APPROFONDISCI: I RACCONTI DI FORESTO E LA GAZZETTA DEL BARBIERE

 APPROFONDISCI: I RACCONTI DI FORESTO E LA GAZZETTA DEL BARBIERE


VELINA NERA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ascanio, come da sempre, legge a voce alta la GAZZETTA DEL BARBIERE, e, quando lui non c'era, accendevamo il televisore sulla nostra rete. In un pomeriggio particolare, Ascanio non lesse a caso, ma il Gorki nella parte in cui scrive: "Pare che gli uomini onesti e sensati di tutto il mondo possano ormai comprendere con perfetta chiarezza l'abisso di tenebre, la crudeltà e l'egoismo, l'ipocrisia e la stupidità, che formano la base della struttura capitalistica del mondo". Foresto, mentre consegna lo scontrino a Vando, mormora: ieri e oggi è sempre la stessa zuppa. Ribatte Amedeo: terza guerra mondiale con il triplo di morti e tre quarti di universo distrutto? Ecco il genocidio dei palestinesi, grida entrando Bruno sventolando la governativa velina nera. Menefreghisti! gli italiani si sono astenuti, criminali, menefreghisti!

-Renzo Mazzetti- (Sabato 11 Maggio 2024 h.14,08)


BOTTEGA E CHIACCHIERE

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Sotto al titolo: “Sicofanti delle casseforti” c’è scritto: lo Stato nazionale è morto, diventando una sfera d’influenza, un monopolio in mano a stranieri... Ascanio legge la retrospettiva giornalistica su la GAZZETTA DEL BARBIERE e prosegue: il mondo è unificato nel senso che si è creata una gerarchia mondiale che tutto il mondo disciplina e controlla autoritariamente... ma, l’articolo de L’ORDINE NUOVO era violentato dallo spazio bianco con la scritta in neretto: “CENSURA”, e, dopo, proseguiva con: è avvenuta la concentrazione massima della proprietà privata, tutto il mondo è un trust in mano di qualche decina di banchieri, armatori e industriali anglosassoni… Foresto, mentre acconcia la testa di una turista, borbotta: ieri come oggi. Guerrafondai al potere, grida Giulio mentre diffonde chiacchiere e bottega su Instagram.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 23 Marzo 2024 h.15,44)


AGGRESSIONE PRETENZIOSA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Pro democrazia non è pro loco, mondo terso tutto terzo, occidente oscurante, mondo sofferente, la forza non è democratica, esportare democrazia è reato: Ascanio legge sulla GAZZETTA DEL BARBIERE “Anno 2022” del Mazzetti. Interviene Roberto con Flaubert: dobbiamo avvezzarci ad ammirare anche quello che non ci piace. Ascanio: per salvare l’umanità abbiamo bisogno di pacifismo puro e purificatore, di disarmo completo per la pace mondialeInvece siamo coloni sanguinari: dice Eligio, e prosegue: accusiamo gli altri di teocrazia mentre noi nelle scuole si insegna se pur facoltativa” la nostra religione, celebriamo riti con la benedizione a militari e autorità civili; in America, anche al cospetto di Dio, giuriamo fedeltà alla bandiera. Foresto, mentre igienizza utensili, borbotta: commettiamo crimini, ma vediamo solo quelli altrui.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 9 Marzo 2024 h.10,48)


GENIO SPOCCHIOSO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Quando il talento è inesistente anche uno scribacchino qualsiasi con velleità poetica si crede Dante: legge Ascanio sulla GAZZETTA DEL BARBIERE, e prosegue: questo si lamenta perché l’edicolante non gli vende le pubblicazioni e la televisione non lo invita a partecipare per illustrare i suoi capolavori… E’ un presuntuoso, interrompe Alessandro, e, dopo una sonora risata, prosegue: basta scrivere qualche bischerata sulla rete e tutti si credono Rodari e Saramago. Così, come i governativi sempre presenti su tutti gli schermi, dice Fedora, che si credono dei grandi statisti e spendono tutti i soldi in armi… Ci affamano, interviene Nilo: tagliano l’assistenza pubblica e la cura del territorio per fare guerre e genocidi. Foresto, mentre fa la rapa al bimbo di Fedora, borbotta: si campava meglio quando ci chiamavano spaghetti pizza mandolini.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 13 Gennaio 2024 h.10,33)


DONNE NON SCHIAVE DI DUCI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

La donna dell’anno era sicuramente tutte coloro che si ribellavano allo stato di cose presente; non le imitatrici il duce che con il mento rivolto verso l’alto e con le labbra rimbecillite dichiaravano guerra alla Costituzione dello Stato: legge ad alta voce Ascanio sulla GAZZETTA DEL BARBIERE. Senti-senti, indica la televisione Gabrio, il capo del governo è ammalata… Orchite afferma Vasco. No! ha l’orecchio infiammato: ribatte Nedo. Orecchione! esclama Renato. Trippa-trippa: miagola il gatto di bottega. Foresto, mentre disegna alla “Valentino” le basette di Nora, borbotta: urlava-urlava sana-sana, per non render conto però s’ammala.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 29 Dicembre 2023 h.15,08)


PRIVATO DI MASSA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Nel XIV° anno di creazione de “Il Bicefalo”, riportiamo alcuni aspetti della velenosa invasione del singolo privato con il disumano annullamento dell’ordinamento costituzionale democratico. La GAZZETTA DEL BARBIERE, letta a voce alta da Ascanio, riportava le tappe della degenerazione dell’umanità che “Il Bicefalo” da quattordici anni denunciava. Nel tempo precedente c’erano le classi sociali che si organizzavano in partiti politici per conquistare la direzione dello Stato. Nel tempo contemporaneo a “Il Bicefalo” le privatizzazioni distrussero lo Stato, il popolo scomparve e il privato diventò la disperata solitudine del singolo insignificante ridotto a pezzente. Foresto, mentre scolpisce la folta barba di Carlo, borbotta: non c’è più politica né religione.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 6 Dicembre 2023 h.15,14)


NON MUOVE FOGLIA CHE ISRAELE NON VOGLIA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

E’ accaduta una cosa impensabile (legge a voce alta Ascanio), il 7 Ottobre i terroristi massacrano 1.400 persone e rapiscono oltre 220 israeliani tra soldati e civili. Israele bombarda Gaza e mentre scriviamo (precisa la GAZZETTA DEL BARBIERE)Israele ha ucciso 10 mila civili in 27 giorni. Fai silenzio, interrompe la lettura Damasco mentre alza la voce al televisore da dove si sente: Tutti i sinceri democratici del mondo, anche gli israeliani protestano contro le azioni scellerate, disumane, orrende che Netanyahu commette contro i palestinesi. Interviene Gabrio: se avessimo fatto come sta facendo Israele, quando da noi c’erano i terroristi neri e rossi, avremmo ammazzato milioni di italiani e raso al suolo intere città. Pensate, ribatte Bruno: I palestinesi sono da decenni sorvegliati e assassinati dall’esercito di occupazione israeliano, gli impediscono di pescare, di muoversi, di uscire da Gaza, gli razionano acqua e luce, gli rubano oltre alla terra anche il gas che è proprio nel mare davanti Gaza. Sentite, dice Roberto: L’incendio del Reichstag spianò la strada a Hitler, l’attacco terrorista spiana la strada a Netanyahu. Foresto, mentre pratica l’antiforfora sulla testa di Anteo, borbotta: Non muove foglia che Israele non voglia.

