'autore? ) La lotta di classe è concretamente intesa come formazione, sul luogo di lavoro, di una coscienza e di una volontà comuni a un gruppo di persone riunite per il lavoro. La lotta di classe realmente è la molla della storia, essa deve avere in sé il potere di distruggere e quello di realizzare, di dissolvere e di concretare. Essere concreti significa: fare che sul luogo di lavoro la lotta delle classi diventi creatrice di nuovi rapporti sociali, continuando a operare nel campo della produzione. La lotta di classe è la nuova tattica che pone le basi di una organizzazione naturale di massa, che sorge e si sviluppa sul terreno stesso della produzione. Bisogna superare il principio padronale, rendendo possibile alla volontà dei lavoratori, come singoli e come associati, di diventare essa stessa animatrice e sostegno dell'organismo della produzione. Bisogna educare i lavoratori a impadronirsi del "piano" c...