IL VINCENTE ERCOLI (TOGLIATTI)
IL VINCENTE ERCOLI (TOGLIATTI)
(Meditazione su: Istruzioni del PCI nel 1944 a tutti i compagni e a tutte le formazioni di partito)
1° - Linea generale del partito nel momento presente: insurrezione generale del popolo, in tutte le regioni occupate, per la liberazione del paese e per lo schiacciamento degli invasori tedeschi e dei traditori fascisti.
2° - Il partito realizza questa linea sulla base della unità di tutte le forze popolari, antifasciste e nazionali. Con la convinzione e con l’esempio esso trascina e dirige alla insurrezione tutte quelle forze, oggi organizzate nei Comitati di liberazione. L’insurrezione che noi vogliamo deve essere non di un partito o di una parte sola del fronte antifascista, ma di tutto il popolo, di tutta la nazione. I Comitati di liberazione devono essere organi di direzione politica del movimento. La stretta alleanza coi socialisti, il contatto stretto coi democratici di sinistra, con le masse cattoliche, con ufficiali e soldati patriottici devono permettere ai comunisti di adempiere le loro funzioni di forza d’avanguardia nella preparazione della lotta e nella direzione di essa. Noi vogliamo l’unità di tutto l’antifascismo e di tutta la nazione nella lotta contro l’invasore tedesco e contro i traditori fascisti perché vediamo in questa unità la garanzia della nostra vittoria.
3° - Ricordarsi sempre che l’insurrezione che noi vogliamo non ha lo scopo di imporre trasformazioni sociali e politiche in senso socialista e comunista, ma ha come scopo la liberazione nazionale e la distruzione del fascismo. Tutti gli altri problemi verranno risolti dal popolo, domani, una volta liberata tutta l’Italia, attraverso una libera consultazione popolare e l’elezione di un’Assemblea costituente.
4° - In conformità con questa linea generale dovete risolvere i problemi di organizzazione del fronte armato del popolo e della insurrezione. E’ giusto che i comunisti prendano nell’organizzazione armata dei partigiani un posto d’avanguardia, ma questa organizzazione armata deve essere unitaria. Noi lottiamo quindi perché tutti i gruppi armati esistenti, qualunque sia il loro carattere, purché siano sul terreno della guerra del popolo contro l’invasore tedesco e contro i traditori, si uniscano in una organizzazione armata unica, con un Comando militare unico, che spetta ai più energici e decisi antifascisti e ai più capaci militarmente. Questo Comando, a sua volta deve avere collegamento con i Comitati di liberazione a cui spetta la direzione politica del movimento.
5° - Si impone la fusione di piccoli gruppi di partigiani isolati in unità militari più grandi, capaci di svolgere operazioni militari sempre più vaste, che arrivino sino alle occupazioni di città e di regioni intiere, in relazione con lo sviluppo dell’azione di massa in queste località (scioperi, ecc.). Risolvete al più presto questo problema nella zona che vi riguarda e passate queste direttive – già date da me apertamente per radio – a tutte le altre zone.
6° - Per il successo si azioni militari più vaste e dell’insurrezione stessa, è indispensabile che facciate entrare in azione le masse, con azioni preparate e organizzate nelle forme opportune (manifestazioni di strada, sciopero generale, ecc.). Non è ammissibile che esista una situazione in cui solo gruppi sono attivi e grandi masse aspettano senza intervenire nella lotta. Ponete termine al più presto a questa situazione e combinate assieme i colpi di piccoli gruppi e le azioni militari più vaste con movimenti e azioni di grande massa, allo scopo di arrivare alla insurrezione generale.
7° - Riuscendo a prendere nelle mani una città o una zona, costituire in esse organi di potere popolare, cioè non di partito, ma basati sulla unità di tutte le forze antifasciste unite nei Comitati di liberazione, e condurre attraverso questi organi di potere popolare un’azione decisa, ma di carattere nazionale e antifascista (distruzione del fascismo e dei fascisti, continuare con tutte le forze la lotta contro i tedeschi; sovvenire ai bisogni del popolo su una base democratica, ecc.). Mantenere sempre l’unità, la disciplina e la solidarietà col governo nazionale rappresentante di tutti i partiti. Collaborazione stretta e continua con gli Alleati.
8° - Fate sapere regolarmente al centro quali sono gli aiuti di cui avete bisogno, e farlo sempre in forma concreta, con la più grande precisione. Esigere da tutte le formazioni armate che gli aiuti inviati dal governo siano a favore di tutto il movimento e non di gruppi singoli di partito. Seguire anche in questo campo la linea nostra di unità nazionale ed esigere che venga seguita da tutti.
PER LA DIREZIONE DEL PARTITOCOMUNISTA ITALIANOERCOLINapoli, 6 giugno 1944
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-Renzo Mazzetti- (Domenica 7 Aprile 2024 h.08,40)
IN
ITALIA I COMUNISTI
In
Italia i comunisti con molti altri sono stati i campioni
della
guerra di Liberazione contro la sanguinaria dittatura fascista,
e,
dopo, difensori della libertà e della democrazia, padri della
Repubblica
hanno
contribuito a scrivere la Costituzione democratica antifascista,
però,
inquinati, cambiarono pelle e gettarono la bandiera rossa nel fosso,
disertarono
la lotta di classe per lo sviluppo della democrazia
e
lasciarono completamente mano libera al capitalismo e al sistema
mercato.
Perciò
il popolo perde sovranità e cade in balìa della destra estrema
e
degli argomenti demagogici, e i lavoratori, senza più un loro
partito,
sono
abbandonati nella nera disperazione.
Il
mondo, pieno di guerre e di immani tragedie,
va
incontro alla distruzione.
-Renzo
Mazzetti- (9 Novembre 2019)
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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