-Renzo Mazzetti- (Domenica 5 Novembre 2023 h.12,31)


RICCIOLINO FASCISTA TELEVISIVO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ascanio a voce alta legge la GAZZETTA DEL BARBIERE: Il capo tedesco sostiene Israele mentre compie la strage di civili palestinesi a Gaza perché si sente in colpa dei crimini fatti dai nazisti; smette di leggere e commenta: Gli ebrei hanno imparato a fare le stragi dai nazisti. Gabrio lo interrompe: Ascoltate, dice guardando la televisione: Ricciolino sta dicendo che a fare le stragi di ebrei e oppositori politici furono i tedeschi e gli italiani. Anteo, che è un sopravvissuto da un campo di concentramento, urla: Ricciolino è uno sporco falsificatore perché a fare le stragi non furono i tedeschi e gli italiani, no! Le stragi le hanno fatte i nazisti e i fascisti. Foresto, mentre asciuga i capelli a Eligio, urla: Mascalzone! poi borbotta: Ricciolino è un fascista camuffato da giornalista.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 13 Ottobre 2023 h.11,47)


CHINA MORTALE

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ascanio, come d'abitudine, legge ad alta voce la GAZZETTA DEL BARBIERE: Ho conosciuto un autista pubblico quasi centenario ancora in gamba mai assente durante il servizio ma lui e nessuno dei sui compagni sono stati insigniti Cavaliere, eppur hanno servito e onorato l'Italia. Invece Prode Dei Prodi? La ricerca storica aiuta e illumina quel che verrà. Osannato professore, sacerdote dei poteri capitalistici, mortadella o guanciale i Suoi nomi di copertura, fu presidente dell'Iri. Svenditore del nostro patrimonio fece una nuova società capitalistica: 48% Iri, 48% Fiat, 4% Mediobanca. Perché il 4% decisivo a Mediobanca? E' diretta da vicini e succubi della Fiat. L'imprenditoria pubblica fatica e si dissangua, il vampiro privato s'ingrassa. Bravo-bravissimo Prode Dei Prodi, lungimirante democristiano premiato: commissario europeo, primo ministro, insigne professore ancora ascoltato... Come Bersani, quell'insignificante, interrompe Eligio, che, con le privatizzazioni, continuò a smantellare lo Stato di tutti per svendere al privato forte e privilegiato... Foresto, mentre igienizza la postazione, borbotta: La sinistra o ritorna comunista o non conta più nulla.

-Renzo mazzetti- (Mercoledì 20 Settembre 2023 h.10,14)



SOLDATO LICENZIATO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ascanio entra in bottega sventolando la GAZZETTA DEL BARBIERE e dice a Foresto di spegnere il televisore, si siede e inizia a leggere a voce alta: L'ufficiale è stato cacciato con disonore dall'Esercito per manifestazione pubblica di opinioni aberranti, espressioni ostili alle Istituzioni fondamentali dello Stato, evidente contrasto e avversione con il giuramento prestato come ufficiale, alto tradimento della Costituzione democratica, incitamento alla disobbedienza delle leggi dello Stato, istigazione all'odio fra le classi sociali, razzismo e omofobia. Interviene Duilio: Io condannerei per apologia di fascismo anche quei politici che lo sostengono. Foresto, mentre rifinisce la barba a Fabrizio, mormora: Coscienza capovolta slealtà e truffa.

-Renzo mazzetti- (Mercoledì 30 Agosto 2023 h.11,34)


PROSELITISMO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ascanio, come sempre, legge ad alta voce la GAZZETTA DEL BARBIERE: Il lavoro di massa era un lavoro importante che curava i rapporti con i lavoratori e i loro rappresentanti. L'organizzazione significava costruire un corpo funzionante in continua crescita partecipando alla vita democratica e diventare un buon proselitista. Il PCI aveva oltre un milione e mezzo di iscritti di cui circa seicentocinquemila operai, e, quando andava a votare la quasi totalità degli aventi diritto, da solo riceveva più di ottomilaquattrocento voti, il 26,54% ... La lettura viene interrotta da Ottavino: I revisionisti hanno fatto tanto male. Foresto, mentre maneggia l'aspirapolvere, borbotta: Operai abbandonati schiavi ritornati.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 18 Agosto 2023 h.18,21)


ESAME DI FEDE

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Il nostro governante in pellegrinaggio alla Casa bianca, legge sulla GAZZETTA DEL BARBIERE Ascanio, e mostra il trafiletto in neretto in cui c'è scritto: Passato l'esame con successo. Il Brevetto di fedeltà e affidabilità allo straniero amico è stato finalmente rinnovato. Meno male, interviene Vando tirando un sospiro di sollievo, pagherò più volentieri bollette e armamenti. Ci riprenderemo la Crimea e conquisteremo la Russia, esclama Gabrio agitando il pugno minaccioso. Foresto, mentre rade una barba, borbotta: gas petrolio grano tutto gratuito.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 29 Luglio 2023 h.12,31)


FURBACCHIUOLERIE (GUERRA E MACCHINE)

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Senti-senti lo spiritato, dice Torquato indicando il televisore. Tutti si mettono ad ascoltare il nero senatore che fa il tontone mentre dice che quegli innocenti sono stati invasi senza avere nessuna colpa. Ma che faccia di bronzo! sbotta Renato. Ognuno prende la storia da dove gli conviene, replica Gabrio, e, alzando la voce afferma: per invadere avevano una motivazione, magari da non condividere, però nessuno dice che cosa accadeva in Ucraina prima dell'invasione russa. Lo stesso comportamento nei confronti dell'intelligenza artificiale, cambia argomento Bruno, e riprende a leggere a voce alta la GAZZETTA DEL BARBIERE: è il sistema economico che deve essere corretto con elementi di socialismo per cui una buona fetta di profitto deve andare per stipendiare disoccupati, pensionati, studenti. Dobbiamo liberarci dall'assillo del lavoro, goderci la vita grazie all'umanizzazione del sistema economico, utilizzare l'intelligenza artificiale per il bene di tutti, oppure imperverseranno assassinii per non morire di fame e milioni di schiavi addetti ai mortiferi lavori. Montagne di inutili soldi all'umanoide padrone, borbotta Foresto mentre sfoltisce la fluente capigliatura di Alberto.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 6 Giugno 2023 h.16,35)


TITO E COMPAGNI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

I partigiani, anche in Jugoslavia, contribuirono alla cacciata dei fascisti dal suolo patrio, e furono determinanti per sconfiggere il nazifascismo sanguinario aggressore del mondo intero. Così iniziava l'articolo della GAZZETTA DEL BARBIERE che Ascanio, come sempre, leggeva a voce alta. Proseguiva: I partigiani di Tito hanno combattuto i nazisti e i fascisti che massacrarono il 50% della popolazione slava... con il passare del tempo, Varo interrompe la lettura e dice: i fascisti italiani si riscrivono la storia... Foresto, mentre fa la rapa a Marino, borbotta: Falsificare il passato per dominare il presente. 

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 16 Febbraio 2023 h.16,15)


ARMI = MORTI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Guerra, guerra, legge Ascanio sulla GAZZETTA DEL BARBIERE... Guerra, guerra, gli fa eco Steno e prosegue: Guerra, guerra, ma quante persone, oggi, sanno che cosa è veramente, in concreto, la guerra? Chi l'ha vissuta lo sapeva ma è morto atrocemente, soffrendo... Guerra, guerra se sano di mente farà di tutto, di tutto anche l'inimmaginabile... l'impossibile per fermare la guerra... Interviene Gabrio interrotto da Renato che dice: Le armi vanno distrutte, i carri armati attirano quelli nemici... la guerra non è musica... non è una gara canora... Foresto, mentre igienizza lavandino e poltrona, scuote la testa sconsolato e borbotta: Milioni e milioni di morti. 

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 26 Gennaio 2023 h.17,31)


BIDONATA SEMPRE

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ascanio legge l'intervista concessa alla GAZZETTA DEL BARBIERE dal responsabile della colonia felina fiorentina: Gli umani sono veramente masochisti. Ama il prossimo tuo come te stesso trasformato in odio contro se stessi e i propri simili e, se ciò non bastasse, odio contro gli animali e il mondo intero. Non capisco perché gli umani siano diventati così cattivi, così criminali... la lettura viene interrotta da Vera: da democratici cristiani siamo diventati cattolici imperialisti, da cattolici comunisti a riformisti reazionari e da pacifisti a guerrafondai, abbiamo trasformato la Repubblica democratica in monarchia assoluta, la politica è diventata bugiarda sprovvedutezza, ha preso campo l'egocentrismo governante, nessuno va più a votare... Ha ragione mia moglie che si sente bidonata, borbotta Foresto mentre fa la rapa a Gabrio. 

