LA NOSTRA COSTITUZIONE E’ RIGIDA

LA NOSTRA COSTITUZIONE E’ RIGIDA

(Ricordo da un racconto di Vasco)

Il carattere rigido della Costituzione italiana fu esplicitamente voluto dalla Assemblea Costituente allo scopo di sottrarre la legge fondamentale dello Stato al pericolo di un destino analogo a quello, inglorioso, del vecchio Statuto albertino che essendo flessibile poté essere agevolmente manomesso. Questa stabilità costituzionale deve essere affermata e difesa contro i propositi dell’attuale partito dominante di rivedere, di ritoccare, la nostra Costituzione; in parole più chiare: di levarsi dai piedi questo grosso ostacolo alla attuazione dei suoi piani di fascistizzazione. Propositi revisionisti tanto più assurdi in quanto la Costituzione, entrata in vigore il 1° Gennaio del 1948, è ben lungi dall’essere realizzata, anzi molta parte di essa è tuttora lettera morta, sia per quel che riguarda le affermazioni di principio che le norme particolari. La logica veramente democratica vorrebbe che prima si attuasse integralmente la Costituzione e poi si ponesse il problema della revisione in conformità con l’evolversi della situazione sociale e politica del paese. La Costituzione prevede la possibilità di revisione con regole ben precise, ma le regole per la revisione erano inerenti alla elezione di Senato e Camera con legge elettorale proporzionale pura (una testa un voto), per cui, la revisione oggi con quelle stesse regole, non è corretta, ma fanno finta che lo sia per attuare l’involuzione reazionaria, tra l’altro già da tempo in atto per la legge elettorale maggioritaria aggravata dalle criminali soglie di accesso, legge maggioritaria e soglie d’accesso che sono la causa principale per cui va a votare, poco più o poco meno, soltanto la metà degli elettori. La revisione della Costituzione è diventata troppo facile e fatta da pochissimi rappresentanti del popolo, troppo facile, di una “facilità eversiva” per l’avvenuta accoglienza della famiglia reale, e per i continui tentativi di mettere fuori legge l’Antifascismo.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 18 Novembre 2023 h.19,37)


APPROFONDISCI: I RACCONTI DI VASCO


REVISIONISTI EVERSIVI DUCETTI

I lavoratori che rifiutano l’impegno
Rafforzano il potere della furfanteria.
Infidi eletti da pochi son diventati ducetti
Revisionisti riformisti moderati liberisti.
Com’è bella la campagna elettorale
Senza tanti concorrenti rompicoglioni.
Due schieramenti uno di qua l’altro di là
Un’incazzatura con qualche parolaccia.
Orali scaramucce balordaggine farsa
La parvenza democratica è garantita.
Il padrone è più ricco e ancor più soddisfatto
Il lavoratore è più povero oppresso e disperato.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 18 Novembre 2023)


categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.





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