MADONNE E UMANI

MADONNE E UMANI

(Ricordo da un racconto di Vasco)

In Toscana si cominciò a studiare il mormorio d'amore, il sorriso alla vita, l'eterna passione, ascoltando, dalle scuole dell'infanzia e oltre quelle della maturità: “Firenze sogna”. Alla prima infanzia, nelle scuole e a casa, si leggevano i testi di poesie e canzoni d'amore, si insegnava musica e a cantare in coro. Il sistema barbaro, che ancora dominava, superava gli orrori dell'Inquisizione per le bambine e le donne violentate, assassinate, torturate, derise e perseguitate. Con l'impegno d'amore, piano-piano, si faceva scomparire la barbarie, la luce della conoscenza diffondeva la gioia di vivere. Con la canzone romantica e la poesia, rilanciando le antiche caratteristiche artistiche di ogni regione, la dolcezza della canzone romantica e della poesia d'amore aprivano sensibilità celestiali. L'insegnamento sentimentale e fisiologico del funzionamento dell'organo femminile e maschile, e come i due organi sessuali diversi si congiungono, possono procreare, fanno godere le persone, e di rendere coscienti e normali perché vi sono pulsioni diverse dalle caratteristiche evidenti del corpo, e che si può amare e fare sesso e godere tra uguali, rendeva tutto normale e stimolava la convivenza pacifica. I cuori diventarono puri e gli impulsi naturali, prima terribili sconosciuti, stimolarono a conoscersi, volersi bene, amarsi, godere del sesso tra sessi diversi e sessi uguali. Consapevoli del proprio corpo e dei propri sentimenti, diventammo buoni umani, felici, splendenti e anche l'Arno ritornò d'argento come tutte le acque salate e dolci.

-Renzo Mazzetti- (Giovedì 31 Agosto 2023 h.13,53)

PASSIONE
Siamo di nuovo nati
nel pomeriggio
ricorrenza di amori.
Sembrava un bacio
contatto lieve intimo
usuale espressione d’affetto.
Invece esplose passione
il sentire intenso
divenne supersonico percorso.
Strada sul cui cammino
quanto più complesso è umano
questo nostro indefinito destino.
Celestiale vortice vissuto
arcobaleno in cielo stellato
profondo universo penetrato.
Calore fondente carne
di cuori e anime congiunte
via lattea fluttuante.
Dopo si plana
ritrovando il letto
sulla concreta terra.
Caldo delle coltri
che raffreddi i corpi
doni profondo sonno.
Nel risveglio
tutto non ricordiamo
come fosse sogno.
-Renzo Mazzetti-(Mercoledì 5 Agosto 2009)

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.



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