-Renzo Mazzetti- (Sabato 24 Dicembre 2022 h.11,13)   


CALCIO QATAR

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Chi sarà ucciso per primo, il russo o l'ucraino? Se venissero uccisi entrambi? La guerra finirà con un pareggio. Sarà pace equilibrata. Ma sempre equilibrio del terrore. La GAZZETTA DEL BARBIERE viene gettata sul tavolino e la bottega diventa una bisca con scommesse di successo. Bevuto il caffè portato da Nedo, Ascanio volta le pagine e legge che non ci saranno cronache di inviati per i mondiali di calcio. Nazioni oppressive imparate dal Qatar, progettate stadi fantastici e palle da sogno e sarete assolte da ogni malfatto. Per il timore di ciò (legge ancora Ascanio) i russi cominciarono a bombardare anche i campi sportivi, palestre e affini, i cocciuti ucraini a mandare progetti impossibili per avere i mondiali. Entra Faustino, e, guardando il televisore, dice: Se lo vedo acceso, lo spacco. Foresto igienizza e borbotta: Spacca spacca spaccone. 

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 17 Novembre 2022 h.16,26)


ROYALTY VALORE AGGIUNTO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Sotto la fotografia di uno scontrino del supermercato c'è l'articolo della GAZZETTA DEL BARBIERE contro la tassazione indiretta, contro l'IVA (imposta sul valore aggiunto). Ascanio, come da sempre, legge ad alta voce: … il consumatore dovrebbe prestare attenzione alle lettere stampate a fianco di ogni costo di prodotto per rendersi conto di come anche lo Stato contribuisce a gonfiare i prezzi. “A B C D” corrispondono alla percentuale del prelievo fiscale che avviene su ogni singolo prodotto acquistato. Per esempio: “A” corrisponde al prelievo fiscale del 22% sull'acqua, candeggina, vino, penna a sfera, quaderno, evidenziatore; “B” prelievo fiscale del 10% sulla fettina di carne, pesce, sovracosce pollo, uova, fette biscottate; “C” prelievo fiscale del 5% sulla salvia e rosmarino toscano in vaschetta; “D” prelievo fiscale del 4% su: pane, pasta, patate, latte, mele... interrompe la sonora “vergogna!” di Tirella che prosegue: con tutto quello che viene prelevato dalla busta paga già prima di prenderla... Perché non viene abolita? interviene Vera (moglie del barbiere) agitando la scopa. Foresto, mentre rade la barba a Vasco, borbotta: se proprio non se ne può fare a meno, mettiamo tutto al 4%. Tassare con proporzioni appropriate e più giuste tutti i redditi alla fonte, dice Pallino tendendo la mano verso Ascanio per prendere il giornale. 

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 7 Ottobre 2022 h.12,33)


GUERRA 1938-2014-2022

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ogni punto di vista è falso, affermava il poeta Valery. Anche l'analisi storica non era imparziale perché avveniva nella completa assenza di una chiara volontà per ottenere la pace ad ogni costo. Volere è potere, interrompe Nedo. Con un cenno di stizza Ascanio riprende a leggere ad alta voce la GAZZETTA DEL BARBIERE. I seguaci della NATO si gettarono la zappa sui piedi affermando di aver sbagliato quando nel 2014 girarono la testa dall'altra parte. Allora nessuno promosse sanzioni contro Kiev che bombardava e massacrava le popolazioni che volevano difendere la propria esistenza e continuare a parlare la lingua russa. Ascanio smette di leggere e porge il giornale alla mano tesa di Eligio. Nel silenzio si sente Foresto che, mentre taglia i capelli al bambino di Federica, borbotta: Vogliamo la rivincita nazifascista annientando Mosca. Entra Fabio: Sentito, Terza guerra mondiale.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 22 Settembre 2022 h.10,02)


NATO COMUNISTA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

C'era una bella fotografia di Palmiro Togliatti sulla prima pagina della GAZZETTA DEL BARBIERE che Ascanio teneva stesa mentre leggeva: “Sia, l'acre sapore delle lacrime, per non piangere, inghiottite, stimolo aspro al lavoro, alla lotta”... Togliatti! lo interrompe Gabrio mentre entra nella bottega e prosegue: Grande... quando venne da noi... il suo modo di parlare... la piazza piena e attenta... l'invito per il voto... un brivido d'emozione... il fraterno invito a diventare comunista... Io non sono mai diventato comunista... sono nato comunista, borbotta Foresto mentre asciuga i capelli di Rivo. Arriva Giorgetto, e, assunta una posa teatrale, recita: “Io sono atlantista, europeista, occidentalista. Io sono per il presidenzialismo e per il sistema elettorale maggioritario secco con alto gradino d'accesso. Io credo nell'atlantismo, nell'europeismo, nel mondiale occidentalismo. Abbasso i punti cardinali e la rosa dei venti! Io credo nei draghi debitori e nella dittatura dei fondi denari. Deserto morte guerra affossano l'esistenza? Chi se ne frega!”. 

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 17 Agosto 2022 h.13,58) 


OCCHI O CERVELLI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

I lavoratori del braccio e della mente al centro dell'attenzione. La piena occupazione la grande ambizione. L'ambiente naturale curato più del giardino di casa propria. Il popolo ripiana tutti i debiti... Albertino alza gli occhi dalla GAZZETTA DEL BARBIERE per la squillante interruzione di Nedo che ripete: debiti! dobbiamo fare i sacrifici, dice il benpensante più benestante di tutti noi, ma diventiamo sempre più poveri. Entra Mariolino, in posa teatrale recita: amo il mare in tempesta che alza la bandiera rossa sulla spiaggia. Foresto, mentre taglia i capelli a Eligio, borbotta: occhi di tigre? cervello di Marx è molto meglio. 

-Renzo Mazzetti- (Martedì 26 Luglio 2022 h.12,30)


TAXI E SHAMPOO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

Ascanio, come sempre, legge a voce alta la GAZZETTA DEL BARBIERE: Avevamo ucciso: il macellaio, l'ortolano, la pescivendola che passo passo con il banco-bicicletta arrivava dalle nostre parti da Marina di Pisa, da Uliveto e Monte Serra si consegnava l'olio a domicilio, la casa del popolo con la grande sala polivalente per lo sport e la cultura con dibattito e per la musica dal vivo con ballo amori e passioni. Globalizzati e disumanizzati i cervelli all'ammasso del capitale uccidevano anche autisti e barbieri. Eravamo ridotti a merce alla mercé di barbari imperialisti colonizzatori. Paesi e città rovinate. Socializzazioni distrutte. Civiltà sbranate dalla concorrenza... Soldi veri per pagare, interrompe Eligio, vedi le bollette di gas e luce, soldi falsi quelli promessi... Ci prendono per coglioni, interviene Gabrio... Crimini contro l'umanità, borbotta Foresto mentre fa lo shampoo a Nedo. 

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 6 Luglio 2022 h.14,46)


MENO PEGGIO (MENIPPEI)

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

Servi del denaro e suicidi d'umanità: legge Ascanio sulla GAZZETTA DEL BARBIERE e prosegue: siamo schiavi che si credono liberi, miseri scrittori pieni di sé. Menomanza (titolo del capoverso): La democrazia crescente rappresenta il meglio del meglio espresso dalla massima partecipazione con la proporzionale senza soglie, scale, sbarramenti. Invece la degenerazione dei sistemi elettorali demolisce la partecipazione intorno al 50% degli aventi diritto al voto. Nel doppio turno d'allora venne di moda scegliere il “meno peggio”... I meno tirano i più, meno lealtà più cinismo, amoralità... interrompe Piero. Legge del menga, borbotta Foresto mentre rade Renatino. 

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 5 Maggio 2022 h.14,23)


OLOCAUSTO RESISTENZA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

Con il passare dei secoli... ma cosa leggo -sbotta Ascanio gettando sul tavolino la GAZZETTA DEL BARBIERE- con il passare del tempo, anche di cinquantanove minuti, il significato delle parole cambia nel contesto diverso. Nella guerra d'Ucraina si diceva “Olocausto” ma era massacro; si diceva “Resistenza” ma era fronteggiare... Resistere -interrompe il carrozziere Zeno-, quello era il tempo della propaganda... propaganda di merda per avere gli armamenti più potenti. Foresto, mentre fa lo shampoo a Eligio, borbotta: senza le armi la guerra non scoppia. 

-Renzo Mazzetti- (Martedì 19 Aprile 2022 h.08,03)


HASHTAG DONBASS CAUSE E BARBA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

Ascanio: Vuoi la pace? Disarmo generale! Poi volta la pagina della GAZZETTA DEL BARBIERE prosegue: L'umanità è ignorante e cattiva, ancora non ha raggiunto maturità, ancora non si è realizzata. Autodeterminazione! Esclama Eligio e, allo sguardo sorpreso di Ascanio, che è rimasto a bocca aperta, spiega: Autodecisione dei popoli, per tutti i popoli. Perché palestinesi, Curdi, Catalani, eccetera non possono essere liberi? Perché se la popolazione autoproclama il Donbass dopo otto anni di trattative e sanguinosa repressione, trattative eccetera, scoppia la guerra e trattative eccetera, eccetera? Perché non si rispetta l'autodeterminazione dei popoli e le loro cause? Foresto, mentre insapona la barba a Vando, borbotta: Rivoluzione francese... bolscevica... resistenza antifascista. 

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 23 Marzo 2022 h.11,58)


PASTO E CAPELLI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

Due negozi vendevano la stessa merce. Il negozio che vendeva a prezzi contenuti fallì, quello che costava molto di più realizzava profitti altissimi. Come mai? La gente pensava che il prezzo più alto garantisse un prodotto di maggiore qualità. Al ristorante del senato, al contrario, realizzavano altissimi profitti pur praticando prezzi bassissimi. Esempio di un pasto: pasta fresca con asparagi e spec 0,87 ananas 0,43 torta 0,67 insalata di spinaci e parmigiano 1,75 tagliata con rucola e grana 3,41 bevanda 0,37 servizio 3,91 totale 11,41 Euro. Ascanio smette di leggere la GAZZETTA DEL BARBIERE e la getta sul tavolino, e, poi: io, con quella somma, appena un piatto di spaghetti al pomodoro con un bicchiere d'acqua di rubinetto. Spendo di più per un semplice taglio di capelli, esclama Pietro. Quello che incassa uno di loro in un mese io non lo percepisco neppure in un anno di duro lavoro, dice Eligio. Mangiapane a ufo, borbotta Foresto mentre lucida uno specchio. 

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 17 Febbraio 2022 h.12,38)


SCUOLA LAVORO MORTE MANGANELLO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

Opprimevano con armi, soldi e credenze. La lotta di classe dell'ideologia operaia e dei lavoratori del braccio e della mente fu disertata. Perciò, dopo, soltanto le ideologie dei più forti, erano consentite, eppure ingiuste politicamente e criminali socialmente. Ascanio leggeva sulla GAZZETTA DEL BARBIERE l'editoriale dal titolo: ”Prezzolata democrazia”. Bombe atomiche, al napalm, bombe intelligenti d'ignoranza con la semplificazione della Pubblica istruzione. Il pensiero degli ultimi e dei poveri, dei prega e lavora beffato. Libertà e democrazia ridotte a oppressione ingannatrice. Nel Secolo XXI le speranze del popolo venivano tradite e bastonate. Manganello democratico, cattivo, reazionario. Manganello barbaro. Manganello dell'ordine violento sugli innocenti studenti che protestavano contro l'assassinio dello studente “scuola-lavoro”. L'esperienza aveva avuto il macabro epilogo. Gli studenti lavoratori schiavizzati, bastonati, erano un guadagno anche se lavorare studiare protestare costava perdere giovani preziosi anni e subire ingiuste sofferenze. Profitti omicidi premeditati bestiali sfruttamenti. Foresto, mentre pulisce e igienizza la bottega, borbotta: E di due classi la lotta è final, meschin e vil disertor, disumani governanti padroni. 

-Renzo Mazzetti- (Martedì 25 Gennaio 2022 h.1019)


SANTI INNOCENTI SCONOSCIUTI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

Egoismo individualismo egocentrismo egotismo interesse sono barbarie inciviltà selvatichezza rozzezza arretratezza modi di essere che distruggono il genere umano e animale e il firmamento. Siamo tutti diversamente mortali ma uguali dopo morti, perché non vivere con intelligenza e spirito eccelso? Curare l'ambiente e ogni essere vivente compreso se stessi, ripristinare il paradiso terrestre. Ascanio passa la GAZZETTA DEL BARBIERE alla mano tesa di Eligio. Foresto insapona la barba a uno sconosciuto e borbotta “l'Internazionale futura umanità”. 

-Renzo Mazzetti- (Martedì 28 Dicembre 2021 h.10,26)


CUORE GRANDE (IL FERRO NEL SANGUE)

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

La bottega di Foresto era un ritrovo d'arte e di sapienza dei lavoratori del braccio e della mente. Nella GAZZETTA DEL BARBIERE Ascanio legge: noi, galeotti della città lebbrosario, dove oro e fango hanno ulcerato le labbra, siamo più puri dell'azzurro veneziano, lavato a un tempo dai mari e dai soli! Me ne infischio se negli Omeri e negli Ovidi non c'è gente come noi, butterata di fuliggine. Io so che il sole s'offuscherebbe vedendo i campi auriferi delle nostre anime! Muscoli e nervi sono più sicuri di tutte le preghiere. Dovremmo forse impetrare le grazie del tempo? Ognuno di noi regge sulle sue cinque dita le cinghie motrici dei mondi! Ascanio viene interrotto da Nedo: La nuvola in pantaloni! Majakovskij... Majakovskij... borbotta Foresto mentre fa lo shampoo a Eligio.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 27 Novembre 2021 h.13,21)


POTENTI PARASSITI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

Steno, tutto sudato, entra nella bottega e dice: Finalmente! Grazie ai grandi, sono due ore che cammino. Ascanio: Ascoltate, un volatile è stato abbattuto dalla contraerea della sicurezza perché aveva cacato, a ripetizione, sulle teste dei potenti del mondo e mostra la foto sulla prima pagina della “GAZZETTA DEL BARBIERE”. Il volatile “Ciccera” era conosciuta in tutta Roma perché aveva espresso, in molte situazioni, la solidarietà agli umani più piccoli che erano sfruttati dai quelli più grandi. Foresto, mentre scolpisce le basette di Vando, borbotta: grandi potenti, grandi pidocchi. 

-Renzo Mazzetti- (Sabato 30 Ottobre 2021 h.11,59)


BARBA BANDIERA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

Sentite sentite, esclamò Ascanio agitando la “GAZZETTA DEL BARBIERE”, il centralismo democratico funzionava egregiamente, scriveva nel XXI secolo Bicefalo in “DEMOCRAZIA PARALLELA”. Per me, interruppe Eligio, il centralismo fu un mezzo della disfatta. Ma, perché, rilanciò Ascanio dicendo: Occhetto doveva dimettersi, per fare una “nuova formazione politica”, doveva dimettersi dal comunismo italiano. L'onestà intellettuale non era il Suo forte, intervenne Renatino e proseguì dicendo che, Lui non era forte neppure in politica. Dove sarà finito? In un mondo peggiore a gozzovigliare con i traditori della classe operaia. Che tempi che tempi, borbottava Foresto mentre colorava di rosso bandiera la barba nera.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 29 Settembre 2021 h.08,39)


CIVILTA' MARXISTA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere) 

L'Occidente criminalizzava i talebani per la loro fede e i cinesi per l'insegnamento del marxismo, (leggeva Ascanio sulla GAZZETTA DEL BARBIERE). Ma noi che nelle scuole pubbliche e private s'indottrinava di cattolicesimo? Fosse stato almeno cristianesimo originale, (interrompeva Eligio). Da noi si doveva studiare la lettera ai bambini di Rodari, per umanità, (ribatteva Renatino). Pensate che Marx scriveva: “Il libero sviluppo di ciascuno è condizione per lo sviluppo di tutti”, (interveniva Carlino). Che profondità, che bella civiltà, (sentenziava Renatino). Ogni punto di vista è falso, borbottava Foresto impugnando il rasoio per disegnare la barba di Eligio.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 15 Settembre 2021 h.09,04)


MARI E ONORI (ITALIA INTERA)

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Perché, si domandava la GAZZETTA DEL BARBIERE, non si trovavano tutti i giornali in ogni parte della nazione? Perché, continuava a leggere Ascanio, a Rimini non era possibile leggere IL MATTINO di Napoli e a Viareggio IL GIORNALE DI SICILIA? L'Italia era davvero divisa in due? Forme di razzismo? Assurde discriminazioni? Così, per i collegamenti ferroviari, perché il treno privilegiava l'Adriatico e discriminava (in particolare di Domenica) il Tirreno? Era dubbia moralità e disonestà culturale per giornali e treni, ma, ancora più grave quando, citando la storia, si omettevano i comunisti fra le madri e i padri della conquista della libertà, della democrazia, della costituzione della repubblica italiana. Censuravano per l'ignoranza, mormorava Foresto mentre sanificava una postazione della bottega. 

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 12 Luglio 2021 h.13,00)


VIRUS TERRORISMO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ascanio alza gli occhi dalla GAZZETTA DEL BARBIERE e agitando i fogli: per me i rossi e i neri erano e sono diversi terroristi ma con gli stessi scopi. Foresto, mentre insapona la barba di Renatino, borbotta: volevano affossare la Repubblica della Liberazione. Prende il giornale Olinto e dice: volevano la guerra nei blocchi. Eligio: contro neutralità, disarmo e pace. Contro gli assassini tanti scioperi, tante manifestazioni: così abbiamo fatto, noi operai si rispondeva con tempestività, colpo su colpo, ad ogni attacco. Niente perdono, ai terroristi la galera a vita.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 29 Aprile 2021 h.13,06)



VIRUS TERGA RIMORCHIATI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

I professionisti del caos, intitolava la GAZZETTA DEL BARBIERE riportando le immagini. Ascanio lègge: Fornero, Monti, Marchionne, Passera, sono tra quelli che hanno professionalmente creato le condizioni perché il caos sociale scoppiasse. Ma ce ne sono molti altri interviene Renatino. Ascanio riprende e lègge il commento di Bicefalo: Le responsabilità sono: del Presidente della Repubblica che ha nominato Senatore a vita il professore Monti; dei partiti che hanno votato la fiducia al governo dei tecnici, e tutte quelle successive; le responsabilità vanno proporzionalmente ai maggiori: (pd e pdl), i quali, senza etica, senza idee, senza progetti di cambiamento continuano a vivere fuori dal mondo concreto; la campagna per le primarie è un misero drammatico esempio di metafora della democrazia assieme ai tanti altri: quello della maggioranza degli elettori che hanno disertato le urne siciliane; quello dell'illusione di risolvere i problemi socio-economici con brutali interventi di ordine pubblico. Solo riconoscendo gli errori sono possibili i rimedi. Foresto asciuga i capelli a Steno e mormora: embargo contro Cuba, ma grandi affari con l'Egitto nonostante Regeni e Zaky. 

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 9 Aprile 2021 h.09,22)


VIRUS MILIARDI MENO


(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Visto? Lègge Ascanio sulla GAZZETTA DEL BARBIERE, ci hanno tolto 18 miliardi. Tutte le scuse sono buone. Il Pil... il Pil, mah! Ora c'è il grande Draghi detto signor presto bene. Intanto, presto e male fanno meno 18 miliardi. Meno tanti altri vaccini. Ah! E' colpa di quelli di prima? Certo! Guai ai vinti! Foresto, mentre igienizza la postazione per la prossima barba, borbotta: 18 miliardi-18 miliardi, meno-meno vaccini meno-meno vaccini, alla faccia dei nuovi molto-molto bravi. 

-Renzo Mazzetti- (Martedì 9 Marzo 2021 h.09,28)


VIRUS CIABA CIABONE

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ascanio prende LA GAZZETTA DEL BARBIERE e gli amici l'ascoltano mentre, ad alta voce, legge: “Renzi e seguaci non vogliono posti ma fare politica, vogliono confrontarsi sulle idee, non vogliono poltrone, perciò due ministre e un sottosegretario si sono dimessi perché Conte non ci ascoltava”... Interrompe Nedo: “Spero tanto che Draghi abbia ascoltato”. Foresto, mentre sanifica un lavandino, borbotta: “Se Draghi è un uomo non gli dà nemmeno un ministero e neppure una panchina”.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 10 Febbraio 2021 h.08,15)


VIRUS TRONFIO 

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Dalla televisione si sente un parlamentare che declama una poesia, un giornalista ride e deride sfacciatamente... Quel giornalista lo facevo più intelligente, dice Ascanio... Quella sghignazzata mi fa rabbrividire, ribatte Renatino... Capire noi stessi e il mondo attraverso le parole, lègge Orestillo, fa una pausa, poi volta la pagina e prosegue: “La poesia salva la vita” scrive la Bisutti, “Poesia come pane” scriveva Davide Lajolo e posa sul tavolino la GAZZETTA DEL BARBIERE… Più stanno bene e più diventano insensibili e cinici... A pulire l'Arno con il Ciabattone... A pulire l'Arno quei mangia pane a tradimento... borbotta Foresto mentre insapona la barba di Eligio. 

-Renzo Mazzetti- (Sabato 30 Gennaio 2021)


VIRUS ATTACCO AL COCCHIERE

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Appena fu certa la notizia di tutti quei soldi in arrivo dall’Europa, dalle avide bocche si aprì il bombardamento a tappeto, l’ora era scoccata con l’ordine di abbattere il capo del governo con la promessa di dividere in parti uguali il bottino. Ascanio alza gli occhi dalla GAZZETTA DEL BARBIERE e commenta: Quell’uomo lo torturano, io sarei già ritornato a Firenze a godermi la vita tranquillamente. Nedo: Vogliamo le norme antivirus “a personam” come un vestito fatto su misura, presuntuosi, professoroni, tutti si sentono più bravi di tutti gli altri, invece sono guastatori, stregoni, nessuno collabora, sono predoni con le goccioline del gusto sul mento alla vista della montagna di Euro. Foresto, mentre sanifica la bottega, borbotta: Irresponsabili… politicanti masochisti. Pensate, dice Eligio, quel padrone ha detto che i morti… Zitto! Non voglio sentire, urla Carlino. 

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 21 Dicembre 2020 h.09,28)


VIRUS CORTIGIANI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Cortigiani, vil razza dannata, per qual prezzo vendeste il mio bene? A voi nulla per l’oro sconviene! Ma mia figlia è impagabil tesor. La rendete o se pur disarmata, questa man per voi fora cruenta; nulla in terra più l’uomo paventa, se dei figli difende l’onor… Ascanio volta la pagina della GAZZETTA DEL BARBIEREnon legge ma dice: la scienza è gettata sul fuoco dalla cattiveria come lo fu dalla diabolica Inquisizione. Eppur si muove, grida Renatino, eppoi: ignoranti e istruiti ma pari spregevoli, cantano e ballano sul virus che non c’è… Arrestateli, borbotta Foresto, arrestateli… arrestateli.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 11 Novembre 2020 h.10,31)


VIRUS FUTURO PASSATO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

La “GAZZETTA DEL BARBIERE”: Le Case Editrici Riunite pubblicheranno tutte le poesie di Bicefalo e, singolarmente, anche gli scritti altrui da Lui riportati in parte o riassunti, raccolti in “Meditazione” e “Indovina l’indovinello: chi è l’autore?”. Ascanio alza gli occhi dalla “GAZZETTA DEL BARBIERE”, guarda la televisione e ascolta: … politicanti governatori sragionano con diversi accenti, basse parole, stesse frasi fatte dai faccendieri avventurieri fuorilegge, dai mercati finanziari, dai mercanti banchieri, tutti padroni accaparratori colonizzatori, del sano vivere distruttori… Entra Renatino: presidenziali ameriane… il duello… (prosegue beffardo) due bimbi che dicevano che il loro ruzzino era il più bello… polli peggio dei polli… Hanno inquinato anche noi, lo interrompe Foresto… noi figli di Dante citato da Marx nel proemio al Capitale… . 

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 1 Ottobre 2020 h.11,07)



UGUALE PROGRESSIVO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Si passi a rassegna ogni parte dell’opera della Sinistra al potere, e si riscontrerà dappertutto la medesimezza di concetti effettuali con l’opera della Destra. Si mostrava chiaro che la Destra e la Sinistra, erano tutt’insieme conservatori e progressisti nel loro indirizzo generale, e che il divario sorgeva solo su questioni concrete e particolari nelle quali ciascun componente di quei presunti partiti era in accordo o in dissenso coi suoi, in dissenso o in accordo con gli avversari; cosicché, nei particolari, ogni problema aggruppava e divideva diversamente i politici. Questo è lo scritto di Benedetto Croce riportato in prima pagina sulla GAZZETTA DEL BARBIERE. Finalmente si rivede il comunismo, sentivo la mancanza, dice Anteo entrando con in mano un volantino reazionario dal titolo: comunismo. Guarda, gli risponde Eligio, che è per dirne male, poi commenta: io non sono né di destra né di sinistra, sono comunista e gli allunga la GAZZETTA DEL BARBIERE che evidenzia in un articolo quel concetto di Engels che non si limita alla sola economia e alla conquista sociale, ma fa dell’essere umano il vero padrone della natura prima che altri uomini la distruggano: “Gli uomini quando saranno padroni della forma loro propria di organizzazione sociale, diventeranno padroni della natura, padroni di se stessi, liberi”. Poi, ripreso il giornale legge di Marx: Soltanto dopo la scomparsa della subordinazione asservitrice degli uomini alla divisione del lavoro e quindi al anche al contrasto… E’ interrotto da Vando: alla televisione ho sentito che a far pagare un po’ di più chi prende 5.000 Euro al mese ci rimette anche chi ne prende soltanto mille… E’ un bischero, esclama Carletto mentre si siede per la barba. Foresto, agitando il pennello: chiacchierano sempre a vanvera e pancia piena non crede a quella vuota.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 2 Ottobre 2019 h.10,52)


POLTRONA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Quando c’era il fascismo,
camerata, ti ricordi?

Camminava con le mani
nelle tasche e senza soldi;

Inizia così la prima pagina della GAZZETTA DEL BARBIERE per ricordare i 120 anni dalla nascita di Ignazio Buttitta. Ascanio gira la pagina e legge: il ministro saputello… la scissione portò il fascismo… Nella bottega rimbomba: Che palle! Sfacciato! A ripulì l’Arno! Antipati’o, ha i’ ‘ulo ‘alamita poltrona… lo sfogo di tutti è zittito da Eligio: il più dei socialisti rinunciò a fare la rivoluzione… Carletto: quando s’abbandona il campo, altri lo occupano… Steno: Gramsci ha sempre ragione… Renatino: senza i comunisti non c’è Resistenza… Foresto, mentre mette fuori il contenitore giallo della carta: Renzi mi diverte. Nonna Teresina (che è lì per tagliare i capelli al nipotino), dice: non vedo l’ora di vedere Crozza.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 19 Settembre 2019 h.06,44)


NONNI E NONNI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Nella GAZZETTA DEL BARBIERE di tutti i Sabato, c’è lo spazio di due pagine completamente dedicate alla Rubrica delle lettere. Ascanio, che ne è un appassionato, le legge e ad alta voce fa le sintesi per tutti: Grillo non deve allearsi anche nelle Regioni e Comuni, farebbe la fine dell’Italia dei valori. Fico non s’interessi troppo e non sconfini, finirebbe come tanti Bertinotti. Di Maio lasci per convivere con Salvini. La nera segretaria sa della piazza e la fine del dittatore? Renzi è grande, perché lascia i dem facilitando così agli ex comunisti di ritrovare se stessi. Conte imita il ruolo dei capi-governo democristiani e riceve la benedizione di tutti… E tu gli fai l’addetto stampa, lo interrompe il nonno di Renatino. Fatela finita, zittisce tutti Foresto girando per l’aria il rasoio. 

-Renzo Mazzetti- (Domenica 1 Settembre 2019)


LA VIA FAMOSA (IL TROPPO STROPPIA)

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

L’hai guardato ieri sera il grande della via famosa? No, risponde Paolo con un gesto d’irritazione, perché l’ho visto per troppe volte nella pubblicità e mi ha causato rigetto. A me, interviene Ascanio, da tempo mi ha fatto lo stesso effetto, e i prodotti visti troppe volte che mi fanno venire rigetto non li prendo più e compro quelli buoni e anonimi che costano anche di meno, così mi sento più libero e risparmio. La pubblicità assillante è controproducente, borbotta Foresto mentre passa la GAZZETTA DEL BARBIERE a Tonio che inizia a leggere: il Fondo Monetario Internazionale dice che il reddito di cittadinanza è un disincentivo al lavoro… Faliero lo interrompe: ci hanno preso per dei coglioni, perbacco! fino ad oggi, che il reddito di cittadinanza non c’era, ditemi, perché l’occupazione non è aumentata? Davano la colpa ai bamboccioni che sfruttavano i genitori, dice Eligio mentre paga e se ne va. Il troppo stroppia, borbotta Foresto mentre scopa il pavimento. 

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 8 Febbraio 2019 h.06,13)



SCORTA ADDIO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

… Sulle labbra, la sfida e l’ardimento,
Nella mano il ferro scintillante,
Gridando fin nell’agonia: Ribellione!
Ho subito una gloriosa disfatta…
Addio a te, mondo combattente,
Addio a voi, eserciti in battaglia!
Addio a te, campo annerito dalla polvere,
Addio a voi, spade e giavellotti!
Addio, dunque, ma non per sempre!
Poiché, fratelli, non posson costoro uccidere lo spirito!
Presto mi solleverò tra il fragore dell’armi
Presto, alla pugna io sarò di ritorno!

Apre così, con Freiligrath, la GAZZETTA DEL BARBIERE a mo' di dedica a Peppino Impastato e dopo ricorda che il medesimo giorno in cui a Roma venne ritrovato il cadavere di Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse, a Cinisi furono recuperati i miseri resti di Peppino, trentenne militante di Lotta Continua in prima linea nella battaglia contro la mafia. Foresto, che insapona la barba di Eligio, agita il pennello mentre dice che la scorta non serve. Ammazzano la scorta e rapiscono Moro e dopo l'assassinano. La scorta non serve, ribadisce Ascanio, quante automobili ben scortate e quanti agenti e personalità sono saltate in aria lo stesso... quando vogliono non c'è scorta che tenga. La scorta è inutile. Allora? Vando: allora i mali vanno estirpati alla radice con azioni sociali e politiche per un diverso ordine e convivenza. Tu la fai sempre facile-facile, borbotta Eligio mentre si sciacqua la faccia e nella bottega volteggiano: scorta o non scorta... repressione o prevenzione... prevenzione e repressione... galera a vita e lavori forzati... pena di morte... pena di morte.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 19 Giugno 2018)


RUOLI E POPOLO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

L’onestà veniva invocata a squarciagola dal Popolo disperato, e i governanti avevano la necessità di rinnovare i ruoli. Vitale era riaffermare il decoro e la dignità, l’integrità morale e politica. L’onestà professionale e intellettuale con la capacità e la volontà, (aldilà di ogni intimo credo), dovevano ritornare ad essere autonome per costruire le solide fondamenta sulle quali edificare i sogni sociali e le promesse elettorali, e rispondere in solido alle aspettative del Popolo. Le esperienze dei servitori dello Stato-Popolo e di tutta la competente burocrazia, dai Palazzi alle Caserme, dagli Uffici alle Officine, dalle Scuole alle Università, tutti si entusiasmarono nel contrasto, nell’armonia, nel dialogo, nella dialettica, nella collaborazione attiva e vispa, tutti si cimentarono orgogliosamente per il riscatto, (nella simpatia-empatia della propria identità), difronte al mondo. Tutti lottarono per l’interesse generale… ma… cos’è codesta favola? interrompe nonna Italia che ha portato il nipotino a tagliare i capelli. E’ il diciotto nella dittatura finanziaria riportato dalla GAZZETTA DEL BARBIERE, risponde Ascanio. Tempi brutti-tempi brutti, dice Foresto mentre asciuga i capelli. Va be’… dammi la pagina dei cinema, chiede la nonna.

-Renzo Mazzetti- (Domenica 10 Giugno 2018 h.06,41)


VITELLI PAZZI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

La televisione pubblica è una grande scuola che costruisce le fondamenta in cui si sotterra l’ignoranza e sopra quella tomba s’innalza il monumento al popolo. Non è mai troppo tardi. Altro che elitisti, sovranisti, populisti. Il quotidiano democristiano: “Il popolo”, l’inno comunista: “Avanti popolo”, nei Tribunali della Repubblica: “In nome del popolo”. Sempre il benedetto/maledetto popolo. La dittatura della plutocrazia e del privilegio odia talmente le persone che basta soltanto la parola “popolo” per far scattare l’attacco forsennato con bombardamenti a tappeto di parole scritte e orali da far rabbrividire che ricordano drammi spaventosi, metafora esagerata, ma, per capirci, quelle micidiali al napalm sul Vietnam assieme alle uniche bombe atomiche fatte esplodere sul Giappone dall’idolatrato americano. Sempre si tratta di contro-umani al servizio dei vitelli d’oro mangiatori di carne umana. I disastri politici e socio-ambientali hanno delle concause scintillanti nell’oscurità. Sintesi, con un po’ di fantastica libertà artistica di popolo o/e populista: * La ballata delle banche in senza la coda e: * Vi ricordate quel 18 Aprile in Intervento. Foresto, finito di spazzare, domanda a chi tocca. Ascanio risponde: a me! e, mentre si alza e getta sul tavolino la GAZZETTA DEL BARBIERE, dice: fammi solo la barba.

-Renzo Mazzetti- (Martedì 22 Maggio 2018 h.06,47)


SFUMATURE

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Quintilio, attratto dalla voce di Freccero, alza la testa dalla GAZZETTA DEL BARBIERE per guardare la televisione: Oggi ci vorrebbe una ridefinizione di quello che è stato il p d perché l’elemento fondamentale è una forbice che si amplia, una cosa così grave che non c’è stata da decenni. Prima cosa è la giustizia sociale che si deve porre come tema. Seconda cosa è che l’uomo pensato dal liberismo… Ascanio sbotta: Chiacchiere da benestante. Foresto a Mauro: Sfumatura bassa, vero? 

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 26 Aprile 2018 h.06,26)


PAROLE AL VENTO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Zitti, dice Ascanio indicando la televisione, Foresto resta con le forbici e il pettine a mezz’aria, tutti guardano con il naso all’insù e ascoltano: … i signori del capitalismo amano l’immigrazione di massa perché permette di abbassare i costi della forza lavoro e di sfruttare di più gli emigrati e i lavoratori residenti. Assistiamo da anni a tragiche deportazioni di esseri umani che vengono trascinati qua da noi per essere sfruttati per abbassare i costi della forza lavoro. Tutta questa gente fugge perché i loro governi sono stati destabilizzati con bombardamenti etici dagli imperialismi umanitari perché ciascuno se potesse starebbe nella propria terra e nella propria cultura. Eppure la regola del mare vorrebbe che per essere salvati andrebbero portati nei porti più vicini, in particolare quelli libici, invece sono stati in larga parte trascinati in Italia. Averli portati nei porti più lontani ha significato metterli a lavorare nei campi in Puglia e Abruzzo per basso sfruttamento capitalistico come ci insegna Marx… Siamo duri a capire, interrompe Vando che, rivolto a Foresto, dice: sbrigati che ho fretta. 

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 16 Marzo 2018 h.06,13)


NELLA FORESTA NERA

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Il miglioramento morale e materiale della sorte di tutti, attraverso il libero concorso e l’associazione fraterna d’ognuno, creare società operaie di produzione, le officine nazionali appoggiate e sostenute finanziariamente dallo Stato: un nuovo Stato democratico senza violenza, per introdurre le riforme necessarie per eliminare la concorrenza assassina e per assicurare a tutti lavoro e abbondanza… (è ciò che Gabrio legge ad alta voce sulla GAZZETTA DEL BARBIERE) ma Eligio, con un gesto spazientito della mano lo interrompe e poi declama: il sistema mercato, nell’era della dittatura del capitale finanziario, è (ripete E’) per i lavoratori e i cittadini normali, un sistema di sterminio di massa. Foresto (terminato di asciugare i capelli di Ascanio) prende la spazzola e sentenzia: la legge del più forte produce sciagure. Teresina (che aspetta il turno per il taglio di capelli al nipotino che gioca sul cavallino a dondolo) dice: siamo diventati feroci cannibali nella foresta nera.

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 2 Marzo 2018 h.06,03)


IL BELLO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Nella separazione dell’arte dalla vita, le condizioni del mondo hanno un’influenza enorme. Le opere d’arte, oggetto esibizionistico di mercato, la commercializzazione dei rapporti umani e della vita, che ne attenua o isterilisce le qualità estetiche; l’impossibilità di un grande numero di persone di guardare con gli occhi del gusto ai prodotti del proprio lavoro, sono alcune considerazioni che contribuiscono ad isolare l’arte, a farla considerare un lusso e un capriccio, oppure una specie di fulmine proveniente da chissà quale posto ideale. Soltanto un profondo mutamento delle condizioni e dei rapporti sociali può reintegrare l’arte nella vita…. Per me arte è la vita stessa, arte, il bello… interrompe Eligio mentre s’alza e si scuote, con colpetti di mano, i capelli dai pantaloni. Tocca a te dice Foresto rivolto a Gigi, che getta sul tavolino la GAZZETTA DEL BARBIERE e s’avvicina al lavandino sotto lo specchio. 

-Renzo Mazzetti- (Venerdì 23 Febbraio 2018 h.06,51)


UN FIGARO COMPAGNO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Quando si tratta di Antifascismo e di Resistenza, le vittime dei crimini nazifascisti (giustamente ricordate) sono ebree, zingare, diverse, omosessuali, oppure altre o altrettante di chiara identità politica, però definite genericamente di sinistra, quasi mai comunista… Lo interrompe Ascanio: cosa leggi? Anselmo risponde: la lettera di uno scampato sulla GAZZETTA DEL BARBIERE, e prosegue: la Resistenza contro il nazifascismo è così (in atroci numeri) sintetizzata: 2.494 sono gli antifascisti che negli anni 1927-1935 furono condannati per oltre 13.000 anni di carcere; altri 2.102 lo furono negli anni 1936-1943. Il contributo di sangue della Resistenza italiana fu di 35.828 Partigiani caduti, 21.168 mutilati e invalidi, 9.980 civili uccisi per rappresaglia. I Partigiani caduti all’estero furono 32.000. La Resistenza ha permesso agli italiani di partecipare con onore alla liberazione della Patria, riscattare così il nome dell’Italia in Patria e all’estero nei Paesi aggrediti, invasi e devastati dalla guerra dei criminali nazifascisti. Se oggi viviamo in libertà, democrazia (non completamente realizzate) e in un’Italia unita, lo si deve al sacrificio dei gloriosi partigiani in larga maggioranza comunisti. Con la Liberazione dell’Italia, si avverava la previsione di Gramsci che, condannato a morire nelle galere fasciste, ammoniva: “Voi porterete l’Italia alla catastrofe! Toccherà a noi comunisti salvarla”. Foresto, ripone la scopa e inizia a lucidare gli specchi, e da moderno Figaro, allegro canta: “fascisti carogne tornate nelle fogne”.

-Renzo Mazzetti- (Domenica 11 Febbraio 2018 h.06,31)


ORMONI SPAZIALI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Per quanto gli Aeroliti, sederoliti, sideriti e tectiti apparissero scientificamente interessantissimi, si pensava che fossero inerti, che non potessero fornirci alcuna testimonianza sull’eventuale presenza di altre forme di vita nell’universo. Ma una volta accadde che, uno di quei sassi conteneva composti organici, fra cui una sostanza chimica affine ad un ormone sessuale e un’altra vicino al colesterolo. Delle meteoriti, hanno confermato che alcune ci portano, senza ombra di dubbio, tracce di vita organica extraterrestre. No, non siamo soli nell’universo. Ascanio smette di leggere la GAZZETTA DEL BARBIERE, si siede davanti allo specchio e aspetta Foresto (uscito per prendere la posta) per il taglio dei capelli. Eligio, con in mano un volantino di propaganda (con un profondo sospiro) sussurra mesto: loro vanno in Africa, io spero che arrivi qualche spirito vivente, salvatore vero. Vero? gli fa eco Foresto, rientrato nel frattempo. 

-Renzo Mazzetti- (Sabato 20 Gennaio 2018 h.15,01)


SEGRETI PIROTECNICI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Le Brigate Rosse organizzazione di “ferro”, “impermeabile” ai contatti con servizi segreti e malavita organizzata? Se questa tesi, orgogliosamente rivendicata da molti capi br, ha mostrato il fianco nel corso degli anni di fronte ai troppi misteri del caso Moro, basterebbe raccontare la storia di Giovanni Senzani per aggiungere un bel po’ di dubbi. Personaggio indecifrabile, chiuso in una maschera sprezzante, processualmente classificato come “irriducibile”, l’ex criminologo tiene custoditi molti segreti delle ultime imprese br e di quel caso Cirillo, che si è chiuso con la pirotecnica trattativa condotta nel carcere di Ascoli da esponenti democristiani, servizi segreti, Cutolo e camorra. “Abbiamo espropriato la DC di un miliardo e mezzo” scrisse trionfante Senzani. E il dubbio, in una parola, è questo: Senzani è stato un uomo dei servizi segreti? Curioso destino dei “grandi capi” br. Anche Mario Moretti, gran regista dell’affare Moro, fu sospettato dai suoi stessi compagni di tenere contatti con i servizi segreti. Ma che léggi? domanda Foresto. Miserendino su La trattativa*, risponde Ascanio. Opposti estremismi… opposti estremismi… borbotta Anteo da dietro le pagine della GAZZETTA DEL BARBIERE.

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 3 Gennaio 2018 h.07,08)


LACUNE E OMISSIONI

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Con il recupero e la riqualificazione del centro storico, la piazza della chiesa e le vie circostanti, è stato inaugurato il cammino della memoria. Presenze illustrissime: presidenti laici e religiosi, primi cittadini, onorevoli e consiglieri regionali. Pannelli informativi raccontano la drammatica pagina di storia che segnò per sempre la piccola comunità. Quarantaquattro furono le vittime di quella tragedia, civili inermi e il parroco fucilati sul greto del fiume. Ricordiamo perché certi orrori non succedano più… Ascanio agita IL VOLANTINO e grida: memoria un cavolo! chi furono gli assassini? Eligio: i nazifascisti riscrivono la storia approfittando del cammino della memoria lacunosa. Gabrio: ho letto il manifesto che invita la cittadinanza a partecipare al 74° anniversario del bombardamento della città; c’è scritto della banda musicale, della corona d’alloro, della messa, ma non degli americani. Foresto: la GAZZETTA DEL BARBIERE riporta questi avvenimenti senza omissioni. 

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 27 Dicembre 2017 h.08,30)


ANNO 2125

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Il cielo aveva congiunto le palme, a elemosinare stelle. Insomma era sera, per dirla alla buona. E in cielo, come sempre, comparve un aeroplanino. Uno dei soliti, un autoscrivente dell’Aerorosta. Mosca. I moscoviti salirono sui tetti delle case a quaranta piani dalla Comune…… . Ascanio smette di leggere “L’anno 2125” e guarda fuori, verso da dove arriva la gioiosa musica: parappa parappa paraaa, parappa parappa paraaa, parappa parappa paraaa, parappappà, parappapà, parappappaaara …….. . Dopo la Banda cittadina, avanzano i Piaggisti con le Rosse Bandiere, mentre gli Studenti, ai fianchi del corteo, distribuiscono i volantini: Studenti e operai uniti nella lotta. Dietro i vetri della barberia, il pugno chiuso di Foresto saluta, l’asciugamano dall’avambraccio pende, ma non nasconde la liquida emozione.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 2 Dicembre 2017 h.07,08) 


IL PICCOLO GRADASSO

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ripido e scosceso è il castello, che non vi può salir chi non è uccello. Mentre io mi attardavo, arrivano due cavalieri che avevano per guida un nano. Erano guerrieri di grande ardimento: uno era Gradasso il re saraceno di Sericana, l’altro Ruggier, giovane e forte, molto pregiato nell’africana corte. Sopra Gradasso il mago l’asta rompe; ferì Gradasso il vento e l’aria vana: per questo il volator non interrompe il batter l’ale, e quindi s’allontana. Il grave scontro fa chinar le groppe sul verde prato alla gagliarda alfana. Gradasso avea una alfana, la più bella e la miglior che mai portasse sella. Quivi è Gradasso, quivi è Sacripante, quivi è Prasildo, il nobil cavalliero che con Rinaldo venne di Levante, e seco Iroldo, il par d’amici vero. (Ma, verso la fine) Giunse il pricipe d’Anglante fatta avea l’utile opra e gloriosa: avea Gradasso ucciso e Agramante, ma con dura vittoria e sanguinosa. Andarono i servi alla città distrutta, e di Gradasso e d’Agramante l’ossa ne le ruine ascoser di Biserta, e quivi divulgar la cosa certa. Sentir lui morto il gaudio va scemando sì, che non ponno asserenare il volto. Or chi sarà di lor ch’annunzio voglia a Fiordiligi dar sì gran doglia? Foresto interrompe la lettura: vieni tocca a te. Ascanio posa l’Orlando furioso e dice: oggi lascia stare la barba, fammi solo i capelli con sfumatura bassa e basette non troppo lunghe. Regolari? Regolari.

-Renzo Mazzetti- (Lunedì 13 Novembre 2017)


FRA’ FRANCESCONE

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Nella piana di Portella arrivarono i lavoratori con le carriole e le falci, le teste coperte dai berretti. Tra quei monti era sereno ma apparve la banda del bandito Giuliano con le fucilate. Tutti guardavano se arrivava un temporale. Quei terreni abbandonati con il sangue venivano seminati. La banda di Giuliano scatenava la tempesta. Caddero i berretti e gli scialli tra i cavalli. Piene di sonno anche le mule finirono all’altro mondo. Tutti scapparono in mezzo ai sassi, ma miravano troppo bene quei servi delinquenti. Vieni, tocca a te, interrompe Foresto scuotendo l’asciugamano. Ascanio, preso dalle mani di Eligio il giornale “Gazzetta del Barbiere”, scorre le pagine e poi, piegato bruscamente il doppione, legge: “Meglio non credere che essere un falso credente, un’ipocrita”. Fra’ Francesco… Francescone! 

-Renzo Mazzetti- (Domenica 30 Aprile 2017 h.08,09)


POESIA DEL BARBIERE 

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

POESIA DEL BARBIERE
Barba baffi e capelli signore?
Barba?
Da credenti 
o da cubani di Fidel?
Baffi?
Da impegnati 
di destra o di sinistra
o da rottamati?
Capelli?
 Delle Comuni o degli Ottobre 
dei Risorgimenti dei Sessantotto
o da Capalbi- idee-distruttori?
-Renzo  Mazzetti-
(LUNEDI' 22 AGOSTO 2016 h.14,58)

IL FALSO BERSAGLIERE

(Ricordo da un racconto di Foresto e la Gazzetta del Barbiere)

Ascanio commenta la notizia appena letta sul giornale: il bersagliere è andato a sciare con il nostro aereo e s'illude di cavarsela a buon mercato nel far credere che l'albergo se l'è pagato. Non sa che quasi tutto della sua tasca è sempre e comunque soldo nostro regalato, pensa che noi beviamo tutte le sue bischerate? -sbotta Foresto alzando minaccioso il rasoio verso la foto che lo raffigura abbracciato al sindaco-. Si mangia bene alle spalle dei grulli!

-Renzo Mazzetti- (Mercoledì 7 Gennaio 2015 h.12,42)





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